Alessandro Russo, Minorca no stress

Dove vivevi e cosa facevi prima di trasferirti?

Sono nato e cresciuto a Piano di Sorrento in provincia di Napoli, nella splendida penisola sorrentina e prima di partire lavoravo nell’azienda di famiglia, un caseificio.

Come e quando è arrivata la decisione di vivere a Minorca?

La decisione è arrivata nei primi mesi del 2007, quasi per gioco e per scommessa con me stesso. Il progetto del caseificio a Minorca era già nell’aria da un po’ di tempo e quando si è concretizzato decisi di prenderne parte in prima persona visto che avevo voglia di cambiare aria e di mettermi in discussione.

Forse è una domanda banale ma viene la curiosità di sapere come si vive, nei periodi invernali per esempio, in un luogo che, solitamente è conosciuto come località turistica?

L’isola cambia totalmente faccia d’inverno non ci sono i turisti, moltissimi ristoranti ed altre attività chiudono, diminuiscono i collegamenti aerei. Io personalmente, nonostante tutto ciò, ci vivo bene anche perché gioco in una squadra di pallavolo a livello agonistico; quindi tra allenamenti durante la settimana e partite in casa o in trasferta nei week-end il tempo passa. Probabilmente per me è stato facile abituarmi perché non provengo da una grande città ma da una realtà con caratteristiche simili.

MINORCA, Isole Baleari, Spagna no stress

Come sono i servizi? Ci sono scuole, ospedali o si fa riferimento alla terra ferma?

C’è tutto, i servizi sono ottimi, soprattutto gli ospedali. Infrastrutture nuovissime e ben organizzate. Per ciò che manca si fa riferimento a Mallorca che è collegata benissimo anche d’inverno con almeno 5-6 voli quotidiani. Le scuole ci sono, con ottime infrastrutture, ad Alaior, il paese dove vivo, c’è anche qualche corso universitario che si tiene in videoconferenza con l’università di Palma. Quando sono arrivato non ho avuto alcun problema burocratico, anzi, le varie procedure per la residenza e cose del genere sono state molto agevoli.

Com’è lo stile di vita e i ritmi in questa bellissima isola?

Per quanto riguarda i ritmi di vita ho avvertito da subito che la parola d’ordine è “no stress”… se una cosa la si può fare “mañana” (domani) invece di oggi, si fa domani. Lo stile di vita è semplice, c’è chi lavora nel turismo, chi nell’edilizia e in altri settori, e c’è anche molta gente che lavora nell’agricoltura, grande risorsa di quest’isola da sempre.

MINORCA, Isole Baleari, Spagna no stress

Minorca è un posto di incredibile bellezza e anche ricco di storia: cosa ti colpisce di più sia per un aspetto che per l’altro?

La bellezza dei paesaggi, delle spiagge, del mare con le più svariate sfumature di colore saltano all’occhio subito quando si arriva qui a Minorca, ma c’è anche tanta storia. Sparsi in tutta l’isola ci sono numerosi monumenti funerari, le “Navetas”, ma anche resti di civiltà preistoriche con le “Taulas” e i “Talaiots”. Inoltre qui a Minorca c’è la “Isla del rey” l’isola del re, un tempo sede del primo ospedale della città di Mahon che ai tempi della seconda guerra mondiale ospitò i superstiti della corazzata Roma che fu bombardata dai tedeschi. Per molti mesi ben 622 nostri connazionali superstiti rimasero a Minorca e oggi sull’isola del re c’è una sala dedicata interamente all’affondamento della corazzata Roma, curata da un italiano che vive stabilmente qui sull’isola e che mi ha aiutato moltissimo ad integrarmi quando sono arrivato.

MINORCA, Isole Baleari, Spagnano stress

Ci sono tradizioni particolari?

Sicuramente se si viene a Minorca d’estate non si può non andare a vedere le feste di paese in occasione del santo patrono. La più famosa è quella di Sant Juan a Ciutadella, il 23 e 24 giugno. Arrivano persone dalle altre isole Baleari e anche dalla penisola, soprattutto da Barcellona. Più di cento cavalli e relativi fantini sfilano per le strade della città stracolme di persone che li acclamano per poi ritrovarsi in una piazza per giochi che rievocano quelli medioevali. Per Pasqua ci sono le processioni durante le quali le varie confraternite percorrono le strade della città con i simboli della passione di Cristo. Non ti nascondo che è stata una piacevole sorpresa per me, visto che la penisola sorrentina è anche nota proprio per le processioni della settimana santa.Ci sono altri stranieri che vi risiedono stabilmente? E che tipo di integrazione hanno con la gente del posto?

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Sull’isola ci sono un sacco di stranieri che risiedono stabilmente, soprattutto inglesi. Ma anche noi italiani non siamo da meno. La maggior parte ha un’attività come una pizzeria o un ristorante, ma conosco anche diverse persone che hanno deciso di trascorrere qui la loro pensione o altri ancora che vivono 6 mesi in Italia e 6 sull’isola. Le persone del posto sono molto socievoli ed abituate allo “straniero”; io sono stato accolto benissimo. Per integrarsi bene credo sia importante rispettare gli altri. Conosco anche tanti italiani sposati con persone dell’isola.

MINORCA, Isole Baleari, Spagna

Tu lavori in un caseificio (Finca Son Tema ndr): chi sono i vostri clienti? Le materie prime sono di produzione locale?

Ristoranti, pizzerie, supermercati, salumerie, hotel. Tutti i nostri prodotti ovvero la mozzarella fresca, la mozzarella per pizza, la ricotta e il caciocavallo sono elaborati con il latte fresco che produciamo nella fattoria. L’idea del caseificio qui a Minorca è nata soprattutto perché sapevamo che qui c’era un’ottima materia prima. Oltre al latte utilizziamo caglio naturale, fermenti lattici e sale che mi arrivano dalla penisola. Abbiamo voluto puntare sulla qualità del prodotto e adesso, dopo quattro anni dall’inizio dell’attività, ti posso dire che anche le persone del posto incominciano a fare la differenza tra una mozzarella industriale e la nostra.

A parte il turismo qual è l’attività economica predominante?

Non so bene in che ordine però sicuramente l’edilizia e l’attività agricola. L’isola ha vissuto un boom edilizio molto importante negli anni passati e ancora oggi si continua a costruire. La crisi ha un po’ paralizzato il settore, però volendo adesso è un buon momento per investire qui a Minorca, si possono fare degli ottimi affari. L’agricoltura, l’allevamento delle mucche e di conseguenza la produzione del latte e del rinomato Queso Mahon, formaggio locale con denominazione di origine protetta, costituiscono importanti fonti di guadagno.

Cosa ti ricordi dei tuoi primi giorni sull’isola, gli inizi della tua nuova vita come abitante stabile della tua nuova casa?

Probabilmente ogni singolo momento: considera che sono arrivato qui con mio zio e mio cugino, ma dopo quindici giorni sono rimasto da solo, senza conoscere nessuno, senza sapere una parola di spagnolo (e soprattutto del dialetto locale, il minorchino) con un’attività che partiva da zero. I primi momenti sono stati duri, difficili. Poi però sono arrivati i primi clienti, i primi amici, la pallavolo: insomma ho cominciato ad integrarmi e le cose sono migliorate.

MINORCA, Isole Baleari, Spagna

Cosa fai quando non lavori?

Come ti accennavo prima gioco a pallavolo a livello agonistico nella squadra del Ciutadella (antica capitale di Minorca). Abbiamo vinto per due anni consecutivi la lega delle Baleari e speriamo quest’anno di vincere il terzo titolo. Il fine settimana esco con gli amici, magari a mangiare una pizza, oppure vado a fare qualche escursione in giro per l’isola, ce ne sono di bellissime lungo il “cammino dei cavalli” che permette di fare il giro dell’isola a piedi o anche a cavallo. In estate, quando non lavoro, cerco di riposarmi magari in una delle fantastiche spiagge o faccio da guida turistica per gli amici che vengono a trovarmi e vado se posso alle caratteristiche feste di paese.

Se dovessi dirci le tre cose per te più belle di Minorca, quelle per cui, in assoluto sei più contento di viverci, cosa ci diresti?

Non potevi farmi domanda più semplice: mare, mare, mare.

Il sito e la pagina Facebook di Finca Son Tema:

www.fincasontema.es

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Per saperne di più su Minorca:

www.facebook.com/pages/Isola-di-Minorca/133455803374644

www.isoladiminorca.com

Intervista a cura di Geraldine Meyer

MENORCA FOR EVER