A New York con i bambini: le cose più belle e interessanti da vedere

Fao Schwarz non c’è più. Il negozio di giocattoli più grande e noto di New York da qualche mese ha chiuso i battenti. Troppo elevato l’affitto al General Motors Building, in piena Fifth Avenue di fronte all’ingresso sud di Central Park. Più che un negozio, un’icona: set privilegiato di film come Big, con un imberbe Tom Hanks, e i Puffi, il negozio è stato un punto di riferimento per generazioni di newyorkesi a caccia dell’ultima novità sul mercato del divertimento e una tappa imprescindibile per qualsiasi turista under 14 in visita alla Grande Mela. Una delle tante, tantissime attrazioni per una città a misura di chiunque, ma soprattutto di bambino.

Strano a dirsi, ma New York è una delle mete più appetibili se si vuole dare soddisfazione ai propri bimbi. E chi sostiene che in fondo in fondo la città americana sia un vero e proprio lunapark, non ha tutti i torti. Tutto sta nel riuscire ad organizzare per filo e per segno un percorso a misura di minori. Un percorso che non può non partire, visto che Fao Schwarz è stato chiuso, dal Museo di Storia Naturale, un compendio del mondo rinchiuso in 45 enormi sale.

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museo scienze naturali new york

Ma sono i dinosauri a farla da padroni: scheletri e ricostruzioni davvero impressionanti, tanto che solo dopo averli visti si può capire come Ben Stiller, nel film «Una notte al museo», non fosse trasecolato a vedersi zampettare davanti agli occhi un tirannosauro in… ossa e ossa. E non lo si vuole fare poi un bel salto al Museo delle cere, alla succursale americana del Madame Tussauds, per scattarsi qualche selfie con Jerry Lee Lewis o Michael Jackson? Un vero spasso, perché i bambini, ma anche i loro genitori, hanno la possibilità di riconoscere moltissime celebrità del mondo dello spettacolo e dello sport e ammirare il contesto ricreato fin nei minimi particolari. Indipendentemente poi da quello che si possa pensare, approfittare della presenza, attraccata ad un molo dell’Hudson, della portaerei Intrepid è d’obbligo.

Non è un inno alla guerra, per quanto, trovandosi negli Stati Uniti, verrebbe facile pensarlo, ma una testimonianza davvero impressionante della potenza che un gingillo del genere è in grado di sprigionare, anche se in disarmo, anche se trasformata in museo. A dire il vero il museo è distribuito su numerose imbarcazioni, sottomarino compreso, ma è l’US Intrepid il vero fiore all’occhiello: al suo interno numerose ricostruzioni, ma soprattutto decine di aeroplani grandi e piccoli, compreso un Concorde. All’esterno di grande fascino per i più piccoli è il padiglione che ospita lo space shuttle Enterprise e un sacco di curiosità legate alle missioni spaziali della Nasa.

intrepid new york

Quasi scontata, poi, la tappa al Children’s Museum of Brooklyn, ovvero il museo del bambino: una città in miniatura attende i piccoli protagonisti che possono rivestire i ruoli che più preferiscono, per poi trasferirsi nelle altre numerose sezioni dove entrare in contatto con i segreti della natura e della tecnica. Pare che gli allestitori abbiano conservato dentro di loro le magiche esperienze di quando, bambini, trascorrevano il loro tempo a giocare, giocare, giocare.

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Alla fine diventa complicato strappare i piccoli ospiti all’ultima attrazione per uscire, ovviamente al segnale di chiusura. E l’ascesa all’Empire State Building, previe prenotazione e chilometrica coda, o quella al Top of the Rock, i due grattacieli più famosi e “disponibili” della città, non sono forse attrazioni esse stesse? Ascensori supersonici, vista mozzafiato, grattacieli a perdita d’occhio.

empire state building

Un’esperienza che solo un volo in elicottero sopra Manhattan è in grado di superare: ma se si dispone di portafogli gonfio e cuore grande, nessuna ulteriore avventura, a New York, è preclusa. Tanto più che a breve Norwegian Airlines collegherà l’Europa all’America a prezzi mai visti.

Gianluca Ricci