Mi prendo un’aspettativa dal lavoro e parto per il Sud America

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Francesca.

Sono sempre stata una persona molto determinata, ho sempre creduto che per raggiungere un obiettivo bastava l’impegno! Stacanovista dello studio mi sono trasferita a Roma a 18 anni per studiare Psicologia del Lavoro, la mia grande passione! Tanto impegno, 110 e lode 4 master 3 lingue e un contratto a tempo indeterminato in una grande azienda! Be i presupposti per essere felici c’erano, ma poi ho dovuto ammettere che l’azienda non fa per me o di sicuro non quella dove lavoro. Negli ultimi 15 anni le mie passioni si sono ingrandite e ho capito che al numero 1 ci sono sempre e comunque i viaggi. Dal 2008 ho un sito di racconti di viaggi www.chetiporto.it che è diventato la mia valvola di sfogo. Ho sempre pensato che non bisognasse condurre una vita limitata da qualcuno o qualcosa altro da noi, e quindi quando non ho trovato nessuno che mi accompagnasse in giro non ho mai avuto problemi a viaggiare sola.

Viaggiare in Sud America prendendosi un aspettativa

Questo inverno il tutto è precipitato, al lavoro ho raggiunto picchi massimi di frustrazione e così sono partita da sola per la Patagonia, un viaggio che mi ha aperto la mente come nessun altro. Al mio ritorno ho colto la palla al balzo, la mia azienda mi ha offerto di stare 2 anni a casa in un ottica di restrizione costi ed io ho accettato!

Nel 1911 la mia bisnonna (la persona della mia famiglia a cui assomiglio di più) ha deciso di attraversare le Ande a cavallo dall’Argentina al Cile per poi stabilirsi per due anni a Santiago, esattamente un secolo dopo ho voluto in parte ripercorrere le sue tracce iniziando il mio viaggio da Santiago l’unica città al mondo che l’ha tenuta così tanto lontano dalla sua casa.

 EXTRA! ✎ Le nostre linee guida su come scrivere un buon curriculum di lavoro

In viaggio per 3 mesi, Peru-Bolivia-Cile del Nord e una puntatina a Buenos Aires e Punta del Este da amici!

Anche se viaggiatrice sono pur sempre una psicologa quindi ho deciso di condurre una ricerca psicosociale sulla personalità dei viaggiatori, il mio test è in tre lingue e lo potete trovare sul mio sito . La mia idea è quella di capire se ci sono dei tratti di personalità distintivi per le diverse scelte di viaggio.

Viaggiare in Sud America prendendosi un aspettativa

E’la prima volta che viaggio senza fretta, assaporando il tempo ed i luoghi, le guide non sono l’unica forma di informazione, è bello girare dei luoghi chiedendo alla gente cosa consigliano di vedere, è bello perdersi tra le feste popolari o nei mercati di strada, cercando di confondersi tra la folla, anche se mi sa che non passo molto inosservata vista la quantità di capelli rossi che mi ritrovo.

In questa mia esperienza non so se mi stanno arricchendo più i luoghi o le persone che incontro. A volte mi capita di passare la notte ad ascoltare racconti fantastici di viaggiatori che girano il mondo da 2 o 5 anni, di ragazzi che stanno attraversando il Latino America chiedendo l’autostop, o di motociclisti nostalgici.

Ho creato anche un blog sul mio sito dove cerco di raccontare la mia esperienza, le mie emozioni e il nuovo mondo che sto vedendo. Mi auguro che i lettori del mio blog riescano a sognare con i miei occhi e a seguirmi fino al mio ritorno a casa.

Francesca

Segui Voglio Vivere Così anche su Facebook