Giulia e Luca: da anni in giro per il mondo

A cura di Maricla Pannocchia

Giovani, innamorati e con un sogno – quello di partire all’avventura – che qualche anno fa li ha portati a vivere e lavorare in Australia, adesso Giulia e Luca, originari della Sardegna, stanno viaggiando in Asia prima di tornare in terra sarda per il loro matrimonio, a giugno. I due ragazzi hanno vissuto a lungo in Australia, “ci siamo tenuti lontano dalle grandi città, che comunque abbiamo visitato, prediligendo la vita nelle comunità più piccole e il camper” e adesso stanno viaggiando in Asia, continente che amano moltissimo.

“Abbiamo fatto incontri meravigliosi e, dal 2018 a oggi, siamo cambiati tantissimo”, racconta la coppia. “Non siamo persone speciali, siamo dei ragazzi con un obiettivo, determinati a vivere la vita secondo ciò che ci rende felici e non in base a quello che c’impone la società”, proseguono Giulia e Luca che, da questo vivere all’estero e viaggiare, hanno imparato anche a essere più inclusivi e a non dare per scontati i diritti umani e le opportunità che abbiamo in quanto persone nate in Italia.

giulia e luca australia

Ciao ragazzi, raccontateci qualcosa di voi. Chi siete, da dove venite

Noi siamo Giulia e Luca, sui social @backpacking_theworld. Abbiamo 30 e 29 anni e veniamo da un piccolo paesino di nome Mamoiada, nel cuore dalla nostra amatissima Sardegna.

Possiamo dire di conoscerci praticamente da sempre, ma la nostra storia è iniziata 11 anni fa quando ci siamo fidanzati; 11 bellissimi anni che si concretizzeranno a giugno 2023 con il nostro matrimonio.

Quando vi siete resi conto di voler lasciare lItalia e perché?

Era il 2018, Giulia era fresca di laurea e con una voglia enorme di scoprire il mondo ed io, Luca, ero un lavoratore non troppo felice del sistema di cui facevo parte.

Per fortuna avevamo un sacco di tempo da dedicare a noi e alle nostre passioni quindi non ci siamo mai lamentati della vita che avevamo a casa. L’opzione di un’ipotetica avventura estera era sempre nell’aria, ma non l’avevamo mai presa realmente in considerazione, tra un impegno e l’altro, fino a quella sera di agosto. Quel giorno ci dicemmo veramente: “non abbiamo niente da perdere, se non tempo! Mettiamoci in gioco”.

Come mai la vostra scelta è stata lAustralia?

Pensavamo a Londra, ma non ci attirava realmente. La Spagna era bella ma neanche quella ci stava chiamando. Cercando su Internet storie di viaggi e stravolgimenti di vita, è stato impossibile non imbattersi in quelle dei famosi ragazzi che vanno a lavorare in Australia, spesso in delle aziende agricole o nel mondo della ristorazione, con solo uno zaino in spalla.

Stare all’aria aperta, in un Paese così spettacolare, sotto quei cieli infiniti che si intravedevano dalle foto, insieme ad altri ragazzi da tutto il mondo, a lavorare? Beh, quella sì che ara una chiamata a cui volevamo rispondere!

Ci siamo dati esattamente 24h per prendere la decisione e capire se fosse veramente quello che volevamo e, la sera successiva, l’unica cosa che abbiamo fatto appena ci siamo visti è stata cercare un biglietto aereo di sola andata per l’Australia.

Nel giro di poche ore tutto era diventato molto più reale! Avevamo un biglietto di sola andata per l’altra parte del mondo, qualche soldo da parte, nessun visto (ancora) ma tanta, tanta adrenalina che ci faceva sentire carichi a palla.

Come hanno agito amici, parenti e conoscenti davanti alla vostra scelta?

I giorni successivi sono stati di “realizzazione”; solo qualche giorno dopo siamo riusciti a dirlo prima di tutto alle nostre famiglie. La loro reazione è stata un po’ dubbiosa e incredula riguardo alla scelta, abbastanza drastica, di avventurarci così lontano. Per i nostri amici è stato invece più semplice, forse un po’ se lo sentivano che eravamo destinati a partire. I nostri amici erano tanto felici per noi, ci hanno incoraggiato e spinto a inseguire i nostri sogni.

Come vi siete organizzati prima della partenza?

In due mesi e mezzo tutto era pronto, zaini con tutto il necessario, visti di un anno, budget giusto entro i limiti (abbiamo fatto praticamente qualsiasi lavoro ci desse un compenso e messo da parte tutto il possibile), raccolte più informazioni possibili su dove stavamo andando e impostato la nostra mente in una nuovissimi modalità, ricominciare da zero!

Che consigli dareste a chi sta pianificando di andare in Australia per la prima volta?

Il più grande consiglio che possiamo dare è indubbiamente quello di fare il primo passo! Se ci state pensando da un po’, se non siete felici, se non avete stimoli o sentite che vi manca qualcosa, allora buttatevi e uscite dalla vostra comfort zone!

L’Australia è la terra delle opportunità, quindi, credeteci! Secondariamente non preoccupatevi troppo per la lingua, chiaro che chi conosce l’inglese ha una marcia in più, ma la carta dell’impegno è più universale di ciò che si pensa e, se si ha voglia di fare, le porte si aprono lo stesso.

Altro consiglio che continuiamo a ripetere a chi ci scrive è: non stressatevi nel trovare lavoro, casa e avere tutto pronto dall’Italia, troverete tutto lì. La richiesta di manodopera abbonda in quasi tutti i settori, quindi non sarà difficile trovare qualcosa da fare, e poi, diciamocelo, un po’ di sana avventura e improvvisazione è il motivo che ci spinge a partire, quindi vivete le emozioni fino in fondo.

Il nostro obbiettivo primario è stato quello di ottenere tutta la documentazione necessaria per poter lavorare ed essere coperti dall’assicurazione medica. Successivamente, quello di acquistare una macchina che ci permettesse di essere autonomi negli spostamenti.

Abbiamo optato per investire un po’ più soldi e comprare un grosso 4×4 che nel tempo abbiamo camperizzato e trasformato in una casa su ruote.

giulia e luca australia

Dove avete vissuto, precisamente?

Abbiamo trascorso la maggior parte del tempo nello Stato del Queensland, per la precisione a Mareeba, una piccola cittadina di circa 10.000 abitanti vicino a Cairns, il centro turistico più importante della zona. Era una realtà molto vivibile in cui c’era veramente tutto quello di cui avevamo bisogno: laghi, fiumi, parchi, campeggi e zone da esplorare in continuazione, fuori dal circuito turistico. Vivevamo in una share house con altri ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo e da lì alternavamo i nostri periodi di lavoro e di viaggio.

Come avete trovato lavoro li?

Inizialmente ci aspettavamo molte difficoltà, tra problemi di comunicazione ecc., ma dobbiamo dire che non è stato poi cosi difficile trovare qualcosa. Gumtree e Market Place sono degli ottimi posti in cui cercare annunci di lavoro e su cui abbiamo trovato parecchi impieghi, quindi li consigliamo sopratutto per chi cerca lavori in farms e occasionali.

Successivamente, una volta entrati nell’ottica giusta e con un po’ di esperienza in più,

abbiamo iniziato a proporci a delle agenzie che facevano da tramite tra noi e le aziende senza però percepire alcuna percentuale dal nostro stipendio. Ci siamo quindi ritrovati a essere contattati per diversi annunci di lavoro, di vario genere e durata. Sistema, questo, che ci ha trovato lavori veramente interessanti come per esempio è stato per Giulia, che è riuscita a lavorare per il Comune della città in cui vivevamo.

Come funziona per gli alloggi? È facile trovare un posto in cui vivere?

Trovare un buon alloggio non è mai una cosa semplice e lo stesso vale per l’Australia. Durante la nostra permanenza abbiamo provato varie tipologie di alloggio tra cui ostelli, caravan park, share house e campeggi gratuiti. Tra alloggi positivi e meno, abbiamo infine trovato la nostra sistemazione in una share house a Mareeba. La migliore soluzione secondo la nostra esperienza, in quanto ti permette di conoscere sempre nuove persone, tenere buoni standard di privacy e anche di pulizia. La ricerca ha comunque necessitato di tempo tra passaparola e ore passate online ma alla fine abbiamo trovato quello che cercavamo.

Quali sono i costi medi e i quartieri migliori per vivere decentemente senza spendere tanto?

Sui costi medi, questi variano notevolmente in base alla struttura, alla zona e alla città in cui si vive. Onestamente, non siamo troppo pratici sui prezzi nelle grandi città australiane, nonostante le abbiamo visitate tutte, non vi abbiamo mai vissuto per lunghi periodi dato che abbiamo sempre preferito vivere in centri più piccoli e immersi nel verde. Possiamo però dire che nel nostro caso, quindi in aree rurali, con circa 200/250 AUD riuscivamo a pagarci l’affitto settimanale per 2 persone. In un caravan park o in un Working Hostel si può pagare anche qualcosa in più come 180/220 AUD a settimana a persona. Se si ha la possibilità di essere abbastanza attrezzati da dormire in un’area di sosta gratuita, beh, allora la spesa relativa all’affitto diventa nulla. Pensiamo dipenda tanto da come uno decide di vivere quest’avventura e di quali comfort ha bisogno.

Come siete stati accolti dalla gente del posto?

Noi ci siamo trovati benissimo con i locals. Sin da subito abbiamo percepito il mood rilassato e tranquillo che si respirava. Felici, sorridenti, scherzosi e sempre pronti a chiederti come stesse andando la tua giornata e ad augurarti che andasse meglio, ci hanno accolto benissimo. Non abbiamo veramente mai percepito nessun problema nei nostri confronti. Abbiamo fatto conoscenze preziose che ancora oggi ci portiamo dietro e ricordiamo con grande piacere.

Pensate che sia necessario conoscere linglese già da prima di partire?

Come già detto, secondo noi la lingua non è qualcosa di essenziale per poter andare in Australia. Conoscerla faciliterà il tutto, ma se si ha voglia d’imparare con un po’ d’impegno, qualche figuraccia e un po’ di ore di studio sarà facile relazionarsi.

giulia e luca australia

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Che luoghi consigliereste a chi vorrebbe visitare lAustralia?

Per noi è tutta bellissima e da visitare! Non c’è un solo posto che ricordiamo con dubbio o negativamente. Ovviamente l’aspetto artistico e culturale è minore, per alcuni aspetti inesistente, rispetto alla nostra bella Europa, ma dal punto di vista naturalistico ha veramente pochi eguali! Ogni Stato ha le sue particolarità, sia climatiche sia culturali, quindi la scelta è parecchio soggettiva. Più che sul dove abbiamo un consiglio sul come: organizzate un road trip, vivete le aree più remote a bordo di qualsiasi mezzo, 4×4, van o camper che dir si voglia, ma allontanatevi dalle grosse città e troverete l’Australia, quella vera, fatta di aborigeni e panorami mozzafiato.

L’Australia ne ha per tutti i gusti: barriere coralline, deserti, spiagge da sogno, montagne su cui sciare, valli da scoprire, città moderne, surf, trekking, pesca e chi più ne ha, più ne metta!

Avete scoperto posto poco conosciuti dai turisti?

Il Nord del Queensland e il Northern Territory sono quelli in cui abbiamo trovato meno turismo di massa e in cui, di conseguenza, ci siamo sentiti più in contatto con il territorio e i suoi locals. Per chiunque andasse nelle Tableland, Cairns, Mareeba, Atherton, Kuranda ecc., consigliamo una visita alle Emerald Creek Falls e al Lake Tinaroo. Posti in cui abbiamo speso interi pomeriggi e notti a campeggiare e che offrono veramente la possibilità di vedere scorci d’Australia bellissimi.

Quali difficoltà avete incontrato e come le avete superate?

Una difficoltà è stata sicuramente la lingua, sopratutto all’inizio non è stato facile entrare in sintonia con l’accento, ma abbiamo sempre visto questa sfida come uno stimolo, un motivo per impegnarci sempre di più e imparare qualcosa di nuovo. Il dormire in macchina, delle volte, è stato a sua volta una bella sfida, soprattutto al principio, quando non eravamo attrezzati. Zero acqua, poca luce, nessuna doccia o bagno, ragni e insetti mai visti e altre mancanze che hanno messo a dura prova la pazienza, ma mai la fame di avventura.

Il nostro motto, quando tutto diventava nero, è sempre lo stesso: fermati, respira e riparti, siamo in viaggio e stiamo vivendo la nostra miglior vita.

Ci sono mai stati momenti di scoraggiamento?

Essere a 20 ore di volo da casa per molti è già di per sé uno sconforto. Nei momenti in cui vorresti essere vicino alla tua famiglia, sia in quelli belli sia in quelli brutti, questa distanza si fa ancora più enorme e insormontabile. Noi abbiamo sempre scelto di vivere questa emozione come quello che di fatto è, ovvero parte dell’esperienza. Non si può avere tutto, nemmeno noi eravamo pronti a questo compromesso, eppure, ad oggi, dopo aver visitato quasi tutta l’Asia e l’Australia, abbiamo imparato a conviverci.

Vi siete mai sentiti in pericolo?

In due anni abbiamo avuto un solo episodio in cui ci siamo sentiti in pericolo, ovvero quando un uomo stava provando a rubarci dell’attrezzatura dalla macchina con un coltello in mano. Per fortuna il tutto si è risolto con un paio di urla e niente di rubato. Pensiamo però che questo tipo di situazioni si possono incontrare ogni giorno della nostra vita e ovunque. Le forze dell’ordine australiane sono più che presenti e più che rispettate quindi possiamo garantire che è uno dei Paesi più sicuri al mondo.

Avete sicuramente fatto tanti incontri interessanti. Vi va di raccontarcene qualcuno?

Per nostra fortuna abbiamo incontrato un sacco di persone fantastiche. Chi per un motivo o chi per un altro, tutti ci hanno lasciato qualcosa e li portiamo nel nostro cuore. Sono nate delle amicizie incredibili, che oggi portiamo avanti con fierezza perché hanno arricchito le nostre storie. Ad esempio, Luca ha conosciuto quello che ad oggi è il suo testimone di nozze. Oppure Daniel, un fidato amico australiano, compagno di avventure e campeggi sotto le stelle. Monica, una ragazza dolcissima che è entrata nel cuore di Giulia… insomma, potremo continuare per ore a parlare di tutti gli incontri fatti, anche quelli negati, perché ci hanno comunque trasmesso e lasciato qualcosa.

Adesso siete in viaggio dove vi trovate?

Sì, siamo in viaggio da qualche mese ormai. Ci troviamo in Asia, in questo esatto momento siamo in Vietnam. Siamo precisamente su un pullman che ci sta portando da Sapa ad Hanoi dove trascorreremo la nostra ultima settimana vietnamita prima di volare in una nuova destinazione.

Raccontateci di questo viaggio e di quanto durerà

Questo viaggio è nato dal bisogno di ritrovare quella dimensione che tanto ci aveva fatto innamorare nel 2019, quando visitammo l’Asia per la prima volta. Il biglietto è nato per caso, da un’offerta su Internet, e anche la sua prima destinazione è stata un po’ casuale, l’India. Abbiamo previsto una durata di circa 3 mesi e mezzo totali, ma non ci siamo prefissati una data di fine. Vedremo strada facendo cosa ci sentiremo di fare.

Quali luoghi avete già visti e quali visiterete?

Il viaggio è iniziato in India, un mese bello intenso, tosto e particolarmente toccante. Abbiamo proseguito poi per il vicino Nepal, casa delle montagne più alte del mondo, anche qui siamo rimasti un mese circa. Siamo tornati in Thailandia, a Bangkok, la nostra amata Bangkok. La meta attuale è il Vietnam, che abbiamo visitato all’80% e di cui ci siamo innamorati, non vediamo l’ora di continuare a scoprirlo. Il prossimo sarà un Paese che si è fatto attendere e che sognavamo di visitare nel 2020, prima che scoppiasse la pandemia e che questa stravolgesse i nostri piani da viaggiatori.

Cosa sperate di ottenere da questo viaggio?

Il motivo principale di questo viaggio è la voglia di vivere avventure zaino in spalla con un biglietto di sola andata in un continente che ci affascina e di cui non potremo mai fare a meno.

In secondo luogo stiamo unendo l’utile al dilettevole, cercando di trovare un lavoro da remoto che ci permetta di viaggiare a tempo pieno e indeterminato. Ad oggi organizziamo le giornate riservando alcune ore alla ricerca online e alla programmazione degli itinerari con annessa la creazione di contenuti sui social che raccontano le nostre avventure. Ci piace raccontare e condividere tutto quello che vediamo e viviamo sui nostri canali, lo facciamo in modo reale, condividendo pregi e difetti. Il nostro sogno è quello di creare itinerari di viaggio per persone che vogliono viaggiare nel nostro stesso modo, ovvero vivendo la quotidianità di un popolo, entrando in contatto con lo stesso in maniera autentica, dormendo in homestay o guest house a conduzione familiare, mangiando street food (con le dovute precauzioni), lontano dai ristoranti turistici che servono pizze immangiabili. Ci piace sempre ricordare che quando viaggiamo siamo ospiti in casa di altri e si viaggia per conoscere, non per giudicare.

Comunque vada, siamo sicuri che ci stiamo portando a casa un nuovo bagaglio di esperienza che non ha sicuramente prezzo e che prima o poi realizzeremo il nostro sogno.

Che consigli dareste a chi vuole viaggiare a lungo termine e non sa come fare

I nostri consigli principali sono: crederci fortemente, non demordere davanti alle difficoltà pre -partenza, non farsi spaventare da tutto quello che si sente dire (il mondo è un posto migliore di come ce lo descrivono), non seguire le masse e non scegliere una meta solo perché si vedono delle belle foto e, sicuramente, non organizzare troppo.

In un viaggio a lungo termine i piani cambiano ogni giorno e gli imprevisti sono dietro l’angolo, con pazienza e lucidità s’impara a gestire tutto.

Inizialmente anche noi avevamo un po’ di strizza, dare le dimissioni e prenotare un volo di sola andata è stata una bella sfida, ci abbiamo creduto fortemente ed ora eccoci qui, felici, a rincorrere i nostri sogni, nel modo che vogliamo noi e che ci piace. Non c’è maggiore soddisfazione di riuscire a fare qualcosa in cui si è creduto tanto.

Sapete già cosa farete e dove andrete dopo il viaggio?

Finito il viaggio torneremo sicuramente in Sardegna, a giugno ci sposeremo e l’organizzazione del matrimonio e il matrimonio stesso ci aspettano, quindi non vediamo l’ora di rientrare e rimboccarci le maniche. Dopo l’estate, che quest’anno vogliamo trascorrere in terra sarda a sguazzare nelle sue acque cristalline (dopo 5 anni in giro per il mondo ce la meritiamo ), abbiamo un altro progetto su cui stiamo lavorando, di cui non sveliamo ancora nulla, ma che speriamo ci porterà molto lontano.

Cosa avete imparato, per ora, da tutte le vostre esperienze?

Dal 2018 a oggi, le nostre vite sono cambiate enormemente in tutti i sensi. Noi per primi siamo cambiati e speriamo di continuare a cambiare e a imparare dalla vita. Tutte queste esperienze ci hanno insegnato a vivere il mondo con occhi diversi, occhi altruisti, non prevenuti, occhi che non vogliono giudicare e che non vogliono essere né più né meno di quelli di qualcun altro.

Siamo grati alle nostre vite, alle nostre fortune, all’essere nati in un Paese dove esistono dei diritti, cosa non scontata al giorno d’oggi.

Ci sentiamo molto fortunati per quello che abbiamo ed è bene tenerlo a mente. Non pensiamo di essere speciali, ma solo due ragazzi innamorati che hanno deciso d’impegnarsi per mettersi in gioco e vivere la vita che desiderano e non quella che la società impone giorno dopo giorno.

La cosa più grande che auguriamo a tutti è certamente quella di svegliarsi felici e con la voglia di rincorrere i propri sogni.

Per seguire e contattare Giulia e Luca:

https://www.instagram.com/backpacking_theworld/

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