Nata nel 1960 a Madrid Marina è discendente della facoltosa famiglia Larios (notissimi imprenditori di Madrid) e di quella degli Hohenhlohe (aristocratici europei con attività imprenditoriali ed immobiliari in tutta la Spagna, ma soprattutto a Marbella).

Sin da piccola Marina è abituata a viaggiare: ha solo sette giorni quando la famiglia la porta con se in un viaggio in cui attraversa tutta l’Europa, ma è dai 15 anni che ha la possibilità di viaggiare da sola, scegliendo luoghi e studi che poi la porteranno ad intraprendere una strada completamente diversa da quella scelta per lei dalla famiglia.

Appena adolescente Marina si sposta tra Londra e Vienna, dove termina gli studi e poi si trasferisce a Boston per studiare “Arte orientale” all’ Università di Wellesley (la stessa frequentata da Hillary Clinton) ma prima di fare ritorno a casa si ferma a New York, per studiare cinese e lavorare per un periodo al “Metropolitan Museum”.

La sua vita cambiò radicalmente una volta tornata a Madrid: aprì un negozio di antichità, che però decise di vendere nel 1994 perchè “Sognavo una grande casa, piena di alberi d’arancio e di luce nel sud della Spagna”, racconta mentre ora passeggia nei pressi del mulino del XVIII° secolo che si staglia accanto alla sua attuale splendida casa in Andalusia.

Made in Manvila mobili

Decise quindi con il marito e i due figli (che allora avevano 4 e 6 anni) di trasferirsi a Manilva – vicino Malaga – in una grande casa di quattro piani, circondata da un enorme frutteto e da due ettari di terreno.

“La gente rideva di noi, molti pensavano che non ce l’avrei mai fatta. Per la maggior parte delle persone era inconcepibile pensare che con la famiglia che avevo alle spalle decidessi non solo di lavorare, ma di darmi all’artigianato, un campo in cui la creatività va di pari passo con la manualità.

Devo dire – racconta Marina – che il primo inverno fu durissimo e ci mise a dura prova. Ci trovammo nel bel mezzo di un’inondazione che seguiva ad un lunghissimo periodo di siccità.

La casa venne completamente inondata e per tre giorni rimanemmo senza luce nè acqua”.

Ma fu in questa casa, in quell’antico mulino convertito oggi in laboratorio che Marina fece del suo hobby un vero e proprio lavoro.

“Avevo attrezzato un piccolo laboratorio nel garage e restauravo i mobili che comperavo nei mercatini. Accadeva spesso però che cercassi un particolare tipo di mobile, e non riuscissi a trovarlo, e da qui nacque l’idea di realizzarli artigianalmente”.

Così ciò che nacque come semplice hobby divenne un vero e proprio lavoro.

Made in Manilva mobili

La sua impresa “Made in Manilva”, che oggi dà lavoro ad altre cinque persone (un falegname e quattro decoratori), realizza mobili e pezzi d’arredamento unici: “I clienti ci spiegano e ci descrivono ciò che stanno cercando – racconta entusiasta Marina – e noi lo realizziamo. Il nostro è un prodotto artigianale e personalizzato”.

In ottobre l’aristocratica Marina Fernandez de Cordova esporrà per la prima volta le sue creazioni alla prestigiosa “Fiera del Mobile” di Parigi; un altro importante passo della sua nuova avventura imprenditoriale.

A cura di Diletta Fraizzoli