Gli stadi più belli da visitare nel mondo

Il calcio è uno degli sport più amati in tutto il mondo. Probabilmente ad eccezione degli Stati Uniti e dell’Australia, dove si sta pian piano affermando accanto a sport nazionali rispettivamente come il Football o il Rugby, in tutto il mondo si conosce a menadito il regolamento calcistico e si tifa per qualche squadra. L’Italia, da questo punto di vista, rientra nella Top 6 mondiale, alla pari di Brasile, Argentina, Spagna, Inghilterra e Germania.

Il nostro, infatti, è un Paese in cui la partita la si vive come una liturgia laica, con tanto di riti scaramantici pre partita, il piazzare la propria previsione su uno dei siti di scommesse sportive on line presenti sul mercato, sapere a memoria tutti i cori della curva e parlare del match, specialmente dal punto di vista della direzione arbitrale, per giorni. Se è vero, quindi, che per molti il calcio è una religione, esso avrà anche le proprie chiese, ossia gli stadi. In giro per il mondo ce ne sono a migliaia. Da quelli più piccoli e strani, come quello che ospiterà incredibilmente le partite di Premier League del Luton, a quelli iper tecnologici e ultra moderni costruiti negli anni recenti, specialmente all’estero. Perché in Italia, a parte lo Juventus Stadium e la Dacia Arena, gli stadi di ultima generazione sono ancora ben lungi dall’essere realizzati, rimanendo ancorati a classici come lo Stadio Olimpico di Roma o al San Siro di Milano, comunque belli da vedere. Ma nella classifica che andremo a redigere relativamente agli stadi più belli da visitare nel mondo anticipiamo che non troveremo nemmeno un impianto italiano.

Santiago Bernabeu: la casa del Real Madrid

Partiamo con un impianto che per noi italiani rappresenta più gioie che dolori. Stiamo parlando del Santiago Bernabeu di Madrid, la città dove tutto diventa possibile. Non a caso essa ospita lo stadio nel quale, nel 1982, si giocò la finalissima del Mondiale vinta dagli Azzurri di Bearzot contro la Germania per 3-1. In quell’occasione, la nazionale conquistò il terzo titolo iridato. Ma da quella notte indimenticabile ad oggi sono passati oltre 40 anni e il Bernabeu resta uno degli stadi più belli da visitare nel mondo. Venne inaugurato nel 1947 e fu da subito utilizzato dal Real Madrid per le sue partite casalinghe. Ha subito diversi lavori di restauro e rifacimento degli spalti, mentre all’esterno è sempre, più o meno, rimasto identico a sé stesso.

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La prima volta fu nel 1954, mentre l’ultima, con lavori che superano abbondantemente i 100 milioni di euro, è ancora in corso, tanto che, se si vede una partita del Real in TV, ci si accorge subito di come gli anelli più bassi siano ancora inagibili. Attualmente sono circa 80mila i posti a sedere ma si sta pensando ad un ulteriore ampliamento. Comoda anche la posizione, dato che esso sorge a pochi chilometri dal centro di Madrid. Un invito a nozze per i turisti che volessero fare tappa anche qui.

Santiago Bernabeu

Soccer City Stadium: un gioiello del Sudafrica

Cambiando completamente continente, ci trasferiamo in Africa, laddove, in occasione dei Mondiali di calcio del 2010, vennero realizzati diversi impianti lungo tutta la nazione. Tra questi vi è il Soccer City Stadium, ubicato nella bellissima Johannesburg. In realtà, nel caso specifico di questo impianto si tratta di una completa riqualificazione e ristrutturazione sulla base di una struttura inaugurata nel 1987. I lavori sono durati circa tre anni e hanno conferito ulteriore splendore ad uno stadio già di per sé bello e dal grande valore storico. Qui, infatti, nel 1990 si tenne il primo discorso di Nelson Mandela da poco liberato dalla carcerazione. La forma è quella di un tipico vaso africano e la capienza varia, a seconda delle esigenze, tra gli 80mila e i 95mila spettatori.

Pancho Arena: uno stadio dedicato a Puskàs

Torniamo in Europa e andiamo a citare uno stadio che non è tra i più famosi e mastodontici al mondo, come potrebbe essere un Bernabeu. Bensì si tratta di un gioiellino nascosto e incastonato nella città di Felcsut, nella valle di Vali. Parliamo della Pancho Arena, che prende il nome dal nickname che veniva dato al leggendario calciatore del Real e della Nazionale Ungherese Ferenc Puskàs.

La cittadina ospita appena poco più di 2000 persone, ma viene presa d’assalto dai pellegrini appassionati di questo sport, vogliosi di entrare in quella che è in tutto e per tutto un’opera d’Art Nouveau ungherese, frutto del lavoro dell’architetto Imre Makovetz. Lo stadio è stato inaugurato di recente, 2014, e può ospitare fino a 3800 spettatori, risultando non idoneo per partite di importanza internazionale. Una bomboniera.

Pancho Arena

Maracanà: la casa del calcio brasiliano

Per gli amanti del calcio brasiliano, quello di Pelé per intenderci, e dei turisti in giro per Rio de Janeiro, un santuario immancabile è il Maracanà, impianto noto anche come Estadio Jornalista Mario Filho. L’impianto ospita attualmente le partite casalinghe di Fluminense e Flamengo, ma il dato più impressionante riguardava la sua originale capienza di oltre 178mila spettatori.

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Oggi, questa è stata ridotta a poco più di 80mila per ragioni di sicurezza, ma si tratta di uno stadio tanto storico, quanto moderno e perfetto per poter assistere ad una partita di pallone oppure un concerto o uno degli spettacoli lì organizzati. Nonostante tutto, il Maracanà resta lo stadio più capiente e grande del Brasile. Fu inaugurato nel lontano 1950 per il campionato del mondo che si giocava proprio in Brasile.

Maracanà

La Bombonera, uno stadio che pulsa

Dal Brasile alla vicina Argentina. La forma non sarà esteticamente tra le più belle, dato che assomiglia quasi ad una “D” se vista dall’alto. Ma non conta l’estetica, quanto ciò che in questo impianto è stato fatto dai giocatori che hanno vestito la maglia del Boca Junior. Parliamo della Bombonera, il cui nome ufficiale, in realtà, è Stadio Alberto José Armando. Esso fu inaugurato nel 1940 dopo appena due anni dalla realizzazione del progetto. Ad oggi può ospitare 49mila persone. Non tantissime, specialmente se si considerano altri stadi argentini e non, ma sufficienti per scaldare l’ambiente ad ogni partita del Boca, specialmente in caso di derby contro gli acerrimi rivali del River Plate. Gli esterni sono caratterizzati dai colori sociali della squadra, giallo e blu, mentre all’interno è possibile notare questa particolare disposizione delle tribune, con due curve, una tribuna stondata e una completamente verticale, ospitante la tribuna stampa e diversi fan club e sponsor della squadra.

Allianz Stadium: un impianto avveniristico

Pannelli esterni in plastica ETFE, colori che cambiano durante la notte e 75 mila persone accomodate su spalti ultramoderni e da cui vedere facilmente la partita da ogni punto di vista. Parliamo della struttura progettata dagli architetti Meuron ed Herzog e casa del Bayern Monaco a partire dal 2005: l’Allianz Arena. Uno dei primi stadi in assoluto ad aver assunto il nome di uno degli sponsor principali del club, cosa che è poi stata ripresa da molte altre società, come la Juventus. Bello sia da vivere come luogo per vedere una partita di Bundesliga o della nazionale tedesca, sia da visitare come turista, magari facendo un salto anche al suo museo interno.