Eleonora e Damiano e il loro blog di viaggi “la via delle scimmie”

Di Enza Petruzziello

Sempre in movimento, proprio come le scimmiette. Le stesse che danno il volto e il nome al loro bellissimo blog di viaggio.

Eleonora e Damiano sono due giovani, rispettivamente di 26 e 34 anni, che hanno deciso di prendere in mano la propria vita e trasformare i propri sogni in realtà: vivere ogni giorno come se fosse unico e irripetibile, conoscendo nuove persone, emozionandosi davanti a scenari sempre diversi. Trovano nel viaggio il loro migliore amico per vivere la vita che hanno sempre voluto. «All’inizio si pensa che possa bastare condurre una vita normale – raccontano-. Studiare, lavorare, comprarsi la villetta a schiera.

Poi ti accorgi che qualcosa sta cominciando a cambiare». La loro trasformazione avviene quando iniziano a girare il mondo. In poco tempo passano dalle vacanze ai viaggi on the road su sentieri poco battuti. Scoprono che visitare angoli nuovi della terra allarga gli orizzonti, permette di scontrarsi con realtà sconosciute, con persone diverse.

Ben presto quel migliore amico diventa anche il loro lavoro. Viaggiatori e fotografi originari del mantovano, Eleonora e Damiano nel 2017 aprono il blog di viaggi “La Via delle Scimmie”, uno spazio virtuale per ispirare tante altre persone alla partenza. Non nel solito modo, ma attraverso un metodo del tutto innovativo.

L’idea nasce, come spesso accade, da un’intuizione. «Da quando abbiamo deciso di lavorare nel turismo – spiegano – siamo andati a fiere del settore, abbiamo collaborato con enti del turismo, tour operator e agenzie di viaggi, e ci siamo accorti che oggi le persone hanno bisogno di qualcosa in più che le spinga a viaggiare, oltre alla conoscenza di nuovi Paesi e al provare esperienze in loco».

Per loro la filosofia contenuta nel viaggio è quella di produrre un cambiamento interiore all’interno del viaggiatore che scopre nuove culture, entra in contatto con le popolazioni, esce dalla propria comfort zone per provare emozioni nuove.

Questo è il messaggio che vogliono veicolare con il loro sito: partire per mete che producano una trasformazione, che aprano nuovi orizzonti, che permettano di prendere più consapevolezza della propria vita e del mondo circostante. Un viaggio, dunque che va oltre il concetto di turismo esperienziale e diventa un vero e proprio percorso di trasformazione.

Oltre al blog Damiano si occupa di grafica pubblicitaria mentre Eleonora si dedica alla creazione di siti web. Per l’anno in corso, con lo scopo di dare una base ancora più solida al loro progetto, hanno in programma un viaggio in Brasile e un altro di 5 mesi in Asia che li porterà a risalire il Sud-est Asiatico fino ad arrivare in India.

Eleonora e Damiano e il loro blog di viaggi "la via delle scimmie"

Iniziamo dal principio. Eleonora e Damiano parlateci un po’ di voi: da dove venite, di cosa vi occupavate prima di fondare il blog? E soprattutto siete una coppia anche nella vita?

«Innanzitutto vogliamo ringraziare da subito la redazione di Voglio Vivere Così per aver deciso di ospitarci e raccontare la nostra storia.

Siamo entrambi originari della provincia di Mantova. Io, Eleonora, ho 26 anni e sono neolaureata. Abbiamo deciso di aprire il blog quando stavo ancora frequentando la facoltà di Giurisprudenza a Parma. So che può sembrare particolare come scelta ma, a volte, la strada giusta si trova su sentieri diversi da quello intrapreso in partenza.

L’Università mi ha sicuramente fatto capire che nella vita avrei voluto creare qualcosa di mio, un lavoro che fosse anche uno scopo di vita a cui dedicare ogni minuto della mia giornata. Così, dopo la laurea, ho cominciato a lavorare a tempio pieno sul sito per far crescere il progetto. Damiano ha 34 anni e si occupa anche di grafica pubblicitaria.

Questo ci ha permesso di riuscire a curare in autonomia tutti gli aspetti del sito, sia strutturali che di immagine. Alla domanda più curiosa rispondiamo sì, siamo una coppia anche nella vita!».

Bene, allora un’altra domanda a questo punto è d’obbligo: come vi siete conosciuti e innamorati?

«Abitando nella stessa città da tutta la vita, ci siamo conosciuti grazie ad amici comuni. In realtà, prima di diventare una coppia ufficiale, abbiamo trascorso molto tempo come amici. Tuttavia, eravamo talmente in sintonia che l’innamorarsi è stata una naturale conseguenza. Abbiamo trovato entrambi, nell’altro, la persona che stavamo cercando».

Ad accomunarvi c’è la passione per il viaggio che, come avete scritto, vi ha cambiato profondamente. Quando avete iniziato a viaggiare?

«Abbiamo cominciato a viaggiare insieme ancor prima di diventare una coppia. Poi abbiamo sempre continuato, con destinazioni in Italia, Europa e nel mondo. Non ci siamo fatti mancare proprio niente!

Damiano aveva già viaggiato molto in precedenza, quindi questo entusiasmo è stato contagioso. Pian piano siamo passati dai viaggi organizzati nei resort a quelli in cui eravamo noi a gestire ogni aspetto del viaggio, finché la svolta è avvenuta con il nostro primo on the road a Cuba.

Abbiamo creato da soli l’itinerario, abbiamo dormito nelle case dei cubani, abbiamo vissuto da vicino una cultura che ha cominciato a trasformarci dal punto di vista umano. La decisione è stata univoca: anche i nostri viaggi successivi sarebbero stati così».

Da allora non vi siete più fermati, aprendo anche un vostro blog: “La via delle scimmie”. Che cosa raccontate in questo spazio virtuale e a chi vi rivolgete?

«Nella primavera del 2017, durante una delle prime passeggiate all’aria aperta dopo il passaggio del rigido inverno, abbiamo deciso di creare uno spazio per raccontare tutte le nostre avventure e i nostri interessi, affinché potessero essere di ispirazione e di aiuto per tanti altri viaggiatori.

Così è nato il blog di viaggi “La Via delle Scimmie”. Ci siamo voluti concentrare sulla creazione degli itinerari perché è proprio questa tipologia di viaggio che ci ha fatto scoprire tutto ciò che il mondo ha da offrire e, soprattutto, che ci ha permesso di iniziare un percorso interiore. P

ercorso che ci ha migliorati come persone nella vita di tutti i giorni. Per questo ci rivogliamo a chi sta cercando nel viaggio un modo per motivarsi, per meravigliarsi e per mettersi alla prova. Che sia disposto a uscire dalla propria comfort zone per entrare a contatto con le popolazioni locali, mangiare il cibo del posto e vivere le destinazioni come uno del luogo».

Come si legge sul portale, il vostro è un progetto innovativo legato al turismo. Perché innovativo? Che cosa offrite che gli altri non offrono?

«Nel mercato ormai saturo di descrizioni e racconti di viaggi, noi diamo un motivo per partire, oltre che uno strumento utile.

Ti diciamo perché dovresti scegliere quella particolare destinazione, fare quel percorso con quelle modalità. Partiamo dalla nostra esperienza per consigliare un viaggio che non sia solo un bel ricordo ma che rappresenti una vera e propria esperienza di vita.

Noi abbiamo sentito un cambiamento estremamente positivo nelle nostre vite dopo aver cominciato a viaggiare con questa mentalità, perciò pensiamo che sia possibile anche per tante altre persone che stanno cercando nuovi stimoli, che vogliono allargare i propri orizzonti, che desiderano provare emozioni nuove. Inoltre, cerchiamo di strutturare gli itinerari in modo molto preciso e semplice da seguire».

Quali sono i consigli che vi chiedono di più? E quelli che date?

«Le domande sono le più disparate! Però c’è un aspetto che ci ha colpiti molto e che ci ha fatto credere ancora di più nella nostra visione del viaggio.

Ci sono tantissimi preconcetti su alcuni Paesi del mondo, quelli più lontani o quelli che si pensa siano pericolosi. Spesso vediamo che le persone non si fidano ad andare in certi luoghi perché credono di mettersi in pericolo. Sicuramente ci sono zone più sicure di altre e in viaggio vanno sempre seguite certe misure di sicurezza, e di buon senso, che possono evitare tanti inconvenienti.

Ci piange il cuore quando sentiamo le persone dire che Cuba è pericolosa. Cuba è uno dei luoghi in cui ci siamo sentiti più al sicuro, anche di sera. Perciò, il consiglio che diamo sempre è di non precludersi le esperienze più belle per paura. Piuttosto è bene informarsi e capire quali atteggiamenti seguire nei vari Paesi per poter entrare in contatto con la realtà locale nel modo più sicuro e rispettoso possibile.

Che tipo di servizi offrite nel vostro portale?

«Noi siamo nati come fotografi, almeno al principio! Abbiamo cominciato a scattare molti anni prima della nascita del blog.

Quindi raccontare le destinazioni attraverso le parole e gli scatti è ciò che amiamo più di tutto. Abbiamo già collaborato con enti del turismo e privati per la creazione di contenuti che descrivano un determinato luogo, con uno storytelling dove immagini e parole si fondono. Non solo per descrivere la destinazione, ma soprattutto per concentrarsi sulle emozioni che suscita e sul perché la si dovrebbe scegliere rispetto a tutte le altre. È l’aspetto principale sul quale ci concentriamo».

la via delle scimmie

Tra i diversi servizi anche quello di Travel Designer. In cosa consiste esattamente?

«Una delle cose che ci riesce meglio è proprio la creazione di itinerari. Pensate, io ho creato il mio primo progetto di viaggio alle elementari!

Perciò abbiamo deciso di mettere al servizio di altri viaggiatori questa capacità, unita alla nostra filosofia di fondo sul viaggio. Più nel dettaglio, creiamo itinerari stabilendo le tappe in cui fermarsi giorno per giorno e, all’interno di ognuna di queste, creiamo un piano di visita con tutte le attività da fare durante la giornata.

Salvo imprevisti in loco, riusciamo a calcolare molto bene le tempistiche di spostamento e per la creazione di un piano che non sia troppo rigido o impossibile da realizzare. Inoltre, amiamo passare giornate intere a scovare luoghi particolari e meno conosciuti da proporre ai nostri clienti. È qualcosa che ci dà estremamente soddisfazione perché vogliamo che il viaggio sia un piacere e una scoperta continua.

Per rendere ancora più semplice seguire i nostri itinerari, creiamo su Google delle mappe interattive che possono essere agevolmente seguite dal proprio smartphone quando ci si trova in loco».

Avete viaggiato moltissimo. Quale è il viaggio più bello che avete fatto finora? E quello che non rifareste?

«Il viaggio più bello è stato sicuramente quello nel Sud-est asiatico, tra Malesia, Singapore e Bali. Abbiamo scoperto insieme una terra completamente nuova per entrambi.

L’Asia ci ha fatti sentire più uniti, equilibrati, motivati. Abbiamo capito perché chi mette piede in Asia una volta non può fare a meno di tornarci! Invece, un viaggio che non rifaremmo assolutamente deve ancora arrivare.

Non siamo i tipi che si precludono un luogo solo perché ci sono già stati. Pensiamo che tutto sia in continua evoluzione e che ogni volta si possano scoprire cose nuove».

C’è stato un episodio in giro per il mondo che più degli altri vi ha colpito?

«Durante l’ultimo viaggio in India, stavamo percorrendo una strada nelle campagne del Punjab quando abbiamo visto, lungo il bordo, un villaggio di lavoratori nomadi. In quel momento della giornata, nelle capanne, c’erano solo i bambini e qualche adulto malato, perché tutti gli altri erano fuori a lavorare alla nuova strada che stavano costruendo lì vicino.

Queste persone spostano tutti i loro averi in base al lavoro che trovano, date le immense distanze dell’India. Quando siamo scesi dall’auto, i bambini ci sono corsi incontro. Hanno visto che avevamo le macchine fotografiche e ci hanno chiesto tutti una foto.

Era troppo tenero vederli mettersi in posa come farebbe un normalissimo bambino nelle nostre scuole. Solo che loro non possedevano niente, se non qualche straccio sgualcito. Erano talmente sorridenti e vivaci che, quando siamo risaliti in macchina, ci siamo sentiti pervasi da una sensazione meravigliosa. Era gioia. Quei bambini ci avevano reso la giornata migliore, senza fare apparentemente nulla se non sorriderci e coinvolgerci nei loro giochi».

Come è stata l’accoglienza nei vari posti che avete visitato?

«Ci siamo sentiti accolti in modo caloroso e spontaneo praticamente in tutti i Paesi che abbiamo visitato. A Cuba, nelle case particulares, i cubani ci hanno mostrato una disponibilità fuori dal comune.

A Bali abbiamo trovato degli amici in perfetti sconosciuti. In India ci hanno accolti come membri della famiglia a tutti gli effetti. In Europa e negli Stati Uniti questo aspetto si sente meno, perché lo stile di vita non è molto diverso dal nostro. Forse le zone in cui siamo passati più inosservati sono state le grandi metropoli asiatiche dove il contatto umano, soprattutto nei luoghi pubblici, è ridotto al minimo».

Che cosa rappresenta il viaggio per voi?

«Per noi viaggiare significa prima di tutto migliorarci. Ci permette di uscire dalle nostre abitudini, dalla nostra comfort zone, ci induce a lasciare indietro tutti i pregiudizi per aprirci a nuovi insegnamenti. Da ogni viaggio abbiamo portato a casa qualcosa che ci ha irrimediabilmente cambiati, soprattutto quando abbiamo visitato Paesi molto poveri.

Ma è proprio in quei Paesi che riscopri gli antichi valori che qui vengono spesso tralasciati a causa delle nostre vite indaffarate, a partire dall’importanza del tempo».

In che modo è cambiata la vostra vita da quando siete in viaggio?

«Il cambiamento più grande è avvenuto proprio nel nostro modo di affrontare la vita e le giornate. Abbiamo cominciato a dare importanza a quello che possiamo fare oggi, a dedicarci a cose che ci fanno stare bene e soprattutto a ritagliare del tempo per stare insieme agli altri.

Il tempo è limitato, perché sprecarlo? Sicuramente una vita passata tra un viaggio e l’altro è abbastanza pesante dal punto di vista fisico, ma non ha prezzo rispetto a quello che restituisce».

Prossimi progetti?

«A breve scopriremo insieme un altro Paese nuovo per entrambi: il Brasile! Siamo davvero emozionati e grati per questo viaggio che, tra l’altro, è arrivato in modo inaspettato. Ma la vera novità è che, ad agosto, partiremo per un viaggio in Asia che ci porterà a passare 5 mesi in questa terra affascinante e spettacolare fra Indonesia, Malesia, Cambogia, Thailandia (seguite i nostri consigli per trasferirvi  a vivere e lavorare in Thailandia), Myanmar, Sri Lanka e India. Vogliamo mettere alla prova noi stessi in un viaggio che stiamo aspettando da tutta la vita e che siamo sicuri sarà un’avventura di cui ci ricorderemo per sempre».

Buon viaggio allora!

«Grazie».

Per contattare Eleonora e Damiano questo il loro sito web: www.laviadellescimmie.com

Profilo Instagram: https://www.instagram.com/laviadellescimmie/

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/laviadellescimmie/