Dolci italiani: ecco i più famosi in Italia nel mondo

Sono tanti i simboli che hanno reso l’Italia celebre nel mondo. Alcuni riguardano il cibo (pensiamo alla pasta o alla pizza), altri le sue meraviglie (vedi il Colosseo), altri ancora le sue peculiarità (è il caso della classica gondola veneziana) e potremmo continuare all’infinito.

Tra i settori per cui l’Italia si è distinta all’estero ce n’è uno che va assolutamente citato e che verrà approfondito in questo articolo, la pasticceria. Infatti, vi sono capisaldi della pasticceria italiana che hanno conquistato davvero tutti i Paesi. Non è una soddisfazione sapere che nel mondo da secoli si serve a tavola il tiramisù italiano? È proprio il tiramisù uno dei dolci che ha riscosso un successo planetario (il termine è fra i più ricercati in lingua italiana sul web ed è riconosciuto come “italianismo gastronomico” in 23 differenti lingue). Sorprendente ma vero, la parola tiramisù è ricercata mediamente più di un milione di volte al mese sul web. Sicuramente tra chi fa queste ricerche, c’è chi ha voglia di scoprire tutti i segreti per la preparazione del tiramisù perfetto.

Oltre a questo dolce, però, ve ne sono tanti altri che hanno scritto la storia della pasticceria italiana nel mondo, scopriamone alcuni.

Cannolo siciliano

Il cannolo è un dolce tipicamente siciliano; i siciliani tengono particolarmente al rispetto della tradizione e preferiscono di gran lunga la versione originale di questo dolce rispetto alle tante varianti che ne sono seguite. Nel classico cannolo siciliano distinguiamo: la scorza o cialda a forma di papillon, la farcitura con crema di ricotta (rigorosamente di pecora) e la decorazione con arancia.

Non tutti sanno che il termine cannolo deriva dall’espressione dialettale cannolu, ovvero tubetto. Il riferimento è al tubetto metallico che si usa per dare al dolce la sua forma cilindrica; un tempo in molti erano soliti utilizzare parti di canna da zucchero per modellare il cannolo. Gli ingredienti necessari per la sua preparazione sono: farina, zucchero, uova, strutto, aceto, vino marsala e ricotta.

Un cannolo perfetto deve rispettare delle regole ben precise secondo gli esperti, eccone alcune: la sua lunghezza non deve essere inferiore ai 14 centimetri e la scorza deve essere farcita nel momento in cui si serve il dolce o poco prima. Il contatto prolungato tra ricotta e scorsa rende la seconda umida e poco croccante.

Sfogliatella

Babà, zeppole di san Giuseppe e struffoli sono davvero molti i dolci simbolo della città di Napoli che hanno trovato approvazione oltre i confini della Regione Campania e, in alcuni casi, dell’Italia. È questo il caso della classica sfogliatella napoletana, immancabile in bar, pasticcerie e laboratori locali.

La prima sfogliatella fu realizzata da una monaca nel lontano 1600. Si tratta di pasta farcita con ripieno di semolino cotto, ricotta, frutta candita e spezie. Chi si reca a Napoli non può assolutamente non provare le due versioni tipiche di questo dolce: la sfogliatella riccia e la sfogliatella frolla.

Qual è la differenza? La prima è realizzata con la pasta sfoglia, ha la forma di una conchiglia e si caratterizza per l’alternanza di strati di pasta croccanti. La seconda la si ottiene dalla pasta frolla, è tondeggiante e morbida.

Panna cotta

Chiudiamo questo elenco con un dolce al cucchiaio, ottimo da gustare al termine di un pasto. Si tratta della panna cotta, realizzata per la prima volta in Piemonte e poi diffusasi in tutto il mondo.

È un dolce molto semplice a base di panna, latte, zucchero e colla di pesce e ha la consistenza di un budino. Il suggerimento per gustarlo al meglio è di servirlo freddo. Tra i suoi punti di forza c’è la possibilità di accompagnarlo con: frutti rossi, caramello, caffè, cioccolato, ecc.