L’Alba Kenya, volontari contro la tossicodipendenza
L’esperienza di quest’anno in Kenya è stata veramente decisiva. Sei mesi sono volati come vento e in questi sei mesi si sono aperte e chiuse diverse realtà e nel finale, io e Sara siamo tornate a casa lasciando una realtà nata il 15 Gennaio 2011: L’ALBA KENYA, alla quale la FCP ONLUS contribuirà a far crescere. Finalmente in Kenya è nato un Luogo che potrà diventare un esempio per il Mondo sul Campo del Recupero, Recupero di uno Stile di Vita che è Umano. Tutto ciò sarà possibile solo se anche voi ci crederete con noi. Fondamentalmente ci occupiamo di tossicodipendenza ed alcolismo, ma in Realtà stiamo semplicemente cercando di ricostruirci una Vita priva di falsi valori perché nel Cuore abbiamo lo Sviluppo Umano.
Nei tre anni precedenti ho sempre vissuto la cultura Griama, ovvero quella della popolazione originale delle coste keniote ma quest’anno, ho avuto la possibilità di vivere sola e nel pieno della cultura Swahili ovvero Mussulmana essendo questa la più affetta dalle varie tossicodipendenze. Posso dire che il puzzle di ciò che è la situazione attuale a Malindi, e più o meno in tutta la costa keniota, ora mi è abbastanza chiaro. Il turismo italiano di massa nato a fine anni 80′ li ha rovinati del tutto, importando solo falsi modelli di sviluppo.
Droghe, Prostituzione, Stili di Vita e Prospettive che hanno creato Oggi una Generazione vittima del Capitalismo e della Distruzione Morale, anche in Kenya. Ovviamente la mano di tutto ciò non è stata solo straniera, anche il Governo e i vari Poteri locali hanno le loro colpe e ciò che con Rocco (presidente ALBA ITALY) abbiamo a Cuore, è il fatto di non rivedere lo stesso “FILM” visto in Europa, sul campo del recupero da tossicodipendenze.
Nel 1994 l’Eroina apparve sulle Coste Keniote, giovani ragazzi da sempre vendevano marijuana ai turisti e a quel tempo si trovarono a vendere anche “Brown Sugar” “Eroina”, su richiesta di noi turisti italiani. Mi sono sentita dire dai primi consumatori Kenioti del tempo, oggi quarantenni, miei amici e volontari nel progetto, che la provarono perchè vedevano noi italiani fumarla e richiederla in massa. Nei paesi in via di sviluppo, noi dell’Occidente siamo come “modello d’ispirazione”, troppe volte mi sono sentita dire che ciò che abbiamo nel nostro paese è meglio di ciò che è nel loro ed io sempre a lottare per affermare che ciò non è vero e che ovunque c’è Bene e Male, c’è del Bello e Brutto.
Io non ho mai provato Eroina in Vita mia ma con le varie esperienze della Vita ho capito che è molto forte, ti fa innamorare e perdere la testa, dimenticando il Mondo, la Vita e la sua Missione. In Europa venne inserita per annientare le prime “MENTI PARLANTI” della società giovanile. In Kenya venne inserita per annientare chi, in maniera molto semplice e gratuita stava crescendo economicamente, ovvero i “GIOVANI ACCOMPAGNATORI TURISTICI DI STRADA DELLA COSTA”. Oggi sarebbero stati indipendenti e con il Turismo della costa nelle loro mani, invece oggi il turismo è in mano a stranieri e alla gente del nord del Kenya, E LORO QUEL POCO CHE GUADAGNANO SE LO FUMANO, crescendo i figli in contesti che sono solo distruttivi, se non fermati.
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Quella che è la mia battaglia personale non è Keniota, Italiana o di qualunque altro specifico stato, è Umana, Mondiale e comprende appunto il RECUPERO DI UNO STILE DI VITA NATURALE CHE CI PORTERA’ ALLO SVILUPPO. Non credo nei farmaci per la disintossicazione e guarigione da un qualunque malessere, io credo nella POSITIVITA’ che riusciamo a trasmetterci a vicenda. Solo noi semplici esseri umani oggi possiamo fare la differenza, possiamo far crollare i sistemi sballati che nel mondo esistono e ciò può essere possibile se un cambiamento reale e personale avviene. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il Mare si dice… quindi i Pensieri dobbiamo per forza trasformarli in Azioni.
CIO’ CHE è NATO A MALINDI:
A Novembre abbiamo registrato la C.B.O. L’ALBA KENYA insieme a Rocco presidente dell’ALBA ITALIA e dopo di ciò, sono iniziati i lavori per la costruzione di un luogo, che doveva diventare il primo Centro di Ascolto dell’Alba Kenya per tossicodipendenti e familiari. E’ ubicato nel pieno centro di Malindi, sulla spiaggia all’interno dell’unico villaggio di pescatori Griama. A metà Gennaio, al rientro in Kenya di Rocco, si è deciso di aprire le porte e le svariate richieste per fare la disintossicazione ci ha portati a trasformare il primo centro di ascolto nel primo centro DETOX. Essendo Rocco ancora in assenza di fondi per mantenere la struttura ed i bisogni degli utenti, noi della FCP abbiamo deciso di sostenere le spese del cibo ed i vari altri extra giornalieri per cominciare, per un totale di circa 900 euro in due mesi e mezzo. In due mesi abbiamo avuto 25 ragazzi e giornalmente dalla mattina al pomeriggio ne siamo quasi una trentina.
La nostra linea si basa su PREVENZIONE – RECUPERO – REINSERIMENTO.
Abbiamo effettuato incontri nelle scuole, nelle chiese, nel carcere minorile e abbiamo intenzione di andare negli hotel e in qualsiasi altro luogo presente nel territorio. Quello che è il mio lavoro volontario sul campo, mi piace definirlo “OPERATORE DI STRADA”. Dopo aver effettuato le spese mattutine al mercato con Max ( volontario al centro ed ex tossicodipendente), ci recavamo in strada e nei luoghi di spaccio per parlare con i ragazzi e ascoltarli, dando loro una possibilità per smettere.
Nel nostro centro non ci sono recinti, non ci sono porte chiuse di notte, tutto è autogestito dai ragazzi stessi e da noi volontari. Crediamo che un luogo sano, immerso nella natura, accompagnato da una buona dieta alimentare e dalla Positività di noi volontari, sia sufficiente per aiutare chi è entrato nel tunnel delle dipendenze. Solo quando comprenderemo il perché dell’introduzione di tali sostanze nel Mondo, saremo in grado di odiarle e dimenticarle per sempre.
La lotta alla droga appartiene solo ai consumatori, sarà la cessazione dell’acquisto ad annientare il suo Mercato. Con l’occasione voglio ringraziare La Proloco, bagni Solleone e Bar Betty per averci sostenuto con parte del ricavato nella festa di fine estate 2010 e inoltre tutti coloro che hanno acquistato i nostri prodotti durante i mercatini estivi dandoci così la possibilità di continuare con il nostro lavoro in Kenya.
Il nostro obiettivo è quello di dare la possibilità anche ai ragazzi Italiani di poter venire a disintossicarsi in Kenya, crediamo che tale scambio sarà proficuo per entrambi le parti. Solo attraverso lo scambio delle esperienze e delle culture avviene la crescita e aumentano le consapevolezze.
Cecilia Panichi