Lavorare a Londra: la storia di Valerio

E Londra sara’!

Questo e’ quello che penso dopo aver chiuso la telefonata in cui mi comunicano di essere stato assunto in una grande azienda internazionale di Telecomunicazioni. Il processo di selezione e’ durato mesi tra telefonate, colloqui all’estero ed attese. I posti disponibili erano pochi e sparsi un po’ in tutta Europa, ed essendo richiesta la lingua locale le mie uniche possibilita’ erano Italia e Inghilterra. Come spesso accade nel nostro paese, le cose spariscono e non si sa il perche’. Il ruolo con sede a Roma non e’ piu’ disponibile, e mi viene offerto di lavorare a Londra se per me non e’ un problema spostarmi. Non ci penso troppo, e gia’ al telefono con Human Resources accetto la proposta!

Lavorare a Londra

Il training di qualche mese sara’ a Bruxelles, poi in Eurostar diritti nella capitale del Regno Unito. Non sono in fuga disperata dall’Italia, ma la proposta e’ ottima e di sicuro non trova rivali nel nostro paese. In meno di tre mesi parto per Bruxelles, per poi arrivare a Londra dopo altri 7 mesi. E in fondo Londra e’ pure meglio di Roma, che in Italia non e’ la mia citta’…

L’impatto con la capitale non e’ facile. La citta’ e’ enorme, 12 milioni di persone che sembrano correre sempre. Non conosco nessuno, quindi la vita va ricostruita per l’ennesima volta. Non sono alla prima esperienza all’estero quindi so come gestire il momento, certo la freneticita’ di Londra non aiuta i rapporti personali. Farsi amici non e’ immediato, ma le opportunita’ sono talmente tante che in fondo non e’ troppo complicato.

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Il lavoro comincia bene, la maggior differenza che si nota dall’Italia e’ il trattamento paritario sul posto di lavoro. Il manager non fa mai sentire la sua posizione di potere verso i sottoposti, che anzi vengono trattati come pari (e noi Italiani ci stupiamo sempre..). Questo raramente succede in Italia, dove ogni piccolo potere acquisito viene spesso usato per difendere il proprio territorio. L’atmosfera di lavoro e’ sempre tranquilla, in 2 anni non ho mai visto nessuno alzare la voce anche in momenti difficili, e’ proprio questo che colpisce maggiormente. I problemi ovviemente possono esserci, ma non si arriva mai a escandescenze che non portano a nulla.

Per quanto riguarda il lavoro Londra e in generale l’Inghilterra e’ molto meritocratica. Non importa nazionalita’, eta’, conoscenze. Per avere un lavoro si fa l’application per e-mail come tutti, e di solito si riceve una risposta in pochi giorni, anche solo per dire che il profilo non e’ quello ricercato. Bisogna certo sapere la lingua per avere un lavoro professionale, quindi molti europei arrivano e per i primi mesi lavorano in ristoranti o bar per guadagnare da vivere e imparare bene l’inglese. Fatto quello la strada e’ di solito in discesa!

Lavorare a Londra

Il regime fiscale e’ molto piu’ leggero che in Italia. Circa 7000 sterline sono tax-free, poi per il restante fino a 42000 sterline si paga circa il 21%. Otre 42000 sterline si passa al 40% di tasse. Per una primo lavoro difficilmente si e’ sopra ai 42000 comunque, a meno che non si vada a lavorare in finanza!

Trovare una stanza e’ facile, meno di una settimana di solito usando i siti giusti come www.spareroom.co.uk oppure www.gumtree.com. Il prezzo dipende dalla posizione (Zona1, Zona2, etc..) e dalla qualita’ della sistemazione. Si parte da un minimo di circa 400 sterline al mese per una stanza in Zona3, per salire fino alle stelle muovendosi in zone centrali e di lusso. A Londra davvero ci sono sistemazioni per tutti i gusti e tasche.

La vita puo’ sembrare costosa all’inizio, anche dovuto ad un cambio sfavorevole Euro-Sterlina, ma quando si comincia a guadagare in valuta locale ci si accorge che gli stipendi sono piu’ adeguati che in Italia rispetto al costo della vita.

Essendo Europei non abbiamo problemi di visto e documenti, basta richiedere il National Insurance Number e la burocrazia e’ terminata. Dopo si puo’ lavorare in regola con contratti che di solito sono minimo di un anno ma molto volte a tempo indeterminato da subito (ma includono un periodo di prova di tre mesi, superato il quale sono indeterminati).

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Se si vuole lavorare in proprio e’ possibile da subito aprendo l’equivalente della partita IVA in Italia (Sole Trader), oppure l’equivalente di una SRL (Limited Company). La tassazione cambia completamente e aprire una Limited puo’ essere molto conveniente in quanto le tasse sono ridotte e ci sono olti sgravi fiscali (reali!). Piu’ info qui: http://www.squidoo.com/sole-trader-vs-limited-company

Per quanto riguarda la vita, a Londra non manca davvero nulla se non un’ estate un po’ piu’ calda! Tutto il mondo passa per Londra, quindi tutto puo’ essere trovato, basta cercare! Certo e’ una megalopoli quindi a volte puo’ essere stancante, ma se si e’ giovani le opportunita’ che offre sono incredibili se paragonate all’Italia ma anche a tanti altri paesi Europei.

E io? Per ora sono qui, da piu’ di due anni e ancora felice. Non so se questa sara’ la mia destinazione finale, ma in fondo chi puo’ saperlo con certezza?

Twenty years from now you will be more disappointed by the things that you didn’t do than by the ones you did do. So throw off the bowlines. Sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails. Explore. Dream. Discover.” Mark Twain

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