Marcello Zorzi si racconta

A cura di Maricla Pannocchia

Marcello, socio in un ristorante e insegnante universitario, nonché grande appassionato della natura, si è lasciato l’Italia alle spalle per trasferirsi, con sua moglie russa, in una città della Russia dal nome che, per molti, è impronunciabile. Ekaterinburg non è sicuramente la prima città che ci viene in mente quando parliamo di Russia ma Marcello, profondamente innamorato dalla natura del Paese, incoraggia i viaggiatori a non fermarsi solo alle città più note, come Mosca e San Pietroburgo, perché il Paese ha molto altro da offrire. Nonostante delle sostanziali differenze, Marcello ci racconta di come i russi siano passionali, proprio come gli italiani, e di quanto amino l’Italia e i suoi abitanti.

Marcello Zorzi Russia

Ciao Marcello, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, vengo da Milano ma ho origini campane e venete.

Vivi in Russia, come mai ti sei trasferito proprio lì?

A dire il vero mi sono trasferito in Russia per motivi familiari, mia moglie è russa.

Dove abiti precisamente? Come si vive in quella zona?

Abito ad Ekaterinburg, la capitale degli Urali, all’inizio della Siberia. Qui viviamo bene, Ekaterinburg è una delle principali città della Russia, se non ricordo male la quarta per importanza dopo Mosca, San Pietroburgo e Novosibirsk. È una città molto interessante e dinamica che per certi versi mi ricorda la mia Milano. Essa è circondata da magnifici boschi e laghi, alcuni dei quali balneabili, ed è vicina agli Urali, un’antica catena montuosa che regala paesaggi davvero emozionanti.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

All’inizio non l’hanno capita molto ma alla fine l’hanno accettata. Penso che per un genitore sia sempre difficile vedere il proprio figlio andare a vivere così lontano e in certo senso anche per gli amici può non essere facile.

Come sei stato accolto dalla gente del posto?

Meravigliosamente. I russi, nonostante gli stereotipi, sono persone molto espansive, una volta passata la fase delle presentazioni. Inoltre, i russi hanno una vera e propria venerazione per l’Italia e tutto ciò che è Italiano.

Di cosa ti occupi?

Sono socio di un ristorante. Curo la parte del menù italiano e organizzo serate a tema in cui parliamo di vino e cibo, con l’Italia sempre nel cuore. Insegno anche italiano all’università e, per il prossimo anno, spero che mi verrà assegnato anche un corso di ecologia in inglese. Sono un naturalista e qui ho avuto modo di collaborare anche con il WWF Russia sul monitoraggio del leopardo delle nevi negli Altai. Un sogno che si è realizzato e che mi ha dato modo di conoscere una delle aree più incontaminate del pianeta con una bellezza sconvolgente, ancestrale, che sa ammaliarti ed entrarti dentro avvolgendoti l’anima.

Marcello Zorzi Russia

Come valuteresti il rapporto qualità/costo della vita nella città in cui vivi?

Molto buono. I prezzi dei prodotti nei supermercati non sono molto alti se si escludono i prodotti d’importazione di origine europea. Nei ristoranti la spesa media si aggira intorno ai 15 euro mangiando e bevendo a sazietà. Certo, poi ci sono posti più cari e altri anche meno cari.

Quanto costa, in media, un alloggio lì?

Il costo medio è sui 300 euro mensili al cambio attuale, ma il prezzo varia molto a seconda che si scelga un appartamento in un edificio di nuova costruzione o in un vecchio palazzo sovietico o, ancora, in una delle loro pittoresche e affascinanti dacie.

C’è una comunità italiana? Ne fai parte?

Sì, anche qui ci sono un po’ d’italiani, una quindicina penso, comunque molti meno rispetto al passato, quando l’ENEL aveva degli investimenti negli Urali. Con alcuni connazionali ho rapporti abbastanza frequenti ma altri li conosco solo di vista.

Cosa ti piace particolarmente della Russia?

Diverse cose ma più di tutto i suoi ecosistemi. La Russia ha molto da offrire da questo punto di vista e forse è ancora poco conosciuta in questo senso. Penso alla taiga o alla tundra che si estendono per chilometri e chilometri o alle montagne del Caucaso, degli Urali, degli Altai o della Kamchatka. Penso anche al lago Baikal o al Mar Bianco. Insomma, è una terra selvaggia, solo in parte antropizzata, dov’è ancora possibile vivere la natura incontaminata molto più che in qualsiasi altra parte del mondo.

Cos’hai imparato finora negli anni vissuti lì?

Diciamo che qui ho avuto modo di rivoluzionare i miei concetti di distanza e d’isolato. Qui è tutto tremendamente più lontano. Ad esempio per arrivare al confine Nord del mio Oblast a Denezhkin Kamen, una magnifica area protetta con cui ogni tanto collaboro, devo affrontare un viaggio di 4 ore in macchina.

Pensi che ci siano dei punti in comune fra lo stile di vita russo e quello italiano?

Sì, i russi, come noi italiani, sono molto passionali e questo si rispecchia molto nello stile di vita, pur essendoci comunque delle differenze sostanziali.

Come viene vissuta la situazione attuale dai russi e dagli stranieri residenti nel Paese? Che impatto ha tutto ciò sulla vita quotidiana?

Difficile essere sintetici e rispondere a questa domanda. Russia e Ucraina condividono gran parte della loro storia e anche della loro cultura. Molte famiglie qui hanno parenti in Ucraina e molti ucraini vivono in Russia. Lo stesso Zelensky è stato una star del cinema e della TV qui in Russia, dove ha costruito buona parte della sua carriera. Diciamo che russi e ucraini rappresentano il braccio sinistro e il braccio destro di un unico popolo, il popolo slavo. Durante il periodo sovietico c’è stata una fortissima migrazione interna per motivi di lavoro. Per noi italiani, così legati alle nostre origini, è difficile da capire. Qui molti non sanno nemmeno dove vivevano i loro bisnonni. Il progredire del conflitto e l’isolamento della Federazione Russa sta polarizzando molto, anche qui, le posizioni. C’è chi non condivide e chi invece sostiene le posizioni del governo. Certo è che si è lasciato degenerare la situazione in Donbass per troppo tempo e ora ne paghiamo le conseguenze.

Come funzionano la sanità e i mezzi pubblici?

Funzionano molto bene, anche se con strutture e mezzi in parte obsoleti, almeno qui nel mio Oblast.

La sanità qui è gratuita e non ci sono lunghe e interminabili liste di attesa. Una visita si può prenotare tramite un’ unica app dell’amministrazione pubblica e non bisogna mai aspettare più di 10 giorni per l’appuntamento. Il biglietto per i mezzi pubblici costa 30 centesimi di Euro, lo si può pagare anche con carta di credito.

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente?

Assolutamente no. Tutte le scelte che ho fatto con mia moglie mi hanno portato qui dove sono adesso e sono molto soddisfatto della mia vita qui con lei.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi in Russia?

Al momento non è semplice ma gli direi d’informarsi molto bene sui documenti che si devono presentare e di non pensare che la Russia sia solo Mosca o San Pietroburgo. La Russia è grande e ci sono un sacco di posti che meritano di essere vissuti.

E quali a chi sogna un viaggio nel Paese ma magari ora ha un po’ paura a partire? È ancora possibile viaggiare in Russia per turismo?

Al momento, che io sappia, i visti turisti vengono rilasciati dal governo russo. Lo stesso consiglio di prima, non visitate solo San Pietroburgo o Mosca, la Russia è molto di più e ha molto da offrire. Ad esempio, molti vanno nei paesi scandinavi per vedere l’Aurora Boreale, beh, potete venire anche qui sul Mar Bianco o in Yakutia o a Yamal e non ve ne pentirete.

Progetti per il futuro?

Onestamente spero di poter visitare meglio altre regioni della Russia. Mi piacerebbe andare sul lago Baikal o in Kamchatka, dei posti che devono essere davvero incredibili.

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