Un ponte virtuale tra Italia e Portogallo
La Sicilia incontra il Portogallo, anche se solo virtualmente. L’obiettivo? Avvicinare persone di culture diverse e scoprire la ricchezza di ogni Paese. Il progetto che prenderà il via nel 2023 è stato lanciato dall’associazione Passeggiata Letteraria Ripostese. «Dialogare con persone di altre culture crea un’emozione forte, che si stempera a poco a poco mentre incalzano le domande.
Il Ponte sarà un’esperienza culturale genuina, animata solo dalla voglia di esplorare una Terra lontana e affascinante quale appunto è il Portogallo. Il dialogo è una delle più importanti strategie per la crescita e il progresso personali».
Di Enza Petruzziello
Costruire un dialogo culturale con il Portogallo, sfruttando le potenzialità della rete e degli strumenti digitali utili alla socializzazione. Mentre in Italia fa discutere la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, c’è chi in Sicilia sta già realizzando un ponte culturale. Virtuale, ma ugualmente affascinante.
Il “Ponte culturale con il Portogallo” è un progetto senza scopo di lucro nato per volontà dell’Associazione culturale “Passeggiata Letteraria Ripostese” di Riposto, piccolo comune di Catania. L’obiettivo è incentivare il dialogo tra comunità fisicamente lontane, con ricadute cospicue sul piano culturale, convinti che lo scambio diretto con l’altra persona, anche se attraverso una piattaforma digitale, sia fonte insostituibile di crescita personale.
Il Portogallo rappresenta la terza tappa del viaggio iniziato dall’associazione siciliana, dopo la Norvegia e la Scozia, raggiunte e visitate virtualmente rispettivamente nel 2021 e nel 2022. L’iniziativa che prenderà il via nel 2023 si articola in diversi step. Ne abbiamo parlato con la sua ideatrice e Presidente della Passeggiata Letteraria Ripostese, Alfina Spinella.
Come e quando nasce la Passeggiata Letteraria Ripostese?
«Era una sera d’estate del 2015 e navigavo su internet senza una meta. Mi fermai a leggere un articolo che parlava della “Passeggiata Letteraria nel borgo” che si svolge ogni estate a Specchia in provincia di Lecce. Cominciai a sognare e poi a pensare che una cosa del genere si potesse realizzare anche dalle mie parti, sul lungomare di Riposto. L’idea rimase però nel cassetto fino alla primavera del 2016 quando, lavorando in un liceo di Riposto, conobbi casualmente delle persone interessate all’ambito letterario alle quali parlai di questa possibile Passeggiata Letteraria. Grazie al loro entusiasmo e al loro incoraggiamento, mi fu possibile dare struttura al progetto: nacque così, nell’estate del 2016, la prima edizione della Passeggiata Letteraria Ripostese, con la benedizione degli amici dell’associazione di Specchia, con la quale qualche anno dopo, realizzammo un video di incontro tra i due Comuni».
Qual è l’idea di base dell’associazione, quali sono gli eventi che organizzate nella vostra comunità?
«L’idea di base è quella di valorizzare il patrimonio letterario locale e di portarlo per le piazze e lungo le strade, a contatto con la gente comune; il contesto culturale nel quale ci muoviamo, però, non può che essere quello della Letteratura nella sua accezione più alta. Gli eventi che organizziamo sono diversi e si distinguono in base alle stagioni. In estate, per esempio, realizziamo dei veri e propri spettacoli letterari a due passi dal mare, che coniugano la bellezza della letteratura con quella della musica e dell’arte, nate anch’esse sul territorio. Un evento estivo al quale di recente lavoriamo con particolare passione è la Passeggiata Letteraria dei piccoli, che si propone di avvicinare anche i bambini alla cultura in senso lato, coinvolgendoli attivamente in progetti come le varie edizioni de “Il cartone quasi animato” o gli spazi di libera espressione dal titolo accattivante. Negli altri periodi proseguiamo con gli incontri di lettura a tema sia per gli adulti che per i bambini. Da poco abbiamo intrapreso una nuova formula per rinnovare le presentazioni letterarie, la “Finestra sul libro” connessa al Convivio degli autori” e poi imperterriti continuiamo dal 2021 con l’esperienza del ponte culturale».
Come si struttura l’associazione, da chi è composta, come vi finanziate?
«L’associazione è composta, come tutte le associazioni, da un presidente, da un direttivo (al quale devo tanto in termini di fiducia e suggerimenti) e dall’assemblea dei soci. La nostra associazione non prevede alcuna quota di iscrizione, ma quando dobbiamo affrontare delle spese per l’organizzazione degli eventi, cerchiamo sponsor ed integriamo il ricavato autofinanziandoci».
Ultimo dei vostri progetti è il “Ponte culturale con il Portogallo”, per cui cercate adesioni e partners. Qual è l’obiettivo di questa iniziativa?
«L’obiettivo è quello di promuovere la conoscenza del popolo lusitano e della sua cultura, attraverso il dialogo, il confronto e la conoscenza diretta tra le persone, seppur mediate dalle moderne piattaforme digitali. È vero che oggi un click ci permette di “viaggiare” da uno Stato all’altro, ma la ricchezza che produce l’interazione umana è insostituibile».
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Nel concreto come si strutturerà? Chi potrà partecipare?
«La formula, giù sperimentata con altri progetti, prevede una serie di step:
– Incontri su Zoom: dialogo tra lusitani e italiani. Previsti tre incontri con domande ed esibizioni di artisti siciliani e portoghesi. Potranno partecipare tutti coloro che lo chiederanno tramite un link che verrà loro inviato per mail.
– Progetto fotografico: Intervallo “Portogallo – Sicilia”. L’idea è realizzare un video che ricordi l’Intervallo Rai, attraverso il quale raccontare la bellezza dei due territori. Gli scatti relativi al Portogallo si abbineranno a quelli che raccontano il territorio jonico – etneo. Il progetto si articolerà nel corso di 6/7 mesi dell’anno in modo da essere proiettato tramite social nel periodo estivo.
– Versi in bottiglia: scambio epistolare e in remoto tra poeti e scrittori dei due Paesi, mediati simbolicamente da una bottiglia che viaggerà sulle “acque” attraverso possibile spedizione postale, in ricordo del ponte culturale effettuato, come segno di amicizia».
Come mai la scelta è ricaduta sul Portogallo?
«Dopo aver viaggiato per la Norvegia e la Scozia, avevamo bisogno di un po’ di sole… Scherzi a parte, ci piace alternare la conoscenza dei paesi nordici a quelli dei paesi mediterranei».
Il Paese lusitano è la terza tappa del vostro viaggio culturale dopo la Norvegia e la Scozia. Le va di parlarci degli altri viaggi culturali che avete compiuto?
«Per la riuscita dei nostri viaggi culturali, grande importanza hanno i “ganci”, ossia gli italiani che vivono sul posto e che prendono a cuore il nostro progetto. In Norvegia, grazie alla mediazione di un giovane italiano (Gianmaria Pistone) che vive e lavora ad Aarnes, a 50 Km a nord di Oslo, abbiamo conosciuto un gruppetto di norvegesi innamorati della cultura italiana. Rotto il ghiaccio del primo collegamento, è nato davvero un bel dialogo: ci piaceva il loro modo di accoglierci mentre sorseggiavano calde tisane, in case rivestite di legno tipicamente norvegesi. Contestualmente abbiamo realizzato un progetto fotografico “Intervallo Norvegia – Sicilia”, bello da mozzare il fiato! Le foto in gran parte sono state condivise da italiani che erano stati in vacanza in Norvegia.
Con la Scozia le cose sono andate diversamente. Dopo alcuni sfortunati contatti con alcuni italiani che vivono sul posto, che hanno palesemente boicottato il primo appuntamento, abbiamo potuto viaggiare per la Scozia dialogando con Federica Stefani una giovane italiana residente a Inverness, ma non ci è stato possibile incontrare altri scozzesi».
Quali sono le emozioni e gli arricchimenti che queste esperienze hanno lasciato all’associazione ma anche alle persone che vi hanno partecipato?
«Per l’associazione questi ponti culturali rappresentano una buona occasione per farsi conoscere e per coinvolgere, anche se a distanza, persone nuove nei propri progetti. A livello personale, dialogare con persone di altre culture crea un’emozione forte, che si stempera a poco a poco mentre incalzano le domande. Possono nascere poi delle belle amicizie, come quella che personalmente mi lega a Federica e a Gianmaria».
Che ruolo svolge la vostra associazione culturale in un piccolo comune come Riposto?
«Riposto è un comune vivacissimo, è un terreno fertile per idee ed iniziative culturali. Sul territorio ci sono molte associazioni. La Passeggiata però ha una peculiarità unica: permette agli appassionati di scrittura di condividere le proprie creazioni, in un clima sempre cordiale e di ascolto».
Un’ultima domanda perché sostenere e partecipare al progetto “Ponte culturale con il Portogallo”?
«Perché sarà un’esperienza culturale genuina, animata solo dalla voglia di esplorare una Terra lontana e affascinante quale appunto è il Portogallo. Perché il dialogo è una delle più importanti strategie per la crescita e il progresso personali e perché, infine, i progetti connessi al ponte possono creare bellezza e lasciare una traccia sulle rispettive comunità».
In che modo è possibile contattare l’associazione?
«L’associazione dispone di una pagina Facebook (Passeggiata Letteraria Ripostese) alla quale poter inviare messaggi e di un indirizzo mail passeggiataletterariaripostese@gmail.com».