Roberto e la sua vita in Lussemburgo

È uno di quei paesi che per vederlo sul mappamondo serve la lente d’ingrandimento, eppure il Granducato di Lussemburgo è la sede di numerose istituzioni e agenzie europee oltre ad essere uno snodo finanziario tra i più importanti a livello planetario. A dispetto delle sue ridotte dimensioni questo paese vanta una delle storie più antiche ed orgogliose del nostro continente, e la sua economia è tra quelle a più alto reddito su scala mondiale. Un piccolo grande paese: un crogiolo di etnie, lingue e religioni che si fondono in unico melting pot europeo.

Vivere in Lussemburgo

Ma perché decidere di scegliere come destinazione proprio un paese apparentemente così poco attraente almeno dal punto di vista paesaggistico o artistico? Lo chiediamo a Roberto Menini che questa decisione l’ha presa e si trova là da oltre 5 anni. Lui, giovane laureato di origini liguri, non ha perso l’occasione di giocarsi questa opportunità e ci racconta cosa gli ha dato questa esperienza: “Sono arrivato nell’ agosto del 2006. Ero alla ricerca di un lavoro che mi permettesse di vivere autonomamente. In Italia avevo già un lavoro ma stavo a casa con i miei. Lo stipendio era basso: mi identificavo nella generazione 1.000 Euro al mese. Qui mi occupo di amministrazione e bilanci per una importante multinazionale di Asset Managment.

Come hai fatto a trovare questa attività ?

In realtà avevo chiesto al mio precedente datore di lavoro di andare all’estero. Avevano una filiale e mi avevano proposto il Lussemburgo. Avevo studiato all’ Università in un programma di scambio studi che mi aveva permesso di imparare l’inglese. Più che chiedermi perché mi sono detto: “perché no ?”

Cosa ti ha colpito della vita di questo paese?

Quello che ho trovato qui e che in Italia non ho trovato (stipendio a parte): educazione civica. Rispetto per il cittadino. Rispetto delle leggi. Sistema che funziona. Un esempio? In 7 minuti sono al lavoro e parcheggio sotto casa. In Italia 45 minuti per arrivare, 45 minuti per trovare parcheggio.

Vivere in Lussemburgo

Cosa ti manca di più dell’Italia? 

Sono ligure, vengo dal mare. Sole, mare e buon cibo. Aggiungo che stando lontano da casa le volte in cui si piange tendono ad aumentare.

Come sono cambiate le tue giornate?

Facevo più sport, uscivo più spesso. Qui lavoro tutta la settimana ed esco venerdì e sabato. In Inverno poi si esce molto meno. Fa freddo.

Che aria si respira in un paese così piccolo?  

Ma questo è un paese del nord Europa. Qui fa freddo e piove tutto il giorno. Avevo studiato un anno a Dublino… ma qui in confronto il tempo è molto peggio. D’inverno fa notte praticamente alle 4 del pomeriggio. Può piovere e nevicare nella stessa giornata. Si arriva anche a meno 20 gradi. Si vive più in casa. Ci si sposta da un locale ad un altro. In Italia facevo almeno 4 mesi al mare.

Qual’ è l’aspetto meno conosciuto di questo paese ? 

La storia. È uno dei primi regni in Europa. Un tempo era molto più esteso.

Che società hai trovato in Lussemburgo ?

Imparagonabile a quella italiana. Qui se qualcuno sbaglia, paga. in Italia no. Esempio stupido: ho parcheggiato una volta (e dico una volta) la mia macchina in divieto di sosta per due ore. Premetto non era assolutamente in mezzo al traffico. Non dava assolutamente fastidio. Dopo due ore macchina sparita. Sono andato al commissariato di polizia a cercarla. Me l’hanno restituita il giorno dopo solo dopo aver pagato 250 euro di multa. Morale: poche leggi ma vengono fatte rispettare. Uomini e donne sono molto più freddi delle persone che si possono trovare in Italia. Allo stesso modo tendono ad essere più informali e ( generalmente ) più educati. I miei colleghi sono francesi, irlandesi tedeschi ungheresi. É raro avere colleghi lussemburghesi visto che alla fine sono una piccola parte della popolazione. Direi che trovare lavoro in Lussemburgo sia molto più facile che in Italia. L’economia é Florida. Con inglese e francese si vive e ci si integra più che degnamente. Faccio sport 3 volte a settimana. la corsetta dell’impiegato. Inserito nella vita sociale forse è un po’ esagerato. Diciamo che dopo 5 anni riesco a capire e comunicare con le diverse culture che convivono con la mia. Concludo dicendo che siamo piu di 20.000 Italiani.

Italiani in Lussemburgo

C’è qualche episodio che ti ha colpito durante la tua permanenza ?

Trovarmi solo in una barella d’ospedale con dolori lancinanti al petto e spiegare in un’ altra lingua quello che sentivo.

Consiglieresti ad un amico di trasferirsi in Lussemburgo ?

Dipende quello che cerca una persona. Se vuoi un lavoro migliore, un continuo contatto con l’estero e con l’Europa che cambia allora sì. L’Italia ad oggi é il ventisettesimo paese in cui investire in Europa. Ha superato il grado di corruzione del Ruanda. Gran parte dei miei colleghi si lamentano quando chiamano in Italia banche o studi legali per scarsa padronanza della lingua inglese. Il primo impatto dello straniero con l’italiano é tendenzialmente di diffidenza. Purtroppo la nostra politica é lo specchio del paese. Noto che dopo 5 anni fuori comincio a vedere i miei connazionali come gente che parla molto ma fa poco. D’altro canto é anche vero che l’ Italia é piena di talenti e persone estremamente competenti. All’estero ho conosciuto molti italiani estremamente professionali. Credo che se si debba criticare qualcosa questo sia il sistema Italia: raccomandazioni, corruzioni e assenza di meritocrazia. Spesso tra amici connazionali discutiamo sul nostro paese ma alla fine pensiamo tutti la stessa cosa: assenza di meritocrazia, raccomandazione e corruzione. Questo é il prezzo da pagare in cambio del buon cibo e del buon clima.

 

A cura di Raffaele Ganzerli