Antonio: mi sono trasferito con la famiglia a Naupilia, nel Peloponneso

A cura di Maricla Pannocchia

Scontento della situazione nella scuola italiana dove, per anni, ha lavorato come insegnante di adolescenti – un po’ come Robin Williams in “L’attimo fuggente” – Antonio, originario della Puglia, anche in seguito a una delusione per via di un concorso vinto come insegnante di tedesco in una scuola di Basilea, e poi sfumato nel niente, ha deciso che, appena avesse potuto, si sarebbe trasferito in Grecia, Paese che conosceva e amava già per via delle vacanze, trascorse lì da 10 anni.

Quando il momento è arrivato, l’uomo e la famiglia hanno puntato verso Naupilia, città nel Peloponneso, sia per motivi logistici sia perché conquistati dalla sua bellezza. Antonio adesso gestisce un’agenzia, Voglia di Grecia, con la quale segue le vacanze degli italiani e organizza raduni per vari clubs che si rivolgono a loro.

“In futuro, tuttavia, vorrei avere il coraggio di mollare quest’attività e passarla a un’altra famiglia italiana, che vorrà vivere un’avventura simile alla nostra”, dice Antonio. A chi volesse trasferirsi a Naupilia, l’uomo dice che, in generale, il costo della vita è leggermente più basso rispetto a quello italiano e che la differenza la fa la tendenza generale delle persone del posto ad accogliere e aiutarsi a vicenda, senza aspettarsi niente in cambio.

“Non so se consiglierei di venire qui per lavorare come dipendenti”, dice Antonio, “perché c’è molta concorrenza. Aprire una propria attività, come ho fatto io, può essere lungo e richiede un bel po’ di documentazione, ma penso che sfruttare le proprie competenze personali e la propria ‘italianità’ sia la scelta migliore.”

Antonio: mi sono trasferito con la famiglia a Naupilia, nel Peloponneso

Ciao Antonio, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, mi chiamo Antonio, sono di origine pugliese, ho passato la prima parte della vita a insegnare agli adolescenti, un po’ stile Robin Williams nel film “L’attimo fuggente.” A parte l’elettrizzante contatto con i ragazzi, la scuola in Italia mi stava un po’stretta, senza prospettive di carriera e di miglioramenti, per cui decisi di partecipare ai concorsi nazionali per insegnare in scuole italiane all’estero.

Dopo mesi di studio e full immersion in lingua tedesca, agli inizi anni ’90 vinsi un concorso nazionale, raggiungendo i vertici della graduatoria per docenti all’estero nell’ area di lingua tedesca e ricevetti dal Ministero degli Esteri la nomina come docente d’Italiano e Storia nel Liceo Scientifico di Basilea. Tuttavia, proprio in quei giorni si scoprì che, a causa di uno spaventoso debito pubblico, il governo italiano doveva fare drastici tagli di spesa, che penalizzarono soprattutto gli Esteri.

Insomma, la mia nomina, ricevuta con due raccomandate dalla Farnesina, fu revocata un mese dopo e il concorso da me vinto andò in fumo. Provai rabbia e delusione, ma anche un senso di rivalsa che mi portò a sviluppare l’idea di abbandonare la scuola pubblica in Italia, appena ne avessi maturato il diritto. Questo avvenne alcuni anni dopo. A quel punto, insieme a mia moglie, decidemmo di ritirarci dall’insegnamento e di andare a vivere, con tutta la famiglia, in Grecia, un Paese gentile e ospitale in cui, da oltre 10 anni, trascorrevamo regolarmente le vacanze.

Puoi raccontarci meglio del percorso che ti ha portato a lasciare l’Italia e vivere in Grecia?

Questo avvenne alla fine del 1997. La prima destinazione da noi scelta era Retimo, nell’isola di Creta, di cui eravamo innamorati. La logistica, data da 2 notti di traghetto da Bari a Patrasso e poi dal Pireo a Creta, ci spinse a cambiare destinazione e, alla fine, scegliemmo Nauplia, nel Peloponneso, una città che 10 anni prima ci aveva incantato.

Adesso, infatti, abiti a Nauplia. Hai già accennato a un motivo che ti ha portato proprio lì, ma ce ne sono altri?

Sì, la parte logistica ha avuto una sua importanza. Una sola notte di traghetto dall’Italia, circa 2 ore d’auto dal porto di Patrasso, meno di 2 ore da Atene, la rendono una meta raggiungibile senza troppe difficoltà. Essa, inoltre, è il cuore dell’archeologia greca ( 10 km da Argos, 25 km. da Micene, 30 km da Epidauro, 50 km. da Corinto e a pochi km da alcune dei principali siti delle fatiche di Ercole come Nemea, Lerna, Erimanto, Augia, tutte nel Peloponneso).

Nauplia è splendida nel suo centro storico d’impianto veneziano, unica città greca che, grazie alle sue 3 Fortezze, riuscì a resistere per quasi 2 secoli agli assedi turchi. Prima capitale della Grecia libera (1823 – 1834), città che i Greci definiscono “ τοορεοΝαυπλιο“, la città bella per antonomasia, meta continua di turisti ateniesi che, durante tutto l’anno, ci passano i loro fine-settimana.

Come ti sei organizzato prima della partenza?

Ho trovato un piccolo appartamento in affitto nel centro storico (45 mq. , 2 camere da letto, una cucina, un bagno, con una splendida vista su Bourtzi, il castello nell’acqua simbolo della città e 110 scalini da fare a piedi dalla sottostante piazza Sintagma).

Dopo un periodo esplorativo di circa due mesi, ho iscritto alla prima elementare il figlio piccolo, mentre a settembre siamo tornati in Italia e, raccolte le cose essenziali, siamo tornati a Nauplia per passarci l’inverno e il resto dell’anno. Siamo tornati ancora una volta in Italia, ma solo a Natale, per ritrovare il resto della famiglia.

Antonio: mi sono trasferito con la famiglia a Naupilia, nel Peloponneso

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Pur abituati alle nostre scelte estreme, tutti si sono meravigliati e parecchi di loro si sono sentiti anche un po’ traditi e abbandonati salvo poi, negli anni successivi, quando decidevano di venirci a trovare, esclamare: “ Adesso ci è chiaro il motivo della vostra scelta, è una città semplicemente stupenda!”

Ricordi cos’hai provato i giorni subito dopo il trasferimento?

Ero felice di vivere in una città dove non ero nato per caso, ma che avevo/ avevamo scelto e dove la qualità della vita era di gran lunga migliore rispetto a quella in Italia.

Di cosa ti occupi?

Siccome non avevo ancora 50 anni, durante l’inverno decidemmo di mettere a frutto la nostra conoscenza del nostro nuovo Paese di adozione, dopo 12 anni di vacanze estive nelle sue più svariate località, e ci orientammo così verso un’attività che facilitasse gli italiani che venivano a passare le vacanze in Grecia, il turismo.

Passati diversi mesi a produrre e tradurre documenti, studiare lingua greca, inoltrata la richiesta ufficiale all’E.O.T , Ente del Turismo Ellenico, dopo un approfondito esame nella sede EOT di Patrasso, ottenni la licenza per un’attività di accoglienza turistica, per individuali e per gruppi.

Nominato dal Consolato Generale di Atene console Onorario in Argolide, alla fine del millennio fummo contattati da un importante club di auto d’epoca ( OldMotors Club d’Abruzzi di Pescara ) rivoltosi per informazioni al Ministero degli Esteri, dove ero accreditato come corrispondente consolare in Argolide, per chiedere un aiuto a organizzare, per l’anno 2000, un Raduno Internazionale di auto d’epoca, in collaborazione con un importante club greco.

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Da allora, è stata una sequenza continua di lavori, grandi soddisfazioni, successi ed espansione continua del target.

Ogni anno diecine e decine di famiglie e numerosi altri clubs d’Italia si sono rivolti a noi, tramite il passaparola e visitando il nostro sito.

Sono stati anni di lavori frenetici e di grandi risultati: nel maggio 2005, in un solo mese, organizzammo tra raduni in Grecia, di circa 10 giorni l’uno, di cui due in contemporanea, uno da Imola, uno da Pescara e uno da Bologna.

Pensi che sia facile, per un italiano, trovare lavoro lì?

I greci, si sa, hanno inventato la “ φιλοξενια, l’accoglienza, l’ospitalità”, però agli inizi è stata dura: nel nostro ufficio abbiamo avuto continui controlli dell’Ispettorato del Lavoro, dell’ Agenzia Greca delle Entrate e di altre istituzioni regionali e/o statali, ma noi amiamo la legalità e abbiamo sempre tutto in ordine.

Molte famiglie d’italiani, ricevendo da noi servizi d’informazioni e dritte preziose, poiché conoscevamo personalmente le località che proponevamo loro, sono diventate nostre clienti e ad ogni nuovo anno ci chiedevano e ci chiedono tuttora dove passare le loro nuove vacanze estive in Grecia.

Se si è pieni d’iniziativa è molto facile trovare lavoro in Grecia, ma si devono utilizzare le migliori risorse personali e di esperienza che si hanno nei diversi settori lavorativi. Come semplici dipendenti non è affatto facile, perché c’è molta concorrenza, specie da parte di albanesi, rumeni e bulgari.

Quali sono i settori in cui è più facile trovare un impiego?

Tutti quelli che richiedono iniziativa privata e permettono di utilizzare al massimo le proprie competenze personali e la propria “ italianità”.

Come ti sei mosso per trovare un alloggio?

Ho trovato un posto in cui vivere tramite il passaparola da amici greci, ma anche rivolgendomi ad agenzie immobiliari.

Quali sono i costi medi e le zone in cui vivere bene spendendo il giusto?

Facendo una media ragionata si può dire che la vita in Grecia costa leggermente meno che in Italia, ma solo leggermente, e molto dipende dai prodotti da acquistare. Per le zone, oltre all’Argolide, ricca per produzione agricola, turismo, commercio, anche la Tessaglia (Volos), le isole di Corfù e Creta, dove si può trovare di tutto e dove c’è un’ottima qualità della vita.

Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare lì?

La licenza ufficiale dall’Ente statale da cui dipende la propria attività, l’iscrizione all’Ufficio delle Tasse che rilascia l’A.F.M., il numero di codice fiscale – Partita Iva attraverso il quale passano tutte le proprie entrate e su cui poi si pagano le tasse all’atto della Dichiarazione dei Redditi Annuale.

Come valuteresti servizi come la sanità, i mezzi pubblici e, appunto, la burocrazia?

Secondo la nostra esperienza la burocrazia è molto più snella che in Italia. A Nauplia c’è un apposito ufficio gratuito, al Servizio del cittadino per autentica di firme, atti sostitutivi di notorietà e tante altre incombenze per le quali in Italia, spesso, non si sa a chi rivolgersi.

La rete ferroviaria è pressoché inesistente, ci sono solo autobus, con una rete molto capillare e ben organizzata attraverso gli uffici provinciali KTEL.

La sanità non ha i mezzi che ci sono in Italia, quindi è di livello inferiore, specie dopo i tagli avvenuti con lavergognosa stretta della Germania e la minaccia di Grexit del 2009 – 2010.

Come giudicheresti, invece, il rapporto costo/qualità della vita?

Per noi si vive molto meglio in Grecia che in Italia, sia per la quasi generale “filotimia” dei Greci, ovvero il dare senza voler necessariamente ricevere qualcosa indietro. Qui ci sono amore per la correttezza, la discrezione, il senso dell’onore, della dignità personale e della parola data e c’è una scarsa presenza di microcriminalità ( in Grecia si costruiscono garage senza porte perché i furti d’auto sono molto rari).

Puoi farci degli esempi del costo di prodotti o servizi di uso comune (es. supermercati, benzina…)?

Qui c’è una rete supermercati e di distributori molto capillare. Il carburante sempre un po’ meno caro che in Italia ( mediamente da 10 a 30 centesimi di Euro). Carne e pesce sono sempre di ottima qualità e dai prezzi più bassi che in Italia mentre quelli di verdura e frutta sono leggermente più alti. I canoni di elettricità e telefonia sono più o meno uguali a quelli italiani mentre le spese per la gestione della casa sono più basse.

Come sei stato accolto dalla gente del posto?

Il rapporto con i locals è stato uno dei principali motivi per cui abbiamo subito deciso di rimanere qui. Le persone del posto, infatti, sono cordiali, accoglienti, discrete, abituate al rispetto del forestiero, particolarmente amanti degli italiani. Questa è anche delle ragioni per cui gli stranieri amano scegliere la Grecia come il loro “buen retiro”.

Pensi che, per integrarsi, sia necessario conoscere il greco?

Non è indispensabile. I greci si fanno in quattro per capire e farsi capire dagli stranieri che sono ospiti nel loro Paese. Ho conosciuto italiani particolarmente negati per la difficile lingua greca che, dopo decine di anni, vivono nel Paese masticando solo poche parole della lingua locale e ci stanno benissimo.

Cosa si fa, lì, in ambito artistico, ricreativo e culturale?

A Nauplia in particolare ci sono molte iniziative, alcune anche di rilievo nazionale e Internazionale. Ogni anno c’è un Festival della Musica Classica nell’ultima decade di giugno, sponsorizzato dalla Rolex, ad Epidauro c’è il Festival del Teatro Classico con i maggiori nomi della scena mondiale.

Ci sono, inoltre, numerose manifestazioni musicali, di danze folkloristiche e,spesso, in occasione dei Panighiri, festeggiamenti dei Santi protettori delle città e dei villaggi, molte iniziative culturali organizzate dalla locale Università del Peloponneso, Facoltà di Teatro, Danza, Belle Arti.

Che consigli daresti a un italiano che vorrebbe trasferirsi nel Peloponneso?

Il mio consiglio è di scegliersi bene una città della regione, anche Kalamata, ad esempio, dove c’è tutto. Per me, tuttavia, la migliore resta Nauplia.

E quali a chi vorrebbe andarci in vacanza?

Suggerirei di organizzarsi, magari rivolgendosi a noi, un bel giro del Peloponneso, facendo, in 2 settimane, 2 o 3 soggiorni in località strategiche da cui fare escursioni, alternando mare splendido, montagne, natura, tradizione e cultura in una regione che rappresenta il cuore della Grecia.

Progetti futuri?

Avere il coraggio d’interrompere questa attività ( l’ultimo Raduno nel Peloponneso per i Lions d’Italia lo abbiamo organizzato l’anno scorso) magari passando, a poco a poco, la mano a una famiglia d’italiani che vuole subentrare e ripercorrere la nostra splendida avventura…

Per seguire e contattare Antonio:

E-mail :vogliadigrecia@gmail.com

Sito web: www.vogliadigrecia.it

Social: Community Vogliadigrecia su Facebook

Canale you Tube: Vogliadigrecia

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