Vivere e lavorare a Londra: attenzione agli “squali”

Riceviamo da Francesco Di Rosario e molto volentieri pubblichiamo.

“Lascio tutto, prendo le mie cose e parto!” E’ così che inizia la classica avventura degli Italiani all’estero. Fuga da un Paese che non offre spazi e sedie a giovani intraprendenti e pieni di iniziativa, fuga da un presente che sembra fermo e incapace di evolversi, fuga verso Paesi dove spesso la meritocrazia è maggiormente premiata. Vivere e lavorare all’estero è un’esperienza sicuramente dura e intrigante al tempo stesso perché permette di conoscere, confrontarsi (e a volte scontrarsi) con culture nuove; è un’esperienza edificante, ma a volte scoraggiante, perché ti mette alla prova e ti dà occasione di maturare il modo di vedere il mondo. Un numero sempre crescente di giovani parte per vivere e lavorare a Londra! Mossi dalla ricerca del successo, ignari del fatto che questa non è più la città dove  lavoro e alloggio a basso costo si trovano senza sforzo.

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Arrivare oggi a Londra può diventare un naufragio e se non si hanno le giuste conoscenze è molto facile affondare. Londra è piena di “squali” pronti a mordere alla prima distrazione di chi è appena arrivato con un bagaglio carico di sogni e speranze di un futuro migliore. Nel cuore di questa enorme città si trova la chiesa italiana di St. Peter dove i nostri sacerdoti, e in particolare Padre Carmelo Di Giovanni, si sono da sempre rimboccati le maniche per andare incontro ai più bisognosi.

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La voglia di aiutare l’altro si concretizza ancora una volta con Benvenuto a Bordo, un progetto nato da qualche settimana all’interno della parrocchia londinese. Lo scopo?! Facilitare l’inserimento degli Italiani e “seminare gli squali” che si avvicinino ai nostri connazionali.

La proposta è nata durante uno degli incontri del Gruppo Giovani della St.Peter. L’eco delle parole di Papa Francesco alla GMG di Rio “Non lasciatevi rubare la speranza”, risuanava nella mente dei ragazzi. Come essere portatori di speranza in questa città? E’ piano piano maturata l’idea di un progetto che permettesse di fare un servizio di accompagnamento e orientamento ai giovani appena arrivati e che partisse dalle esperienze vissute all’interno della rete di contatti della chiesa. Benvenuto a Bordo trova anche l’appoggio del consolato generale d’Italia a Londra che lo sponsorizza insieme a Primo Approdo, il progetto del consolato di sostegno per i giovani da poco trasferiti nel Regno Unito. Ogni Domenica, dopo la Messa delle 19, i marinai della St. Peter accolgono i nuovi approdati con un “salvagente”, un volantino con tutte le informazioni più semplici e utili per i primi giorni a Londra. Alle 19 di ogni Martedi` organizzano poi un incontro in cui vengono approfonditi temi come ricerca di un lavoro, ricerca di una casa, servizio sanitario, burocrazia e informazioni generali di vita quotidiana nella capitale britannica.

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Correzione CV, preparazione al colloquio, appuntamento per ottenere il NIN, come iscriversi al medico di base, dove cercare casa a Londra, come aprire un conto in banca o come pagare le tasse nel Regno Unito, dove studiare gratuitamente l’inglese e dove farlo in maniera specializzata…questi alcuni dei tanti quesiti che vengono affrontati.

Il motto dei ragazzi dello staff di Benvenuti a Bordo?

“Sei appena approdato? Non avere paura, Siam qui per aiutarti a braccia aperte

Per ulteriori informazioni benvenutoabordo.stpeter@gmail.com

Il Blog di Benvenuto a Bordo:

http://benvenutoabordo.ggstpeters.org/