Cristina:una nuova vita in Canada

A cura di Maricla Pannocchia

C’è tanto da amare del Canada. Le sue città, la sua natura maestosa ma anche un sistema scolastico che prepara in maniera pratica, grazie a esercitazioni e al lavoro di squadra, all’impiego.

Con reali possibilità per i laureati di trovare subito lavoro nel settore nel quale hanno studiato, una gentilezza genuina da parte delle persone locali e tanta attenzione data alle famiglie e al mondo del sociale, Cristina non esclude a priori un futuro rientro nella sua natia Italia, ma, al momento, la priorità è permettere alle figlie di beneficiare del sistema scolastico canadese.

Ciao Cristina, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao a tutti, mi chiamo Cristina Scarano, ho conseguito la laurea in giurisprudenza e mediazione famigliare a Parma, dove abitavo. Circa un anno fa, mio marito ed io abbiamo deciso di trasferirci qui a Toronto con le nostre figlie. Suo fratello vive qui da circa 8 anni.

Da cos’è nata questa esigenza?

In Italia stavamo bene però ovviamente, pensando più che altro al futuro delle bambine, qui ci sono più opportunità di lavoro. Il Covid ha portato molte problematiche in Italia mentre qui la mentalità è più aperta. In Italia, poi, mio marito aveva un ristorante ma la pandemia da Covid ha peggiorato la situazione.

Stai attualmente frequentando il college. Com’è questa esperienza in Canada e che consigli daresti a chi vorrebbe viverla a sua volta?

L’esperienza al college è molto positiva. A dicembre mi laureerò in International business e management e a gennaio inizierò il secondo corso, che terminerà ad agosto, in strategie di marketing. Il college canadese secondo me è molto valido perché ti prepara al mondo del lavoro, facciamo tantissimi progetti e tante presentazioni. Viene data molta importanza al lavoro di gruppo e alla pratica, aspetti che mi piacciono particolarmente.

≫≫ Leggi la nostra guida con tutte le info utili per trasferirsi a vivere in Canada

Qual è la procedura burocratica per trasferirsi in pianta stabile in Canada?

Il primo consiglio che vorrei dare è sicuramente di seguire le procedure per poter rimanere. Il percorso che ho fatto io è iscrivermi al college, studiarvi per 2 anni e conseguire un titolo di studio qua in Canada. Mio marito ha l’open work permit, il visto di lavoro, e le nostre bambine hanno il diritto di frequentare la scuola. Dopo due anni, si può avere la Permanent Residence, una sorta di Green Card, come quella americana, che permette di rimanere a vivere qui. Direi, quindi, che il metodo migliore per trasferirsi in Canada come famiglia è che almeno una delle due persone studi per un paio di anni così da dare all’altro la possibilità di accedere al visto di lavoro e di trovare un impiego. Anche la persona che studia può lavorare. Adesso non c’è alcun obbligo vaccinale per venire in Canada.

Come sei stata accolta dai canadesi?

I canadesi sono molto gentili, amichevoli e aiutano molto gli stranieri. La maggior parte delle persone qui è emigrata da qualche altro Paese. Qui anche i ragazzini più giovani sono gentili, per esempio ti aprono la porta o ti fanno entrare prima in ascensore. C’è un senso di rispetto che in Italia è andato un po’ perso. Qui c’è molto interesse anche per i temi sociali che vengono insegnati anche a scuola, fin dall’asilo. Per esempio, nell’asilo di mia figlia è stata organizzata una corsa a beneficio dei ragazzi disabili e ci sono tante iniziative del genere. È proprio una cultura diversa da quella italiana.

Hai scritto un libro, cosa puoi raccontarci al riguardo e da dove nasce questo tuo bisogno?

Ho scritto un libro, che ho dedicato a mia mamma che purtroppo è morta di leucemia nel 2015, dal titolo “Vita e morte – un’eclissi dell’essere”, disponibile anche in inglese. Esso raccoglie delle poesie dedicate alla vita, alla morte e a tutte le emozioni a esse legate.

Mi piacerebbe farlo conoscere qui a Toronto, infatti a dicembre penso che parteciperò a degli eventi letterari. Mi piacerebbe anche fare un progetto con l’Italia. Sto collaborando come agente marketing con un centro linguistico per far conoscere ai ragazzi l’importanza dell’istruzione canadese per potersi iscrivere al college qua in Canada o come fare per partecipare a dei summer camps o frequentare corsi d’inglese online. Ho già organizzato alcuni meeting sulla mobilità a Parma e spero che, pian piano, tutto ciò darà i suoi frutti.

Hai avuto delle esperienze lavorative in Canada?

Sì, quest’estate, da studente, ho lavorato in un patronato per le pensioni per gli italiani che sono qui e anche per un’azienda, che è in collaborazione con Google, come Italian transcriptionist. Mio marito e suo fratello, invece, rinnovano case e si occupano di altri aspetti nell’ambito delle costruzioni.

Che consigli daresti a una coppia con figli piccoli che vorrebbe trasferirsi all’estero ma non sa come fare o ha paura che possa essere un passo troppo grosso?

L’idea di trasferirsi di sana pianta può fare paura, è vero, però se la motivazione e la determinazione sono forti suggerisco di farlo. Il Canada è uno dei pochi Paesi che offre opportunità concrete di lavoro. I giovani trovano subito lavoro nell’ambito in cui hanno studiato. In Italia, invece, dopo tanto studiare in ottimi atenei, spesso un giovane si ritrova poi a lavorare al supermercato. Non ho niente contro chi svolge questi mestieri, però non è facile vivere in una società che non ti permette di fare il lavoro per cui hai studiato.

☛ Scopri come lavorare in Canada: le professioni più richieste e molto altro! ☚

Cos’hai imparato da questa tua nuova “avventura”?

All’inizio è stata un po’ dura lasciare gli amici, l’inverno qui è abbastanza lungo, ho avuto difficoltà con la lingua però le cose davvero belle sono tante. Ci sono laghi, natura, città…

Com’è lo stile di vita canadese?

Lo stile di vita canadese è simile a quello americano. C’è molta attenzione alle famiglie e le attività per i bambini sono tantissime. C’è un forte senso di comunità in ogni quartiere. Quando scegli un quartiere devi pensare anche alla scuola perché puoi mandare i tuoi figli alla scuola pubblica solo del tuo quartiere. Quindi, nel caso di un istituto rinomato, molte famiglie vogliono vivere in quel determinato quartiere per far sì che i loro bambini possano studiare lì.

Cristina Scarano canada

Pensi che tornerai mai a vivere in Italia?

Non lo so. Per ora, vorrei realizzare i miei progetti. Mi dispiacerebbe molto far abbandonare alle mie figlie la scuola qua perché questo sistema di studio è, per me, migliore di quello italiano e vorrei che le bambine studiassero qui.

Per seguire e contattare Cristina:

Instagram: https://www.instagram.com/trasferiamoci_in_canada/

Facebook: https://www.facebook.com/cristina.scarano.733

E-mail: cristinascarano1@gmail.com