Questo è un Paese sicuro, dove si può girare da sole di notte senza problemi, dove c’è rispetto per le cose e le persone, dove chi lavora sodo è premiato. Qui non ci sono i soliti raccomandati, che tanto fanno parte della nostra cultura”.
Ma quando ha deciso di mollare lo Stivale?
Ho lasciato l’Italia per trasferirmi in Svizzera tre anni fa. Però, ho cominciato a lavorare per l’azienda con cui lavoro oggi cinque anni fa. Ho iniziato come consulente. Premetto che questa non è la mia prima esperienza all’estero. Il motivo che mi ha portato qui, a Berna, è legato al lavoro. Nel 2004, l’azienda italiana per la quale lavoravo, chiude e io mi ritrovo per la prima volta, dopo moltissimi anni, a cercare una nuova occupazione. A rimettermi sul mercato. Parto fiduciosa, ho una laurea, tanti anni di esperienza di lavoro internazionale, parlo quattro lingue e sono convinta che troverò un altro impiego.
E quindi?
Dopo aver inviato più di seicento curriculum, aver fatto interviste che definirei patetiche con recruiters impreparati, ho trovato solo lavori a progetto per sei mesi e con uno stipendio inaccettabile.
Non ho mai capito perché in Italia è tanto difficile trovare un’occupazione anche per chi ha diciassette anni di esperienza e ha lavorato all’estero. Non amavo le scarsissime opportunità che il nostro amato Paese offriva, avevo già vissuto all’estero e avevo già visto la differenza, così mi sono detta: Basta! Questo Paese non ha più niente da offrirmi e ho cominciato a inviare il mio curriculum in Europa.
Cosa è successo?
Nel giro di un paio di mesi, sono stata chiamata dall’azienda per la quale tuttora lavoro. Ho fatto le valigie e sono partita!
Di cosa si occupa a Berna?
Sono un International Sales Manager, specializzata in mercati asiatici. E lavoro per una società di ingegneria, che si occupa di impianti chimici.
E’ una città accogliente?
Berna è una città bellissima. Mi piace molto vivere qui. Ha lo charme di una città antica, ma allo stesso tempo c’è tutto ciò che puoi desiderare. L’architettura è meravigliosa, la natura che la circonda è magnifica ed è ben tenuta e organizzata.
Ciò che amo di più di Berna è la città vecchia, die altstad, con il fiume che le gira intorno, dove si può camminare, correre, passeggiare, andare in bici. E nuotare in estate! Ci sono musei, teatri, cinema. Tante le iniziative musicali e culturali. Da vedere i negozi che si trovano lungo i sei chilometri di portici del centro storico! Non a caso questa meravigliosa cittadina è patrimonio dell’Unesco. E’ davvero una piccola perla. Ben tutelata e meta turistica di moltissimi europei. Per fortuna, non per tutto l’anno.
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E i cittadini come sono?
Trovo che siano molto gentili e cordiali, non ho mai avuto problemi, anche quando non parlavo la loro lingua. La Svizzera, soprattutto in questa zona, è abituata agli stranieri, perché Berna è la capitale ed è sede di tutte le ambasciate.
Come vengono considerati gli italiani?
Sono ben accolti. Ovvio, non è tutto facile, anche perché gli italiani tendono a vivere da italiani. Ma chi vive all’estero deve adattarsi, senza rinnegare le proprie origini. Trasferirsi e vivere in un Paese diverso non è molto facile, ci vuole un po’ di tempo, ma la Svizzera è una terra che offre molto sotto tutti i punti di vista. Con un po’ di pazienza, si riesce ad integrarsi.
E le donne svizzere come sono?
Le donne svizzere sono come le donne italiane, lavorano, si occupano della famiglia. Qui le mamme sono tutelate. Avere figli in questo Paese offre molti vantaggi, oltreché strutture adeguate. La Svizzera è un Paese ideale per chi ha figli. Credo che a differenza delle italiane, le svizzere siano molto più easy con i figli, non sono protettive come la maggior parte delle italiane, vanno in bici con i figli, li trasportano nel carrellino a traino, li lasciano giocare e sporcarsi. Insomma, un’altra cultura.
Similitudini e differenze tra svizzeri e italiani?
Credo che paragonare italiani e svizzeri sia davvero difficile. Veniamo da due culture tanto diverse. E gli abitanti della Svizzera tedesca sono ancora più differenti.
Berna ricorda altre città italiane?
L’Italia è così ricca di città meravigliose! Berna? Certo che assomiglia a tante città italiane. Dovremmo fare come gli svizzeri. Loro, sì, che sanno valorizzare l’immenso patrimonio che hanno !
Mi sfati qualche pregiudizio sugli svizzeri. E’ vero che sono precisi e hanno un grande senso civico?
E’ vero. Ma per una come me, che apprezza la puntualità e la precisione, questi aspetti sono positivi. Trovo straordinario il loro senso civico. In Italia sembra sia stato dimenticato molto tempo fa!
In ufficio si può arrivare alle 7.30, in alcuni uffici anche prima, e si lavora per 8 ore e mezzo.
Nel mio ufficio si lavora in silenzio, si chiacchiera solo per le pause caffè, che sono sempre alla stessa ora! Ognuno si impegna al massimo nel proprio lavoro, anche perché, a differenza di quanto avviene in Italia, qui vige la meritocrazia. Se non fai bene il tuo lavoro, sei licenziato, non occorre la giusta causa italiana. Questo stimola le persone a dare il meglio. Sono rispettosi dell’ambiente, non buttano carte per terra, neanche cicche di sigarette, è tutto pulito e in ordine. Si attraversa la strada solo sulle strisce e le macchine si fermano per farti passare. I servizi funzionano alla perfezione, tutti: la posta, le banche, i trasporti pubblici. Insomma, per noi italiani abituati al solito caos, la Svizzera è un paradiso!.
E i lati negativi?
Ovviamente non è tutto oro quello che luccica. Gli svizzeri sono molto rigidi, abituati a programmare tutto, non escono mai dal seminato, e si crogiolano nella loro normalità. Questo uccide un po’ la creatività e l’amore per le novità, tipicamente italiano. Non è facile fare amicizia. Gli svizzeri sono chiusi, anche tra di loro. Quindi la maggior parte degli stranieri ha amici stranieri!
Come si vive a Berna? Di notte c’è vita?
A Berna si vive bene. C’è ciò che serve e tutto é a portata di mano. Di notte c’è vita. Cinema, teatri, festival, party, bar e pub di ogni genere. Insomma, qui puoi fare qualunque cosa ti piaccia.
Com’è il clima?
Berna si trova su una collina a 500 metri sul livello del mare ed è circondata dalle montagne.
Ha inverni piuttosto freddi con temperature sotto zero per molto tempo, ma grazie alla sua posizione e ai venti, spesso anche in inverno ci sono giornate molto luminose. Nevica parecchio anche in città. Ed è la neve che rende questo posto affascinante. Dovreste vedere Berna durante il periodo di Natale. E’ bellissima. In primavera piove, ma non sempre. E l’estate è magnifica: sole, cielo blu, temperature mai superiori ai 28 gradi, con una leggera brezza.
E quali sono i piatti tipici?
In questi anni, anche se all’inizio pensavo che la Svizzera non avesse particolari tradizioni culinarie, ho scoperto un mondo di cose buone. Tutto dipende dal Cantone in cui vivi. Qui a Berna adoro il Rösti und Bratwurst mit zwibeln sauce, una sorta di tortino di patate con salsiccia e salsa alle cipolle. Il Rösti viene preparato anche in altri modi, ed è molto buono. Ottima anche la carne.
Ma per i nostalgici della cucina italiana, a Berna ci sono tantissimi ristoranti italiani, dove si mangia benissimo, persino un’ottima pizza. Ovvio, al supermercato si trovano tantissimi prodotti made in Italy: pasta, riso, sughi. Consiglio, comunque, di provare le specialità locali
C’è lavoro e in quali settori?
Anche la Svizzera tedesca è stata colpita dalla crisi, ma ora va molto meglio. Il lavoro c’è, soprattutto nel settore informatico, in cui operano tantissimi stranieri, provenienti da tutto il mondo. Da tenere presenti anche il mondo bancario e assicurativo. Non è molto facile trovare lavoro, servono costanza e impegno.
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Ci sono posti belli da vedere, dove è conveniente anche vivere?
La Svizzera è tutta bella. Montagne, laghi, città. Si può arrivare ovunque in treno. I treni sono veloci, convenienti e sempre in orario! Vivere in Svizzera è più caro che in Italia, ma i salari sono molto più alti. Berna è piuttosto cara in centro, ma ci sono anche quartieri meno costosi e altrettanto belli, ben collegati con tram e bus efficientissimi. Ci sono piccole cittadine nei dintorni di Berna, dove si può vivere benissimo e in modo economico.
Come sono i collegamenti con l’Italia?
Ottimi. Con il treno Cisalpino si arriva a Milano in tre ore.
In sintesi conviene vivere in Svizzera?
Qui tutto funziona, è ben organizzato, facile da raggiungere. E’ un paese sicuro. Quanto ai lati negativi, beh, la cultura è molto diversa dalla nostra, parlano una lingua ostica, è difficile fare amicizie con i locali, ci sono regole ferree che vanno rispettate. Ma se si è predisposti a volersi inserire, con un po’ di pazienza e volontà, ogni difficoltà si supera.
Le manca l’Italia?
Certo! L’Italia, è un Paese bellissimo, ricco di storia e cultura, difficile trovarne un altro simile.
Una terra con mille tradizioni, in cui il cibo è squisito e le persone sanno come godersi la vita. Ma non mi manca quello che l’Italia è diventata, con le sue enormi contraddizioni e le incongruenze dei nostri politici. Non mi manca il vuoto che si è creato in Italia, dove non si può più sognare, dove, se si pensa al futuro, ci si sente persi. Io, l’Italia, ce l’avrò sempre nel cuore, mi sento italiana, ma non voglio più tornarci, questa è la mia decisione ed è irrevocabile. Non so se rimarrò per sempre in Svizzera. Io un sogno nel cassetto c’è l’ho ancora, e chissà se prima o poi lo realizzerò.
Consigli a chi voglia vivere in Svizzera?
Partite con fiducia, ma non aspettatevi che sia tutto facile. La Svizzera è un Bel paese, ma la vita agli inizi non é in discesa. Occorre essere predisposti ad accettare una cultura diversa, adattarsi ai ritmi degli svizzeri, e alla loro mentalità. Il lavoro c’è, ma bisogna impegnarsi per trovarlo. Preparate un curriculum in inglese e mandatelo alle aziende o ai recruiters. E poi c’è il problema della lingua. Se decidete di venire in questa parte della Svizzera, è preferibile conoscere qualche lingua straniera, specialmente il francese, e poi è meglio studiare subito il tedesco. Anzi, lo svizzero tedesco. Questo vi aiuterà molto. Per il resto, andare a vivere all’estero è un’avventura, ma se è davvero ciò che volete, sarete disposti a fare qualche sacrificio. Alla fine otterrete quello per cui avete lasciato il vostro Paese. Cioè, una vita di sicuro migliore di quella che avevate in Italia.
Intervista di Cinzia Ficco