“Mi sentivo- dice – un leone in gabbia. Niente di quello che avevo mi regalava più gioia. Sognavo di andarmene a Londra sin dall’età di diciotto anni. Volevo imparare l`inglese e fare nuove esperienze. Ma non avevo intenzione di abbandonare per sempre il mio Paese. Almeno da ragazza. I miei, però, non sono mai stati d’accordo. Così, comincio a lavorare per racimolare soldi e partire lo stesso. Intanto, incontro quello che credevo l’uomo giusto per me e sono rimasta in Italia. Non ero felice. Il lavoro cominciava a starmi stretto, la vita di coppia era monotona e carica di tensoni.  Di qui la decisione di partire per la capitale del Regno Unito nel gennaio di cinque anni fa”. Ma il progetto è rimasto nella sua testa.

Vivere a Londra

“Il mio fidanzato – spiega- con tante belle parole prova a dissuadermi dall’idea di cambiare vita. E inizio a capire che il progetto di vivere a Londra sarebbe rimasto chiuso nel cassetto dei miei sogni. Cercavo di convincermi che quella sicura in Italia sarebbe stata per sempre la mia vita. Dovevo imparare ad accontentarmi. Anche perché come facevo a lasciare un lavoro ben remunerato e sicuro, con la crisi economica attuale, e un ragazzo con cui stavo da tempo?”

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Così Annarita mette in stand by il suo sogno. Ma inizia ad avere tanti problemi a livello fisico, riflesso della sua insoddisfazione.

“Ho cominciato a stare male- racconta – sentivo che avrei dovuto fare qualcosa per rimettermi in moto, altrimenti sarebbe stata la fine. Ma avevo paura, terrore di dire basta. Pensavo alle conseguenze. Un giorno, navigando su Google digito: ‘Voglio mollare tutto ed andare via’. Trovo subito tanti siti. Uno era fatto apposta per me, perché raccoglieva storie di persone stanche, che avevano dato un taglio alla vita precedente ed erano partite per mete esotiche. Non immaginavo che proprio su quel portale avrei trovato il coraggio per cambiare e, soprattutto,  incontrato il mio grande amore. Un ragazzo siciliano che da Ragusa era approdato a Londra, dove da solo aveva aperto un’agenzia immobiliare.

a LONDRA

Cominciamo a chattare, scriverci, a scambiare i nostri numeri di telefono. La sua prima telefonata mi colpisce molto. La voce mi trasmette serenità. Quello che diceva per me non aveva importanza. Mi faceva piacere sentirlo. Spesso lasciava messaggi in segreteria ed io li riascoltavo all’ infinito. Parlavamo di Londra. Finalmente arriva il giorno della partenza. Intanto avevo deciso di mollare il mio fidanzato. Ero terrorizzata, ma per fortuna con un po’ di training autogeno salgo sull’aereo. Riesco a controllare la mia ansia e a non pensare a nient’altro che non fosse Londra. Arrivata nella city contatto il ragazzo siciliano, Salvo, e lo avviso del mio arrivo.

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Trasferirsi a Londra

Lui gentilmente anticipa l`uscita dal lavoro per incontrarmi e consigliarmi su come muovermi nella metropoli. Appuntamento all’ uscita della metropolitana di Notthing Hill. Appena lo vedo lascio le valigie e corro verso di lui, girato dall’altra parte. Lo abbraccio e, accidenti, ed è subito colpo di fulmine. Mai provato prima! Anche io gli piaccio molto. La prima settimana ho dormito in un ostello. Ma Salvo mi mancava troppo e anche lui mi voleva vicina.  Decido di vivere a casa con lui e da allora siamo inseparabili. Più passano i giorni, più sentiamo di appartenerci. Ora devo solo trovare un lavoro ed imparare velocemente l’ inglese. Tutto il resto c’e’ già e sono contentissima. Non so cosa accadrà in futuro. Tutto potrebbe finire o continuare per sempre. Chissà. Adesso voglio godermi questo momento magico. Da una vita sognavo una storia d’amore così bella. Nostalgia dell’ Italia? Per niente”.

Quando si dice serendipty !

A cura di Cinzia Ficco