Andare in pensione all’estero: tutto quello che c’è da sapere

 

E’ proprio vero, “L’Italia non è un Paese per vecchi”, a confermarlo sono i numeri dell’Inps che dipingono un quadro abbastanza chiaro dell’attuale situazione dei pensionati italiani.

Se fino a qualche tempo fa, gli over 60 che decidevano di cambiare la propria vita trasferendosi in un Paese estero erano nonni con la pensione d’oro, oggi invece sono soprattutto coloro che ricevono mille euro al mese a voler cambiare vita.

Ebbene sì, perché con soli mille euro è diventato praticamente impossibile sopravvivere tra i confini italiani, la vita costa tanto, il cibo anche e gli affitti pure.  E così, ogni mese un folto gruppo di energici nonni decide di farsi recapitare la propria pensione in un Paese, dove la vita costa decisamente meno.

Kenya, Thailandia, Brasile, Capo Verde, ma anche Bali, Canarie, Repubblica Dominicana, sono le mete più gettonate, dove anche con soli mille euro al mese si può vivere bene. Qualità della vita, clima, cibo poco costoso, poche tasse e costi del mattone irrisori, rendono la scelta facile.

Secondo le ultime statistiche, sarebbero oltre 500mila gli italiani che incassano la propria pensione all’estero. Forse molti non sanno che, tutti coloro che decidono di cambiare vita e trasferirsi all’estero, possono ricevere la pensione di anzianità senza dover pagare le pesanti tasse che vengono applicate in Italia.

Questo significa che, vivendo all’estero, si può percepire una pensione più alta rispetto a quella ricevuta in Italia.

Cliccando sul seguente link:

www.inps.it/webidentity/banchedatistatistiche/vig10/index01.jsp?CMDNAME=NAV326,

è possibile consultare le Banche dati dell‘Inps, nelle quali visionare il numero dei pensionati trasferitisi all’estero, da quale zona dell’Italia sono fuggiti e in quale paradiso si sono trasferiti. Facciamo il punto scattando una fotografia sulla situazione vigente in diversi Paesi.

Cominciamo dalla Repubblica Dominicana, dove basta percepire una pensione di 1.150 euro mensili, per ottenere la residenza in soli 45 giorni ed un’esenzione del 50% su imposte immobiliari e tasse automobilistiche.

In Costa Rica invece il reddito mensile è di gran lunga inferiore: basta percepire poco più di 700 euro al mese di pensione. Dopo aver effettuato un deposito di circa 800 euro e dopo un’attesa di circa 30/60 giorni, si potrà usufruire delle agevolazioni fiscali, quali pensione esentasse e diversi sconti su beni e servizi.

Da non scartare le Filippine, dove attualmente il governo ha attuato un programma di agevolazione per i pensionati che intendono trasferirsi in loco, istituendo un’autorità governativa specifica. Un posto tranquillo, un mix unico tra Asia ed America Latina, costituito da una popolazione aperta, ospitale e tollerante.

Un altro Paese in grado di offrire molte possibilità è il Brasile, anche se la soglia minima di pensione è stata innalzata da poco a circa 2.300 euro. Tra i posti più gettonati c’è senza dubbio la Thailandia. Bangkok e Phuket, le due principali città, offrono un alto tenore di vita a basso costo. Per ottenere il visto basta dimostrare di avere un’entrata fissa mensile di circa 1.500 euro o un estratto conto bancario di circa 20mila euro.

Per la vicina Indonesia invece, superata la soglia dei 55 anni, basta dichiarare di non voler lavorare e di essere in possesso di un’assicurazione sanitaria.

Per ottenere la residenza nel magico Kenya invece, oltre a percepire una pensione occorre possedere una casa di proprietà o in affitto. Ma volendo rimanere nelle vicinanze, non sono da escludere le Canarie, le isole dell’eterna primavera, dove attualmente si attesta a circa 20mila il numero degli italiani residenti.

L’unico problema è che, per poter ricevere la pensione italiana in loco e di conseguenza usufruire delle agevolazioni fiscali (pensione detassata, Iva al 4% e un risparmio del 40% sulle imposte), bisognerà dimostrare di risiedervi da almeno 183 giorni. Situazione del tutto diversa in Tunisia, dove per ottenere il visto definitivo basta fare richiesta dimostrando di avere un reddito sicuro, in grado di permettere una vita dignitosa.

E che dire di Panama? Uno dei Paesi ritenuti tra i più sicuri al mondo, dove la soglia minima di pensione richiesta per usufruire delle agevolazioni riservate ai pensionati è di circa 770 euro mensili e i costi per richiedere il visto si aggirano sui 1.150 euro con un tempo di attesa compreso tra i 30 e i 60 giorni. Tante le agevolazioni offerte, tra le quali pensione esentasse, sconti del 50% su beni e servizi di ogni tipo, sconti del 25% su bollette elettriche e telefoniche e molto altro ancora.

Una tra le mete più ambite rimane senza dubbio Capo Verde, una piccola mecca del turismo che da un po’ di tempo sta diventando sempre più un rifugio per i pensionati in fuga, complici l’ottimo clima e una cultura vicina alla nostra. Per poterci risiedere occorre dimostrare di possedere una rendita di circa 1.000 euro e di avere soldi sufficienti per coprire le spese mediche, successivamente si avrà diritto alla detassazione sull’acquisto e l’importazione dall’Italia di beni mobili personali, nonché all’esenzione della propria pensione in Italia e all’esenzione dell’imposta SISA sull’acquisto dell’immobile di residenza.

Dopo questa panoramica sui vari Paesi, passiamo al lato pratico: come trasferire la propria pensione all’estero.

E’ importante sapere che le pensioni corrisposte a cittadini non residenti, sono tassate in modo diverso a seconda che si tratti di pensioni pubbliche o di pensioni private.

Per pensioni pubbliche si intendono quelle erogate dall’(ex) Inpdap, mentre per private si intendono quelle corrisposte da enti, organismi o istituti previdenziali italiani come l’Inps, preposti all’erogazione del trattamento pensionistico.

I pensionati statali residenti all’estero dovranno  prima di tutto presentare la propria richiesta presso la sede Inps Gestione Dipendenti Pubblici che si occupa del pagamento della pensione, che provvederà, a sua volta, a trasferire la partita di pensione all’Ufficio Pensioni Estero della Sede Inps Gestione Dipendenti Pubblici Roma.

I titolari di pensioni pubbliche che intendano riscuotere la propria pensione al di fuori del territorio nazionale, sia che risiedano nei paesi dell’Area dell’Unione Monetaria Europea sia nei paesi al di fuori dell’Unione Monetaria, possono richiedere l’accreditamento della pensione sui conti correnti bancari, aperti presso Istituti di credito esteri.

Per ottenere maggiori informazioni, è possibile scrivere una e-mail direttamente a: pensionatiestero@inpdap.gov.it (Ufficio Pensioni Estero). In un secondo momento, il pensionato dovrà rivolgersi alla Banca incaricata del pagamento o alla corrispondente locale, alla quale dovrà richiedere il trasferimento della pensione.

Sarà necessario, dunque, compilare il mod. TRASF01E predisposto dall’Inps per la richiesta di pagamento all’estero.

Una volta avvenuta la richiesta, la sede Inps, che ha il compito di trasferire la pensione, deve comunicare al pensionato l’avvenuto trasferimento, i dati di tutte le pensioni trasferite, l’indirizzo della nuova sede che ha assunto in carico la pensione e/o le pensioni, il nuovo numero di certificato attribuito (a questo proposito, è bene sapere che il numero di certificato cambia se ci si trasferisce all’estero o in una provincia diversa). A riguardo è possibile ottenere maggiori informazioni, cliccando sul seguente link: www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=7193

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E’ bene sapere che, con i Paesi nei quali è più alto l’indice del flusso migratorio, sono in vigore delle Convenzioni per evitare le doppie imposizioni sul reddito.

Si tratta di trattati internazionali con i quali i Paesi contraenti regolano l’esercizio della propria potestà, così da eliminare le doppie imposizioni sui redditi del soggetto. Tali trattati hanno anche lo scopo di prevenire l’evasione e l’elusione fiscale.

In base alle suddette Convenzioni, ciascuno Stato contraente individua i propri residenti fiscali. Le pensioni corrisposte a cittadini non residenti sono tassate in modo diverso, a seconda che si tratti di pensioni pubbliche o di pensioni private.

Il pensionato che risiede in uno dei Paesi presenti nella lista, può chiedere all’Inps la detassazione della pensione italiana, poiché tale reddito verrà assoggettato al regime fiscale del Paese di residenza o, in alternativa, può richiedere l’applicazione del trattamento fiscale più favorevole.

Per procedere in tal senso, il pensionato dovrà attestare la residenza fiscale estera alla sede Inps che gestisce la pensione, presentando idonea documentazione, vidimata dall’autorità straniera competente, utilizzando il modello EP/I, scaricabile dal sito istituzionale dell’Inps a questo link: www.inps.it/Modulistica/compila.asp?TextSearch=EP-I/1.

Di seguito, alcune puntualizzazioni. Al momento del trasferimento all’estero, il pensionato può decidere se riscuotere la propria pensione nel nuovo Paese di residenza o se continuare a percepirla in Italia. La pensione viene trasferita solitamente in euro, a meno che non vi siano diverse disposizioni da parte del Paese ospitante, con una periodicità solitamente mensile.

E’ possibile riscuoterla tramite accredito sul proprio conto corrente, tramite bonifico bancario presso un istituto di credito o tramite riscossione diretta allo sportello. Nel caso non fosse possibile riscuotere la propria pensione in nessuno dei tre casi sopra esposti, l’Inps può autorizzare l’Istituto di credito all’invio di un assegno circolare non trasferibile.

Oltre le faccende burocratiche inerenti il trasferimento della propria pensione, c’è tutta una serie di problematiche da affrontare, aspetti che, in un momento cruciale come quello di un trasferimento all’estero, se affrontati con superficialità, rendono ancora più difficile il cambiamento radicale di vita.

Proprio alla luce di questo, nel corso degli anni sono nate una moltitudine di agenzie, sparse per il globo, che supportano ed assistono il pensionato nel suo cambiamento di vita. Ne segnaliamo alcune di cui abbiamo parlato sul sito e altre che abbiamo trovato navigando sul web:

  • Tra questi c’è GB Consulting (www.gbconsultingbangkok.it/) offre assistenza diretta a Phuket e Bangkok ed assistenza indiretta nel resto della Thailandia, fornendo supporto per la richiesta del visto NON IMMIGRANT O per pensionati, oltre all’assistenza diretta in tutto ciò che riguarda il cambio di residenza fiscale. Per ottenere maggiori informazioni riguardo Phuket, potete scrivere a: info@gbconsultingphuket.it, mentre per Bangkok: info@gbconsultingbangkok.it.
  • Per assistenza nel Principato di Monaco, è possibile fare riferimento a Domizio Cipriani, proprietario della WEXCO INTERNATIONAL Monaco Consulting: scidox@yahoo.fr
  • Se si desidera volare in Nicaragua, ci sarà Nicola Cappellina, il cui indirizzo mail è: niccap61@libero.it. Fornisce assistenza e supporto a tutti quei pensionati che intendono trasferirvisi.
  • Assistenza è fornita anche nelle Filippine, con particolare attenzione a Manila e Palawan. L’indirizzo mail di riferimento è il seguente: lupdelac@gmail.com.
  • Trasferirsi in Florida non è impossibile con l’aiuto di Oscar Platone: “La Florida è il paradiso dei pensionati, tanto da essere ironicamente soprannominata “God’s waiting room” dato l’alto numero di popolazione in età avanzata. Molti vivono qui tutto l’anno, oltre ai cosiddetti “snowbirds”, che arrivano ad ottobre e vanno via in tarda primavera, scendono dal freddo nord (USA o Canada) e si godono l’eterna primavera che abbiamo qui nei mesi invernali.” Questi di seguito i contatti di Oscar: oscar.platone@gmail.com, 001-941-882-2989.
  • Alfredo Ingegno offre invece assistenza e primo orientamento, non retribuito, nella meravigliosa Costa Rica: “In maniera indiretta, ovvero appoggiandomi ad una società di consulenza, offriamo servizi di assistenza economico-legale a chi vuole investire nel Paese o semplicemente trasferirsi e chiedere la residenza. Offriamo infine ospitalità nelle nostre case a Puerto Viejo de Talamanca tramite il sito www.casavacanzeincostarica.com”. I contatti sono i seguenti: ALFREDO INGEGNO Puerto Viejo de Talamanca. Playa Negra. COSTA RICA tel. + 506.8588-2638; e-mail : amano.ingegno@gmail.com web : www.italiacostarica.com web: www.casavacanzeincostarica.com.
  • Per quanto riguarda la Tunisia, l’agenzia www.caseintunisia.com , con i suoi corrispondenti in tutte le maggiori città del Paese, si occupa di fornire assistenza a 360° a tutti coloro che desiderano trasferirsi in loco. Per ottenere maggiori informazioni è possibile inviare una mail al seguente indirizzo: info@caseintunisia.com.
  • Ancora per le Filippine, ci sono Marco e Vanessa che con la loro agenzia offrono un servizio di assistenza rivolto a tutti coloro che desiderano trasferirsi in loco, oltre a fornire un servizio di consulenza e progettazione per la finalizzazione di progetti commerciali o immobiliari. Questo di seguito è l’indirizzo e-mail di riferimento: info@casafilippine.com, il contatto skype che è: elricosound ed il telefono filippino che è: 0063-9156703791
  • Infine, Brigitte e Marco offrono assistenza a Las Terrenas, nei Caraibi. Qui, cercano un alloggio al prezzo più conveniente; offrono consigli sulle compagnie aeree che effettuano voli a basso costo; forniscono tutti i costi di taxi e bus che da Santo Domingo portano a Las Terrenas; offrono consigli su dove poter fare la spesa più conveniente e sugli ottimi ristoranti della zona; affittano scooter e offrono consulenza su dove e come poter aprire un conto. Questo di seguito il contatto: geco@geco-alquiler.com e il sito: Www.geco-Alquiler.com.

In definitiva, sarà per colpa della crisi o per via della globalizzazione, se il fenomeno sempre più crescente dei pensionati che decidono di cambiare la propria vita trasferendosi all’estero, inizia ad assumere risvolti preoccupanti per l’economia del Paese, dall’altro garantisce la possibilità ai pensionati stessi di poter vivere una vita tranquilla, coltivando le proprie passioni senza doversi per questo privare di qualcosa.

Di Nicole Cascione