Raffaele e il suo amore per Ibiza

Raffaele Francavilla, nato a Foggia il 25 luglio 1976 ed ivi residente… almeno sulla carta!” Così si presenta Raffaele, viaggiatore instancabile per lavoro e per passione. Responsabile del Servizio di Intrattenimento, Resident Manager, Direttore della Ristorazione, questi i vari incarichi ricoperti da Raffaele nei vari Paesi del mondo.

Fino ad arrivare, nel 2012, ad Ibiza, un’isola inizialmente disdegnata e poi amata in tutte le sue più piccole sfaccettature.

Credo di viaggiare e di aver viaggiato da quando ho memoria, anche se la mia non è mai stata una famiglia di grandi viaggiatori. Viaggiare mi ha sempre affascinato e prima o poi la natura di ognuno emerge ed è così che nel 1996 mi sono affacciato al turismo. Sono entrato per la porta di accesso più semplice, quella adatta a chi come me non aveva una vera formazione scolastica del settore: l’animazione.

Ho iniziato a lavorare con una piccola agenzia della mia città e poi nel 2000, in fretta e con una discreta dose di fortuna, sono arrivato presto al Tour Operator, scegliendo casualmente (semplicemente perché è stato il primo che mi si è presentato davanti), un T.O. che in quegli anni stava maturando e che poi, in quelli a seguire, avrebbe fatto una vera e propria scalata ai vertici del turismo nazionale. Fortuna…

Ho iniziato con loro come Responsabile del Servizio di Intrattenimento, comunemente detto Capo Animazione (visto che sono stato del settore, credo sia bello qualificare anche alcuni “lavori” che alle volte vengono un po’ maltrattati) ai Caraibi, precisamente a Cuba. Per i primi anni sono stato “piacevolmente dimenticato” laggiù, infatti ho trascorso ai Caraibi (fra Cuba e Messico) circa 6 anni, con una piccola parentesi di qualche mese in Grecia.

Dal 2006 poi, dopo una nuova serie di combinazioni fortunate e fortuite, il T.O. ha deciso di scommettere su di me e di farmi crescere professionalmente.

E’ così che, attraverso una serie di corsi di formazione negli anni, uniti a sessioni operative, ho iniziato a rivestire sempre per lo stesso T.O. il ruolo di Direttore Italiano delle strutture in giro per il mondo, a seconda delle destinazioni. A tal proposito mi piacerebbe spiegare qual è il compito del Direttore Italiano.

Solitamente ogni struttura ha già un suo direttore, però se la struttura è all’estero ne conviene che anche il personale (compresa la direzione) sia straniero, pertanto si reputa necessario, al fine di poter offrire un servizio dignitoso agli ospiti, avere in struttura un Direttore Italiano (in termini tecnici più corretti si definisce RESIDENT MANAGER), che possa essere un riferimento per gli ospiti ma anche per il personale, allo scopo di adeguare quanto più possibile, compatibilmente con le abitudini e le tradizioni locali, i servizi erogati al tipo di abitudini “italiane” dell’ospite. Bene, dal cambio del ruolo e con le mie capacità dal T.O. riconosciute, è iniziata la mia vera AVVENTURA.

Mi hanno spedito ancora a Cuba, poi Rodi e Kos (Grecia per circa 1 anno in tutto), Kenya, Zanzibar e Mauritius (un altro anno circa), sono stato in Egitto per un paio di anni fra Marsa Alam e Sharm, poi ancora un paio di anni in Tunisia fra Djerba e Mahdia, Turchia e, sperando di non aver dimenticato nulla, sono arrivato in Spagna, ad Ibiza. Nel mentre, c’è stata anche una parentesi in Ghana, dove ho lavorato come Direttore della Ristorazione per 3 alberghi di lusso, nel centro della capitale ghaniana Accra.

Da amante dei viaggi quale sono, per piacere sono stato anche in Giordania, in Lapponia, al Polo Nord, in Cina e nel confine vietnamita. Mi sono spinto a fare fotografie (sono fotografo per passione) nel Deserto del Sahara sino ai confini con la Libia (dove ci hanno fermato i militari della NATO e rispedito indietro) e poi ho visitato anche le città e le capitali più belle della classica e sana Italia e dell’ Europa.

Ad Ibiza ci sono arrivato nel 2012. Sinceramente non volevo venirci perché anche io, come la maggior parte delle persone, avevo di quest’ isola un’idea, se non “sbagliata”, per lo meno “non completa” e quindi non del tutto esatta.

Questa, senza alcun dubbio, viene definita l’isola del divertimento, ma a quel termine (almeno su quest’isola) si possono attribuire un milione di volti. Ibiza è bella perché ci sono le discoteche e le feste con i DJ più bravi del mondo, ma anche perché ci sono 7 torrette di avvistamento edificate fra il 1758 e il 1763, segno evidente della storia di quest’ isola.

E’ bella perché al tramonto a Sant Antonio la gente si alza in piedi e applaude al sole che saluta il giorno (da BRIVIDO!), ma anche perché se cerchi un po’ di pace e meno gente, lo stesso tramonto lo vedi dal Mirador di Es Vedrà (un’isola MAGICA a sudovest di Ibiza sulla quale ci sono mille leggende fra alieni e dei antichi, ma che di fatto fino a circa 30 anni fa era considerato il lato opposto del Triangolo delle Bermuda), nel silenzio e avvolto dalla magia dei colori del cielo.

Ibiza è bella perché quella VERA (quindi quella degli Ibizenchi) e meno contaminata (concedetemi il termine) da 4 milioni di turisti che la visitano d’estate, ha un cuore e un’anima ancora hippie che lascia ad ognuno la libertà di esprimere e manifestare se stesso senza timore di giudizi.

La bellezza vera di Ibiza è che la gente ha trasformato in ARMA VINCENTE quello che in altri posti, e spesso solo per “induzione culturale”, fa paura: ovvero tutto quello a cui non siamo abituati o a cui siamo abituati diversamente.

Le differenze qui non sono tollerate, semplicemente NON sono neanche avvertite! Non sono quindi un limite ma un pregio, perché solo confrontandoti con quello che è diverso da te e dalle tue abitudini puoi crescere. Una volta resomi conto di tutto questo, ho capito in fretta che da qui NON potevo andare via. Ho fatto 3 stagioni (estive: 2012 – 13 – 14) sempre presso lo stesso hotel, con lo stesso T.O e con lo stesso incarico. Poi, l’inverno scorso, ho scelto di stare lontano dai villaggi, prendendomi un inverno di pausa, trascorrendolo qui ad Ibiza. Durante quest’ultima estate 2014, ho preso la decisione definitiva. Ho avuto una vera e propria illuminazione.

Mi sono messo in movimento per cercare qualcosa di MIO, che mi potesse far restare qui ed ho trovato un locale da gestire, chiuso da 7 anni, che quindi risulta essere una bella scommessa perché dovrà essere rilanciato e la cosa mi piace. Avrò inoltre la fortuna di avvalermi di alcuni collaboratori di fiducia e quindi eccomi qui a portare avanti questo progetto.

Quest’isola, con le sue bellezze, con i suoi tramonti mozzafiato, con la sua vita frenetica e tranquilla allo stesso tempo, mi ha trattenuto, concedendomi un’opportunità che ho colto al volo.

Non so cosa mi riserverà il futuro, so solo che questo è un progetto in cui credo molto ed è una scommessa che intendo vincere.

raffaele.francavilla@gmail.com

Per conoscere meglio Ibiza:

www.isoladiibiza.com