Fabrizio: ho portato a Gran Canaria il centro nautico sportivo dei nostri sogni!

A cura di Maricla Pannocchia

Coppia di amici e nella professione, Fabrizio – protagonista di questa intervista – e Alfonso, condividono da sempre la passione per l’aeronautica. “Realizzare il nostro sogno di avviare un centro nautico/sportivo per effettuare voli turistici con il deltamotore idro/anfibio di nostra produzione, in Italia, era praticamente impossibile per via delle restrittive norme vigenti” racconta Fabrizio, che aggiunge: “Allora, abbiamo cominciato a guardarci intorno.”

Ed è così che i due amici sono arrivati a Gran Canaria. “Le Canarie e, in particolare, Tenerife e Gran Canaria, offrono le condizioni ideali per questo tipo di lavoro e per poter volare molto spesso” spiega Fabrizio. Tuttavia, realizzare il sogno non è stato facilissimo. A causa del Covid-19, Fabrizio e Alfonso sono stati bloccati per due anni e, poi, hanno dovuto fronteggiare le normative locali. Adesso, però, il centro è finalmente attivo.

A chi sogna di trasferirsi alle Canarie, Fabrizio suggerisce di fare bene i conti, “perché ho visto tanta gente che è arrivata con pochi soldi ed è tornata presto in Italia.” Nel lavoro, è bene avere qualifiche specialistiche o portare nuove idee, perché su queste isole non manca niente. “Chi non sa fare niente è come quello che sa fare tutto” dice Fabrizio, “Deve accontentarsi del lavoro che trova.”

Fabrizio Bedana Gran Canaria

Ciao Fabrizio, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

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Ciao, faccio questa intervista a nome mio e del mio socio, anche lui italiano. Io mi chiamo Fabrizio Bedana, da molto tempo sono un istruttore di volo da diporto sportivo e gestisco la scuola di volo “Volopuro” A.S.D. in Italia, specialità paramotore e delta motore anche idro/anfibio. Il mio amico, allievo e socio Alfonso Bove è un pilota d’idrovolanti di aviazione generale, ultraleggeri e deltamotore idro/anfibio.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Negli anni pre-Covid, abbiamo pensato di aprire un centro nautico/sportivo per effettuare voli turistici con il deltamotore idro/anfibio, cosa assolutamente impossibile da realizzare in Italia per colpa delle restrittive leggi vigenti. Molte località estere, però, danno questa possibilità, quindi abbiamo iniziato a guardarci intorno.

Come mai hai deciso di trasferirti proprio a Gran Canaria?

Tra tutte le località considerate, le isole Canarie, in particolare Gran Canaria e Tenerife, esclusivamente al sud, godono di un clima particolarmente adatto al nostro tipo di attività: stagioni turistiche lunghe, abbinate a mare sempre calmo e venti deboli, ci permettono di volare molti giorni all’anno. Per caso, abbiamo costruito una partnership con il centro Canary Watersport a Puerto Rico de Gran Canaria, dell’amico Mahi, e abbiamo deciso d’iniziare da la nostra attività lì.

Puoi parlarci meglio di questo vostro progetto?

Si tratta di un centro nautico/sportivo per effettuare voli turistici con il deltamotore idro/anfibio di nostra produzione, denominato Fly Shark.

Puoi raccontarci i passaggi salienti per avviare la vostra impresa a Gran Canaria?

Nonostante, come immaginabile, entrambi siamo in possesso di tutti i titoli aeronautici e nautici per utilizzare i nostri velivoli in tutto il mondo, alle Canarie questo tipo di attività commerciale è sottoposta all’ottenimento di altri titoli nautici di tipo professionale, non richiesti in nessun’altra località del mondo, oltre al normale iter per la fondazione di una società e all’ottenimento della licenza commerciale.

Ci sono stati momenti particolarmente duri da affrontare, durante questo percorso?

Ci sono stati eccome! Intanto, non appena abbiamo iniziato le procedure di cui sopra, alle quali si è aggiunta la costruzione e il trasporto di due velivoli oltre al prototipo, con notevole impegno personale ed economico, si è scatenato il Covid-19, che ha totalmente congelato la nostra attività preparatoria. Per questo, abbiamo letteralmente buttato oltre due anni! Quando abbiamo potuto riprendere l’iter necessario, ci siamo trovati strangolati dalla burocrazia locale. Questo è accaduto nonostante l’assistenza di uno studio locale di consulenza, poiché gli impiegati governativi di tutti i settori interessati sono specializzati per farti perdere tempo e soldi, comportandosi in modo quasi per nulla collaborativo e rilasciando le informazioni necessarie con il contagocce. Ciò ci ha portati ad accumulare un altro anno di ritardo sul previsto! E’ stata veramente dura ma, finalmente, tra pochi mesi dovremmo essere pronti: prevediamo di trasferirci definitivamente alla fine di gennaio e iniziare l’attività nell’arco di un paio di mesi, se non s’inventano qualcos’altro….

 Gran Canaria

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È facile, per un italiano, trovare lavoro lì? Quali sono i settori in cui è più semplice essere assunti?

Non possiedo elementi sufficienti per rispondere a queste domande. Credo però che, se si possiedano capacità e specializzazioni personali di ottimo livello, si possa lavorare ovunque nel mondo. Chi non sa fare niente è come quello che dice di saper fare tutto, entrambi si devono accontentare di quello che trovano. Lo stesso se si è imprenditori, alle Canarie non manca niente: o si portano idee e capacità veramente innovative o ci si trova ad arrancare contro la concorrenza, come ovunque.

Pensi che gli stipendi siano in linea con il costo della vita?

Sì.

Puoi dirci il costo di alcuni beni e servizi di uso comune?

I carburanti sono molto meno tassati e perciò molto meno costosi. In ogni caso, le percorrenze chilometriche sono esigue. Le utenze e il cibo costano leggermente meno che in Italia ma gli stipendi sono mediamente più bassi. Gli affitti sono alle stelle, sono praticamente raddoppiati negli ultimi 4 anni, così come il costo delle case, soprattutto nella capitale e nelle zone turistiche.

Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare lì?

Per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo è sufficiente richiederlo, dopo aver trovato l’alloggio. Per quello definitivo è necessario, invece, dimostrare di avere un reddito, un conto bancario e pagare le tasse/i contributi.

Come ti sei mosso per cercare un alloggio?

Un conoscente ci ha informati sulla possibilità che c’interessava, abbiamo parlato con il proprietario e concluso il contratto di locazione.

Quali sono i prezzi medi e le zone in cui, secondo te, è possibile vivere bene spendendo il giusto?

Le zone più costose per vivere sono la capitale e le principali località turistiche, per le quali è necessario un reddito mediamente più elevato per poterci vivere bene. I paesi e i villaggi dell’interno offrono un costo medio un po’ minore ma ti costringono a spostamenti giornalieri per andare al lavoro.

Come sei stato accolto dalla gente del posto? Come descriveresti le loro vite?

E’ una terra di contrasti, ho conosciuto ottime persone, sia tra i più umili sia tra gli imprenditori di successo, così come mi sono rapportato con elementi da cui era meglio stare alla larga… Moltissimi autoctoni sono dipendenti statali e soffrono della tipica indolenza del genere, altri lavorano nella principale industria, il turismo, altri ancora sono addetti all’agricoltura. Noi italiani, purtroppo, spesso non siamo considerati degni di fiducia.

Com’è una tua giornata tipo?

Al mattino presto ci rechiamo al centro nautico per montare e preparare i velivoli per la giornata poi iniziamo i voli turistici. Alla sera effettuiamo la manutenzione giornaliera, li laviamo, li smontiamo, li controlliamo accuratamente e li riponiamo. Quando c’è mare e/o vento ci occupiamo delle manutenzioni particolari e della burocrazia.

Quali sono state le gioie e le soddisfazioni?

Il nostro lavoro è, soprattutto, la nostra passione! Viviamo ogni giorno sul mare e nel cielo, svolgendo una professione stupenda: se il lavoro è la tua passione, non lavorerai più nemmeno un giorno!

C’è una comunità d’italiani? Ne fai parte?

Penso sia naturale fare amicizia con i propri conterranei. Lavoriamo molto e non abbiamo tanto tempo per le relazioni sociali, comunque, ci troviamo ogni tanto con gli amici per andare fuori a cena o per festicciole in casa.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi lì?

Non farlo senza soldi. Ho visto troppe persone tornare a casa con le pive nel sacco! Non farlo se non si possiedono doti personali, di gente che non sa fare niente se ne trova a ogni angolo di strada! Se, invece, si possiede una rendita o una pensione credo che siano pochi i posti al mondo dove si starebbe meglio delle Canarie però ci sono e chi non deve lavorare per vivere deve rendersi conto che queste sono isole e, quindi, magari dopo un po’ stanno strette: quello potrebbe essere il momento per andare a vedere altro.

E quali a chi volesse andarci in vacanza?

Venite! Il clima è stupendo, le isole sono meravigliose, ognuna a suo modo, e pochi posti al mondo possono offrire vacanze fantastiche con un tale rapporto qualità/prezzo!

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente? Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Potendo prevenire il Covid-19, non avremmo buttato oltre due anni! Ho imparato molto bene a trattare con la burocrazia locale, a non dare niente per scontato e a non aspettarmi di lavorare nello stesso modo in cui siamo abituati a casa…

Progetti futuri?

Non appena saremo avviati, vogliamo replicare il nostro progetto a Tenerife e in altre località turistiche del mondo.

Per seguire e contattare Fabrizio:

E-mail: info@volopuro.it

Sito web:

https://www.volopuro.it/

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