Oro rosa della Norvegia: il salmone

Di Gianluca Ricci

 

Che i norvegesi siano diventati ricchissimi grazie ai giacimenti di petrolio e gas presenti nel Mare del Nord di loro pertinenza è noto a tutti da tempo.

Così come è noto a tutti da tempo che si siano mantenuti tali grazie all’istituzione del fondo sovrano (pari oggi a quasi 900 miliardi di dollari) che provvede ai bisogni dell’intera popolazione garantendole uno stile di vita invidiatissimo da tutti gli europei e non solo.

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Ma ciò che non tutti sanno è che a fronte del recente calo degli investimenti nel settore petrolifero, pari al 25%, che ha imposto una cessione del 20% della corona contro il dollaro per mantenere inalterate le esportazioni e ha provocato la perdita di oltre 40mila posti di lavoro, i norvegesi hanno reagito cercando una indispensabile diversificazione dei comparti economici su cui puntare.

E così hanno scoperto che la pesca si può trasformare in una nuova, insospettata ricchezza per tutto il Paese, visto che lo scorso anno la Norvegia è riuscita a produrre più della metà del salmone proveniente dalle acque dell’Atlantico e ad esportarne un milione di tonnellate per 6 miliardi e mezzo di euro.

Se la produzione del petrolio segna il passo, in un processo destinato inevitabilmente ad intensificarsi viste le congiunture internazionali, l’alternativa per mantenere la bilancia dei pagamenti ancora in attivo è stata già individuata e non per nulla sono sempre più numerosi i norvegesi che si stanno attivando per intervenire in prima persona in un mercato così fiorente.

D’altronde un salmone di quattro chili, esemplare di grandezza standard, può arrivare a valere oltre 30 dollari: fatte le dovute proporzioni, molto più di un barile di petrolio, senza avere quelle fastidiose complicazioni ambientali legate all’industria dell’estrazione.

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L’esplosione della moda del sushi ha poi fatto il resto, sollecitando ad una produzione mai vista negli scorsi anni e, secondo le previsioni, destinata ad aumentare ulteriormente, al punto tale che la più importante azienda di produzione e commercializzazione norvegese di salmone ha in programma l’apertura di una catena di fast food di oltre 2mila punti vendita dedicati al gustoso prodotto norvegese in Cina.

Dall’oro nero all’oro rosa nel giro di un solo decennio.