Angela: dalla precisione tedesca al caos del Messico

A cura di Maricla Pannocchia

Angela, originaria del Veneto, si è trasferita a Monaco di Baviera, dove viveva l’uomo che sarebbe diventato suo marito. Quando, nel 2019, egli ha ricevuto una proposta di lavoro in Messico, la coppia ha fatto le sue valutazioni, e ha deciso di partire. “Passare dalla precisione tedesca al caos del Messico richiede molto spirito di adattamento,” racconta Angela, “E tanta pazienza, caratteristica indispensabile se si vuole vivere qui.”

La donna ricorda di come, poco dopo l’arrivo, abbia pensato di tornare in Germania con la figlia, dicendo al marito che lui sarebbe potuto rimanere in Messico a lavorare, “Ma, adesso, se penso a quando dovrò lasciare definitivamente questo Paese, so già che piangerò.”

In Messico è possibile vedere anche quanto noi siamo fortunati e privilegiati, “ed è importante non dimenticarlo. Inoltre”, prosegue Angela, “Quando siamo lontano da un luogo, è più facile vederne le meraviglie, e vivere qui mi ha fatto anche apprezzare le bellezze dell’Italia.”

ANGELA LORO MESSICO

Ciao Angela, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao a tutti! Mi chiamo Angela Loro, classe ´83, sono di origine veneta, a spasso per il mondo da 15 anni! Dopo la laurea in Economia ho iniziato la mia carriera come consulente aziendale a Milano. Qui, tra un aperitivo e l’altro, ho conosciuto il mio Principe Azzurro. Dopo anni di relazione a distanza, ho fatto il grande passo: mi sono trasferita e l’ho raggiunto a Monaco di Baviera, dove ho iniziato a lavorare in un centro di ricerca tedesco.

Adesso vivi in Messico da due anni e mezzo, dopo aver deciso di seguire tuo marito. Ti va di raccontarci meglio com’è andata?

A fine 2019 una proposta di lavoro dell’azienda di mio marito ci ha messi in seria difficoltà: 3 anni da expat in Messico. Ci siamo guardati negli occhi, ne abbiamo discusso, abbiamo stilato il classico file excel con la lista dei pro e dei contro. E alla fine, ci siamo convinti: “Se non ora quando?”.

Poi è arrivato il Covid, che, come un fulmine a ciel sereno, ha distrutto in un attimo i nostri sogni e i nostri piani, a noi come a milioni di persone nel mondo. Per mesi non abbiamo saputo cosa ne sarebbe stato di noi, ci siamo ritenuti comunque fortunati, noi e la nostra famiglia eravamo in salute e non ci mancava nulla.

A fine estate 2020 è arrivata la conferma, siamo partiti! Abbiamo studiato lo spagnolo, cercando le parole migliori per spiegare a nostra figlia quello che stava succedendo. Abbiamo impacchettato tutte le nostre cose e i nostri ricordi in un container e le abbiamo spedite dall’altra parte del mondo! Dopo tante domande e ancora pieni di dubbi, siamo partiti per questo Paese meraviglioso che ci stupisce tutti i giorni.

Dove abitate precisamente?

Abitiamo a Puebla, una bella città coloniale a poco meno di due ore da Città del Messico.

Di cosa ti occupi?

Mi occupo di pianificazione finanziaria per un’importante istituzione di ricerca tedesca. Per seguire mio marito in Messico, ho accordato un periodo sabbatico durante il quale mi sono certificata come Travel Designer e ho dato vita al mio progetto: Secritaly.com.

Con il mio sito, disegno viaggi per turisti tedeschi alla ricerca di esperienze uniche nel nostro bel Paese, l’Italia. E, visto che la mia seconda casa ora è il Messico, sto dando vita a un progetto per organizzare itinerari insoliti in questo Paese così meraviglioso. Stay tuned!

ANGELA LORO MESSICO

Hai accennato di aver vissuto anche in Germania. È stato difficile passare dalla vita sul suolo tedesco a quella in Messico?

Beh, sì, all’inizio non è stato facile, soprattutto perché ci siamo trasferiti dall’altra parte del mondo a fine del 2020, in piena pandemia. Lo scoglio più grande è stato far integrare nostra figlia, che non parlava la lingua, considerando anche che le scuole sono state chiuse fino a settembre 2021.

E poi, ammettiamolo, dopo aver sperimentato la precisione e il rigore delle istituzioni tedesche, ci vuole un bel po’ di adattamento in un Paese come il Messico.

Ci sono, secondo te, dei punti in comune fra lo stile di vita messicano e quello italiano?

Sì, ce ne sono molti: il primo sicuramente il valore della famiglia, dello stare insieme, del condividere. Quando veniamo invitati a casa di amici per il pranzo della domenica, mi ricorda un po’ il mio paesino, dove la domenica spesso ci si trovava con i cugini a mangiare dalla nonna. I messicani sono molto calorosi, generosi e pronti ad aiutare.

E poi, il vivere la città, la strada, la “calle”, come si dice qui. Uscire con gli amici, festeggiare, ballare, divertirsi e godersi la vita.

E delle differenze?

Trovo che i servizi offerti e le persone siano molto meno precise. Negli ultimi mesi è uscita una campagna pubblicitaria di un’azienda messicana dove si scherza sulla parola messicana “Ahorita” (in un momento), che può significare tra 2 minuti come tra 2 settimane, 2 anni o mai. In questo periodo, per esempio, sto lavorando al giardino, che è letteralmente diventato una foresta amazzonica. Il giardiniere mi dice da due settimana “Mañanavoy” (domani vengo) e ancora non si è visto… nel frattempo, l’erba e le piante stanno prendendo possesso della casa.

Le persone a volte svolgono lavori per i quali non sono qualificate al 100% e ne consegue un servizio (diciamo a volte, per non generalizzare) mediocre. Bisogna spesso controllare, verificare, rifare e questo richiede molta pazienza, caratteristica necessaria per vivere serenamente in questo Paese.

ANGELA LORO MESSICO

Come valuteresti il rapporto costo/qualità della vita in Messico?

Gli affitti medi, così come il costo della vita, sono inferiori rispetto all’Italia, però bisogna tener presente che vivendo in città come Città del Messico, Puebla, Oaxaca o nelle località più turistiche il costo della vita e l’affitto di una casa o un appartamento sono molto superiori rispetto quelli di città e regioni minori.

I prodotti d’importazione come ad esempio il Grana Padano, la pasta italiana, l’olio, eccetera, sono carissimi e spesso le confezioni arrivano rovinate o la qualità non è ottima. Io, ad esempio, dopo aver sperimentato molti prodotti, ho smesso di comprare prodotti europei (okay, a eccezione della pasta) sia per un tema di sostenibilità ambientale sia per il rapporto qualità-prezzo.

Anche i prodotti di lusso importati come vestiti, scarpe, profumeria, e borse sono molti più costosi che in Italia.

È facile trovare un alloggio? Quali sono i costi medi?

Noi ci siamo affidati a un immobiliare che ci ha fatto visitare circa 20 case prima di trovare quella adatta alle nostre esigenze.

Per quanto riguarda i costi: per una casa di circa 200 metri quadri a Puebla, in una bella zona residenziale, si pagano circa 1.200-1.400 € al mese e l’immobiliare si prende un mese di affitto come commissione.

Come valuteresti servizi come sanità, burocrazia e mezzi pubblici?

La sanità è molto valida, se si ha una buona assicurazione privata. Io, ad esempio, ho partorito qui la mia seconda figlia e mi sono trovata bene con il servizio. Consiglio a tutti quelli che si vogliono trasferire di farsi un’assicurazione privata. La sanità pubblica è davvero molto lontana dagli standard europei.

La burocrazia è, purtroppo, un po’ inefficiente, con processi lunghi e non ben definiti. Una conoscenza basica dello spagnolo è indispensabile per potersi districare nelle lungaggini burocratiche.

A Puebla non c’è la metropolitana, gli autobus coprono tutta la città, però sono lenti e molto affollati. Per raggiungere le altre città come Città del Messico, Oaxaca e Guadalajara, invece, c’è un’ottima rete di autobus turistici, che funziona regolarmente ed è davvero puntuale.

È facile integrarsi?

Per le persone aperte ed estroverse direi che il processo d’integrazione è molto facile. La somiglianza della lingua con l’italiano, gioca sicuramente a nostro favore e il popolo messicano è affascinato dalla cultura e dalla cucina italiane. In generale, i messicani sono molto aperti, pronti ad aprire le porte delle loro case per aiutare.

Come hai superato le difficoltà?

La prima cosa è stata la mia forza di volontà e la motivazione che mi ha spinto a fare questa scelta: queste sono a mio parere il motore per superare le difficoltà. Per noi, trasferendoci in famiglia, è stato di grande aiuto rimanere uniti, tentando di comprendere le esigenze e le difficolta dell’altro, senza giudicare, solo supportandoci.

Poi le conoscenze, i social e il network di persone che già vivono qui possono dare una grossa mano.

E infine la pazienza, tanta pazienza. All’inizio può essere complicato perché le cose da fare sono davvero tante e si potrebbe essere assaliti da momenti di frustrazione. È necessario affrontarli con calma, le cose in qualche modo si sistemano.

Un piccolo episodio che ora ci fa sorridere è che, dopo una settimana da quando ero qui, dico a mio marito “Io e la nostra bimba torniamo in Germania, tu rimani pure qui a lavorare”. Ora credo che piangerò il giorno che dovrò prendere l’aereo per lasciare definitivamente questo Paese.

Cosa bisogna fare, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare in Messico?

Ci sono diversi modi. Il modo più efficace è avere una lettera del datore di lavoro che dichiari la tua indispensabilità. Con questa documentazione, si va all’ambasciata del Messico in Italia per ottenere il visto temporaneo. Una volta nel Paese, con il contratto di lavoro firmato e un domicilio, si ottiene il permesso di soggiorno temporaneo valido un anno (poi rinnovabile) per motivi di lavoro.

Che consigli daresti a chi sta pianificando il primo viaggio lì?

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Consiglierei di non fermarsi solamente nello Yucatan o nelle zone turistiche come Cancun o Playa del Carmen. Il Messico è un Paese grandissimo e offre possibilità per tutti i tipi di viaggiatore. Ci sono tanti pueblos magicos (borghi magici) dove scoprire a tempi lenti le tradizioni tipiche. Ci sono lagune dai colori incredibili, spiagge caraibiche lontane dal turismo di massa, deserti e canyon da ammirare, vulcani da scalare. E, ancora, aziende vitivinicole, ristoranti stellati, musei con collezioni imperdibili. In questi anni qui, sto scoprendo un Paese che non mi aspettavo.

ANGELA LORO MESSICO

Hai avuto modo di esplorare luoghi poco battuti dal turismo di massa? Se sì, consigliane alcuni ai nostri lettori…

Le spiagge della costa di Oaxaca, e la meravigliosa città di Oaxaca. Michoacán, con le sue tradizioni del Dia de los Muertos e le sue montagne dove ammirare le farfalle Monarca. La Baja California, ancora in parte selvaggia, il Chiapas con le sue rovine Maya immerse nella giungla, i paesaggi mozzafiato del Canyon del Rame. La natura incontaminata della SierraGorda, le stupende cittadine di San Miguel de Allende, Tequila, Guanajuato.

Il Messico ti ha stupita (in positivo o negativo) in qualche modo?

Ogni giorno mi stupisce positivamente la capacità delle persone di adattarsi, attivarsi e animarsi con una passione ormai a noi sconosciuta. Quando la motivazione è forte, come può essere l’orgoglio per il proprio Paese o il dare un futuro migliore ai propri figli, vengono fuori delle energie inaspettate e sorprendenti da parte del messicano.

In positivo, stupisce il dinamismo culturale di questo Paese, Città del Messico, ad esempio, è una città cosmopolita, che offre ai visitatori molti spunti artistici e culturali.

In negativo, purtroppo, mi stupiscono e mi rattristano le grandi differenze sociali che ci sono in questo Paese. La mescolanza della cultura indigena e spagnola fa vedere un’integrazione culturale mai maturata.

Se potessi tornare indietro, cambieresti qualcosa?

Direi di no, se qualcosa è andato storto, mi ha dato l’occasione per crescere.

Cosa ti manca di più dell’Italia?

Il cibo, sembrerà un cliché, ma è così!

E la famiglia, gli amici di una vita, che per fortuna, grazie alla tecnologia, non sembrano così lontani.

Hai detto che rimarrai a vivere in Messico come expat per altri due anni e mezzo… e poi?

Il piano è tornare a vivere a Monaco di Baviera, la nostra seconda casa. Ma chi lo sa, lasciamoci stupire da quel che verrà!

Infine, cos’hai imparato, per ora, vivendo spesso all’estero?

Ho imparato a mettere in discussione molti preconcetti e dogmi ricevuti durante l’infanzia e a non permettere che questi mi facciano mettere etichette superficiali a comportamenti o situazioni.

Qui in Messico, ho aumentato la consapevolezza di come la casualità mi abbia fatto nascere nella parte giusta del mondo. Non bisogna mai dimenticarci di quanto siamo fortunati.

E poi, come sempre, quando non si ha qualcosa, lo si apprezza di più. Ho aumentato la consapevolezza di quanto il nostro Paese sia meraviglioso. Si vola dall’altra parte del mondo per vedere una spiaggia caraibica… ma vogliamo mettere la Sardegna? E questo è solo un esempio della bellezza che caratterizza l’Italia.

Per seguire e contattare Angela:

Facebook: https://www.facebook.com/secrItaly/

Instagram: angelina_dolcevita

Sito web: https://www.secritaly.com