Vivere a Parigi: la storia di Annapia
Riceviamo da Annapia e volentieri pubblichiamo.
Buongiorno! Da parecchio tempo seguo il sito di “voglio vivere cosi”. Ho iniziato a seguirlo prima di partire per l’estero per cercare informazioni aggiuntive a quelle che già avevo, soprattutto mi interessava sentire i pareri di chi vive nei vari paesi esteri che stavo valutando. Ho deciso di vivere a Parigi da settembre e continuo a seguirlo per… curiosità e perché non si sa mai che ci trovi delle opportunità interessanti per me…Ho già vissuto diverse esperienze all’estero. Da ragazza durante le superiori lavoravo in germania come ragazza alla pari. In seguito, per vari motivi, mi sono rirovata a studiare come infermiera.
E poi… beh! come mi piace viaggiare e confrontarmi con altre culture e imparare nuove lingue, sono partita per un anno come infermiera in Madagascar. Sono rientrata con l’intenzione di ripartire ma prima volevo migliorarmi dal punto di vista professionale così ho lavorato in ospedale alcuni anni e poi sono andata qualche mese in Egitto, sempre come infermiera.
Nel tempo, ascoltando la mia insoddisfazione, ho capito che pero’ avevo sempre trascurato il mio vero grande desiderio. Ho sempre amato disegnare e dipingere e sebbene nella vita avessi preso un altro percorso, non ho mai smesso di farlo.
I bambini di solito smettono quando diventano adulti, io no. Ci ho messo alcuni anni prima di decidere di lasciare il lavoro, avevo un lavoro sicuro a tempo indeterminato, avevo comprato un bell’ appartamento con giardino, inoltre avevo quelle poche persone a cui sono affettivamente legata.
Avevo paura di lasciare tutto, è normale…ma poi dovevo cercare di realizzare quello che veramente sognavo: vivere da artista!
Così infine la decisione l’ho presa e ora eccomi a Parigi da sei mesi. Sono arrivata qui senza avere un posto dove andare ma ho trovato fin dal secondo giorno una famiglia che mi ha ospitato a pagamento. Poi ho trovato un minuscolo spazio (stanza con cucinetta) in cui alloggiare e mi sono trasferita. L’auto qui non la potevo tenere così spesso i traslochi si fanno in metro’. Il francese lo sapevo già grazie al periodo vissuto in Madagascar. Ora vivendo qui e avendo solo amici francesi, con la lingua me la cavo bene e penso che questo sia un fattore importante per integrarsi.
Mi avevano detto che a Parigi è difficile fare amicizie e anche qui mi dicono spesso la stessa cosa ma per me non é stato cosi, ho iniziato ad avere delle belle amicizie in meno di un mese e ora il mio giro di amici si allarga sempre più. Ho trovato anche diverse persone generose e solari e la presenza delle amicizie e il condividere insieme delle belle attività mi ha sempre aiutato a vivere le difficoltà (che non mancano affatto!) con una certa serenità e allegria. Parigi è splendida per l’offerta culturale e artistica e ne sto approfittando; ho imparato ad andare a musei da sola ma più spesso ci vado con gli amici, ho sempre amato la vita culturale ma prima abitavo in una piccola città, Treviso, dove non c’è assolutamente nulla e spesso, avendo già viaggiato e vissuto in giro per il mondo mi sentivo diversa dagli altri. Qui ho trovato una città aperta dove mi sono sempre sentita accolta.
E poi quando si esce insieme, si esce certamente per mangiare o bere qualcosa, ma sempre anche per andare al cinema (che qui viene trasmesso per lo più in lingua originale sottotitolato in francese), o per andare a teatro, a musei, a concerti, ecc…Forse il fatto di parlare un buon francese con l’accento italiano che pero’ fa “charmant” cioè affasciante, forse questo e il fatto di avere gli stessi interessi degli altri mi ha aiutato a integrarmi facilmente.
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Sto lavorando su alcuni progetti artistici per i quali spero di essere pagata. Dal punto di vista “lavorativo” non ho ancora niente di concreto in mano. sto vivendo esclusivamente con i miei risparmi. Ho fatto un po’ la baby sitter ma ora ho finito. Se dovessi aver bisogno di guadagni, probabilmente insegnero’ italiano.Sto lavorando su due progetti di libri illustrati per bambini che ho quasi terminato e al più presto vorrei cercare un editore. Ho scelto Parigi, oltre che per la lingua (sapendo già il francese) soprattutto per questo, cioè perchè l’editoria, nonostante la crisi, funziona bene, inoltre, ed è quello che amo di più e di cui vorrei veramente vivere, sto lavorando ai miei quadri. Sto prendendo dei contatti, opportunità di esposizione ce ne sono in abbondanza. Esporre nelle gallerie ha un costo percio’ questa scelta la faro’ un po’ più avanti quando avro’ delle entrate economiche.
Ma si puo’ esporre grazie ad associazioni che promuovono i giovani artisti (isciversi ad un’associazione costa poco e inoltre sono loro a cercare le opportunità di esposizione e questo dà agli artisti più tempo per lavorare ai quadri) e poi ho alcuni amici che esporranno volentieri i miei quadri nei loro studi ed esporre nei luoghi di passaggio puo’ sempre essere un’opportunità per me. Vorrei lavorare anche su progetti con altri artisti: attori, musicisti, decoratori, ballerini… sto cercando delle opportunità e ne ho viste alcune che mi interessano e mi sto proponendo…
Il clima è orrendo. sempre grigio e da novembre piove sempre, devo dire che il sole mi manca…mi hanno detto che farà bello a maggio e un po’ durante l’estate ma l’unica vera grossa difficoltà che vivo qui, è il problema dell’alloggio. 500 euro al mese per 10 metri quadrati. 800 euro al mese per 20 metri quadrati, 1100 euro al mese per 40 metri quadrati, spesso escluse le bollette.
Nonostante il passaggio dalla piccolissima città (Treviso) alla metropoli, mi sono adattata bene. Non è stato facile ma ora vivo serenamente la metropoli; ne vedo i limiti ma ne appprezzo particolarmente i vantaggi cioé soprattutto la vita culturale ma non riesco ad abituarmi alle condizioni abitative, alle condizioni di alloggio percio’ non so se restero’ qui. Certamente non tornero’ a Treviso. questa è una decisione presa, certamente andro’ a vivere in una città ricca di cultura e arte e se partiro’ da Parigi, sarà con grande dispiacere perché nonostante tutto, è un periodo bellissimo, ricco di scambi e persone splendide e ricco di speranze. Sono convinta che presto riusciro’ a vivere dei miei disegni e quadri e non lo dico solo per una vaga speranza, ma perché i contatti che sto prendendo mi fanno sentire sicura che ce la faro’. Forse all’inizio dovro’ integrare con qualche lavoretto. ma voglio lavorare solo un paio di giorni alla settimana per aver tempo per dipingere e disegnare e infine veramente realizzare quello che mi ha spinto a lasciare tutto.
Dimenticavo… ho 34 anni. compresi gli studi da infermiera ho lavorato 15 anni, quindi non è mai troppo tardi per cambiare vita!
Un cordiale saluto
Annapia Sogliani