Vivere in Tanzania: intervista a Cristina 

A cura di Nicole Cascione

In Italia mi sono lasciata alle spalle tante certezze, una casa comprata da poco, affetti familiari e comodità, un lavoro a tempo indeterminato, ma soprattutto una vita che non mi apparteneva più e che da diversi anni mi stava ormai stretta”.  Una scelta importante per Cristina. Una scelta che le ha permesso di liberarsi dallo stress quotidiano, dalla grigia routine, dagli inverni lunghi e dagli schemi che la società le imponeva: “qui viviamo liberi, a piedi nudi e immersi in un’estate perenne”. Cristina e la sua nuova vita in Tanzania.

Cristina, quando hai conosciuto la Tanzania per la prima volta?

Sono arrivata in Tanzania per la prima volta durante la classica vacanza in resort all inclusive con il mio compagno di allora. Era il 2014.

Cosa ti ha fatto decidere poi per il rientro in pianta stabile a Zanzibar?

Durante la prima vacanza mi sono innamorata dell’isola (ho sempre avuto il sogno delle isole tropicali) e di un masai conosciuto in spiaggia, dove aveva la bancarella di souvenirs. Dopo un mese ero già di ritorno per la seconda volta.

Ci furono poi altri viaggi sia a Zanzibar che nella savana tanzaniana. In una di quelle occasioni, conobbi due ragazze italiane che mi proposero di entrare con loro nella gestione di un resort vista oceano. Mi lasciavo alle spalle una casa comprata da poco (con tanto di mutuo), un lavoro a tempo indeterminato, un compagno, ma soprattutto una vita che non mi apparteneva più e che da diversi anni mi stava ormai stretta.

Di cosa ti occupi?

In Italia ero dipendente in una sartoria prima e in una tappezzeria poi. A Zanzibar mi sono letteralmente buttata in un lavoro nuovo che avevo sognato da sempre: gestivo un piccolo resort con le altre socie (reception, booking, ecc).

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Adesso invece ho da poco avviato la mia attività artigianale made in Zanzibar. Siamo tornati a vivere qui dopo una parentesi italiana durata diversi anni e fatta di andate e ritorni tra Italia e Tanzania. Grazie alla mia esperienza nella sartoria e nella moda e un diploma da stilista, ora disegno capi ed accessori e li realizzo in collaborazione con artigiani locali con stoffe africane e perline masai (i gioielli).

E’ stato facile per te, come straniera, avviare il tuo progetto imprenditoriale sul posto? Hai avuto difficoltà ?

Da straniera non è facile, soprattutto per gli alti costi di permessi di residenza e lavoro.

Altra cosa non facile è adeguarsi al loro ritmo lento di lavoro, magari aspetti settimane prima che il lavoro commissionato sia pronto, sollecitando ogni giorno e aiutando in prima persona affinché venga portato a termine.

Passare da una vita con tutte le comodità possibili, ad una priva di cose per noi ormai essenziali come la tv, la lavatrice, il forno. Non ti ha un po’ destabilizzata inizialmente questo nuovo modo di vivere?

Sinceramente no, mi sono abituata fin da subito ad una vita semplice e priva di comodità, perché vivere con l’essenziale era quello che volevo. L’Africa e le esperienze vissute qui mi hanno profondamente cambiata.

Ammetto però che da quando sono tornata a vivere qui con mia figlia non è così facile. Non tanto per le comodità, ma per quanto riguarda l’aspetto sanitario, perché l’ospedale più vicino è ad un’ora di distanza e in caso di emergenze è un problema; ad esempio, poco tempo fa mia figlia, ha battuto la fronte sull’asfalto e a me è caduta la tanica da 20 litri su un piede.

Qual è il momento più bello della giornata?

Il momento più bello della giornata è al tramonto, quando sull’oceano scende una luce surreale dalle mille sfumature che vanno dal rosa al viola, al celeste.

Non vediamo il tramonto sull’oceano perché siamo sulla costa est, il vento però crea una melodia, mentre muove le foglie di palma e si respira una pace incredibile. A quell’ora scendo in spiaggia per una passeggiata e per fare la spesa in villaggio o per fare yoga. Anche le notti sono spettacolari, perché le stelle sembrano così vicine da poterle toccare con un dito.

Quali sono i pro e i contro del vivere a Zanzibar?

Vivere a Zanzibar è meraviglioso, perché si vive con poco, una vita semplice perennemente in infradito con vento, sole e salsedine tra i capelli, ma le difficoltà sono tante, perché non tutti sono disposti a rinunciare alle comodità. Talvolta manca l’acqua, se non si ha la fortuna di avere il proprio pozzo e si è autonomi, e molto spesso la corrente elettrica.

Noi personalmente non abbiamo tv, né lavatrice o forno. Dal punto di vista dell’istruzione e della sanità non è tutto rose e fiori, soprattutto se si hanno figli la scuola internazionale è l’unica alternativa alla pubblica di stampo coranico. I costi sono abbastanza alti e, in ultimo, gli ospedali sono lontani e di basso livello. Anche l’attenzione all’ambiente è scarsa purtroppo. Noi personalmente amiamo questo posto, nonostante le difficoltà e viviamo alla giornata con tutto quello che l’isola ha da offrire.

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Se volessi programmare un trasferimento sul posto, cosa non dovrei assolutamente trascurare?

Per chi vuole trasferirsi consiglio sempre un sopralluogo di qualche mese, perché un conto è fare la vacanza e un altro è viverci. Le cose cambiano molto. Nonostante l’isola sia un paradiso, non è per tutti. Provare per credere.

In questo trasferimento cosa ti sei lasciata alle spalle e cosa invece hai felicemente “guadagnato”?

In Italia mi sono lasciata alle spalle tante certezze, affetti familiari e comodità, ma mi sono liberata dallo stress quotidiano, dalla grigia routine, dagli inverni lunghi (odio il freddo) e dagli schemi che la società ci impone. Qui viviamo liberi, a piedi nudi e immersi in un’estate perenne.

Per chi volesse seguirmi, sul mio profilo Instagram @kriziagypsy condivido la mia quotidianità tra palme ed oceano Indiano. Invece la mia pagina professionale è @misszanzibar_boutique dove potrete trovare le nostre creazioni.

La mia mail:

kriziagypsy@gmail.com

Richiedere il visto online 

Il visto per la Tanzania si può richiedere online. Basta compilare un modulo di richiesta digitale emesso dalle autorità tanzaniane. La compilazione richiede solamente pochi minuti e occorre inserire i propri recapiti e dati del passaporto, insieme ad alcune informazioni sulla località di arrivo e l’alloggio in Tanzania.

Infine, si deve caricare una scansione del passaporto e una fototessera per ogni viaggiatore, seguiti dalla conferma di prenotazione di un biglietto di ritorno o di transito.