“Il mio percorso in terra spagnola ha avuto inizio ben 10 anni fa, quando ebbi la possibilità di fare l’Erasmus a Madrid. Terminato l’Erasmus e volendo approfondire l’esperienza spagnola, mi trasferii a Barcellona perché desideravo preparare la mia tesi sulla televisione catalana TV3. Non solo sono riuscita a prepararla, ma vi ho fatto anche lo stage e nel frattempo ho trovato un lavoro che mi ha permesso di mantenermi. Così la mia permanenza in questa stupenda città si è protratta per altri 4 anni. Barcellona mi ha offerto un sacco di opportunità. Questa è una delle ragioni per cui non sono più tornata in Italia”.

Una nuova vita a Maiorca

Hai vissuto a Madrid, successivamente a Barcellona ed ora, ormai da 5 anni, vivi a Maiorca. Perché hai scelto di fermarti proprio in quest’ultima?

Ho scelto Maiorca perché avevo bisogno di cambiare vita, di cercare un posto dove si potesse vivere semplicemente senza troppe pretese, dove poter ritrovare me stessa, un posto che mi permettesse di vivere più a contatto con la natura, dove sentirmi isolata, ma allo stesso tempo libera di muovermi e raggiungere facilmente una città o qualsiasi altro posto fuori dall’isola…e a Maiorca ho trovato tutto questo.

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Di cosa ti sei occupata in questi 5 anni?

In questi ultimi 5 anni ho lavorato nel settore del turismo e precisamente in una divisione del Gruppo Alpitour.

Ed ora?

Ora è venuto il tempo di un cambio radicale, forzoso ma necessario, anche se probabilmente non è il momento migliore per farlo. Attualmente mi sto dedicando più seriamente al mio blog www.mediterranean-life-style.blogspot.com con l’idea di promuovere un turismo più sostenibile e interessato non soltanto alla bellezza paesaggistica di quest’isola, ma anche alla sua ricchezza culturale, enogastronomica ed artigianale. L’idea è di poter organizzare congiuntamente al blog dei corsi, dove per esempio imparare a lavorare la paglia per produrre le borse di paglia maiorchine (le cosiddette senallas) o imparare a fabbricare le famose espadrillas (o espardeñas come le chiamano qua). Al momento sono solo idee alle quali sto cercando di dare forma.

Una nuova vita a Maiorca

Interessante! Quali sono gli argomenti trattati nel blog e con quali finalità è nato?

Il blog è nato dalla voglia di far conoscere il lato meno turistico di Maiorca, quello culturale fatto di tradizioni ancora fortemente radicate e con una varietà gastronomica spesso sconosciuta a molti. Il blog è anche un modo per condividere le mie esperienze sull’isola, tutto ciò che ho imparato e continuo ad imparare sulla cultura maiorchina, i luoghi che scopro ogni giorno e le persone fantastiche che mi capita di conoscere. Racconto di tradizioni, del lento vivere, dei piccoli piaceri della vita legate a cose semplici, perché semplice è la vita di chi vive lontano dai rumori della città. È uno stile di vita che accomuna tutti i Paesi che si affacciano a questo prezioso mare, che è il Mediterraneo. Da qui l’idea del nome del blog.

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Tutto ciò mi incuriosisce… Raccontami qualcosa su Maiorca.

A Maiorca si vive molto bene ed è una delle ragioni per cui ci sto da ormai 5 anni, soprattutto se si vive fuori dalla città di Palma, dove si respira ancora uno stile di vita d’altri tempi che non conosce lo stress. Il tempo qui è relativo e tutto funziona più lentamente, nel bene e nel male. È un ritmo al quale bisogna sapersi adeguare. Inizialmente può risultare difficile a chi, come me, viene da città frenetiche, dove non si è abituati a dover aspettare e soprattutto a saper perdere tempo! Maiorca è un’isola perfetta per praticare sport, soprattutto bici e triathlon, attività che stanno prendendo piede soprattutto per il clima favorevole durante quasi tutto l’anno e per la combinazione di paesaggi. Oltretutto, essendo l’isola più grande ed avendo Palma come capitale delle Isole Baleari, è ben collegata con il resto d’Europa (anche se in inverno i collegamenti con l’Italia scarseggiano). Il costo della vita credo che sia ormai in linea con le città del nord Italia, considerando forse che mangiare fuori qui, essendo un posto turistico, costa un po’ di più rispetto alla norma. Il prezzo degli affitti è abbastanza alto nelle zone vicino Palma, ma nel resto dell’isola, soprattutto nelle zone interne, lontano dalle zone costiere, i prezzi sono più ragionevoli. Uno dei vantaggi di vivere in posti come questi, dove tutti si conoscono, è che la gente è molto disponibile e gentile anche perché, come dicevo prima, non c’è stress e si dà molta importanza alle relazioni personali. Il lato negativo ovviamente è che i tempi di realizzazione di qualsiasi cosa, tramiti burocratici, lavori, etc. sono infinitamente più lunghi e non c’è modo di accorciarli se hai fretta.

Una nuova vita a Maiorca

Quali sono gli angoli più belli dell’isola?

A mio parere gli angoli più belli dell’isola da visitare assolutamente sono: la Sierra de Tramuntana (dichiarata Patrimonio dell’Umanità), una catena montuosa che attraversa l’isola da sud a Nord. Vale la pena passare per paesini autentici della Sierra, come Banyalbufar o Deyá se non si ha il tempo di fare escursioni più lunghe per la montagna. La spiaggia di Es Trenc è un altro posto d’obbligo, dove poter ammirare l’acqua cristallina e la sua sabbia bianca. E per ultimo, raccomando sempre di andare fino al Faro di Formentor, per la magia e l’energia che trasmette questo posto oltre che per l’ubicazione spettacolare.

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Cos’ha Maiorca che manca all’Italia?

Il saper organizzare feste come si deve! Se c’è una cosa che i maiorchini, e gli spagnoli in generale, sanno organizzare bene sono proprio le feste. Non che io sia una persona molto festaiola, però in estate, quando inizia la stagione delle varie feste di paese, non c’è persona che resista e tutti quanti indistintamente partecipano ai festeggiamenti. Sono veramente molto sentite ed è una bella occasione di ritrovo della comunità. Da noi le feste sono solo religiose, qui invece le feste religiose sono una scusa per far baldoria!

A parte questo, cosa puoi dirci riguardo alla situazione lavorativa? La crisi si è sentita anche lì?

Purtroppo sì, come d’altronde in tutta la Spagna e l’Europa. Il lavoro qui è prettamente stagionale, anche perché legato principalmente al settore turistico. Molti giovani maiorchini infatti, per sfuggire alla stagionalità del lavoro e adeguandosi ad uno stile di vita che ormai in molti ricercano, si stanno dedicando all’agricoltura biologica e all’allevamento, riscattando così mestieri e terre che lentamente si stavano abbandonando.

Puoi dirci qualcosa sul mercato del lavoro?

È da ormai 10 anni che vivo fuori dall’Italia quindi non conosco come sia il mercato lavorativo italiano attualmente, però una differenza che ho sempre notato tra l’Italia e la Spagna è la maggior dinamicità dei lavori e dei posti offerti rispetto all’Italia. Nel nostro Paese quando hai un posto fisso, difficilmente si cambia lavoro e si può rimanere nella stessa azienda per anni, anche per mancanza di offerte interessanti che permettano un cambio.

Una nuova vita a Maiorca

Cosa ti piace più del modo di vivere maiorchino?

La tranquillità con cui si vive qui, senza stress e senza ansie, difficilmente si trova traffico, a parte ovviamente nella città di Palma. Qui ho riscoperto la bellezza e l’importanza delle relazioni con le persone. Era una cosa che avevo dimenticato e che ora apprezzo molto. La forte presenza della natura bellissima e variegata (Maiorca è l’unica ad avere mare e montagna) è un’altra delle ragioni che mi ha fatto innamorare di quest’isola, dove si può praticare sport tutto l’anno.

La tua è una scelta permanente o conti di rientrare in Italia prima o poi?

La mia, al momento, è una scelta permanente, però non pongo mai limiti a quello che può succedere nella vita.

Se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo, c’è qualcosa che cambieresti del tuo percorso di vita?

Non cambierei nulla di quello che ho fatto e delle scelte prese, anche degli errori commessi, perché sono stati parte del mio percorso e della mia crescita personale per arrivare fino qui.

Una conclusione sulla tua esperienza in terra spagnola:

La mia esperienza in Spagna la considero molto positiva. Mi sono sempre sentita molto vicina alla cultura spagnola ed ora che vivo in un’isola del Mediterraneo ho la strana sensazione di sentirmi a casa, come non mi è mai successo altrove. A volte penso che la mia integrazione in terra spagnola sia stata tale da aver dimenticato un po’ quelle espressioni e quel modo di parlare che dicono tanto “canterino” di noi italiani. Insomma ormai mi considerano un’italiana in Spagna ed una spagnola in Italia…e non so se tutto ciò sia così positivo!

Mail: maurora76@gmail.com

Blog: mediterranean-life-style.blogspot.com