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Allora ragazzi, come comincia la vostra strada verso il cambiamento di vita?

All’alba dei 30 anni, ci siamo guardati attorno e abbiamo capito che era il momento di prendere una decisione riguardo a quello che avremmo voluto fare della nostra vita, di come viverla “insieme”. Abbiamo persino iniziato a cercare casa nell’hinterland milanese…l’idea di un mutuo…un lavoro a tempo indeterminato che non dava alcuna soddisfazione a michele, la mia condizione di libera professionista che giorno dopo giorno diventava sempre più “precaria”. I mesi passavano e la paura di finire in quel vortice che la nostra società “impone” a chi non ha la fortuna di avere le “spalle coperte”, cresceva sempre più. Come se non bastasse, un bel giorno, Michele fu vittima di un terribile incidente che quasi me lo portò via. Un mese di ospedale e sei mesi di riabilitazione ci aprirono ancora di più gli occhi su come avremmo voluto che la nostra vita fosse da quel momento in poi.

Quindi cosa avete cominciato a fare?

Iniziammo le ricerche di una possibile meta dove tentare questo “passo”. Qualche viaggio lo avevamo fatto nel corso degli anni, abbiamo molti amici sparsi per il mondo a cui abbiamo chiesto consigli e qualche dritta. Fino al giorno in cui abbiamo deciso per Panama, questo paese del centro America, ancora non troppo rinomato per il settore turistico, ma che a detta di un caro amico, che vive da 18 anni in Costa Rica, poteva essere quello che stavamo cercando. Detto fatto, abbiamo comprato i biglietti e ci siamo presi due mesi per “esplorare” e capire se questa terra poteva essere il nostro “nuovo punto di partenza”. Chiaramente prima di partire abbiamo passato giornate intere su internet a cercare informazioni e possibili contatti, terre e casa da vedere e anche in tutto ciò non sono mancate le “sorprese”, ma è un tasto che preferirei non toccare (arrivare dall’altra parte del mondo, e essere presi x il naso dai propri connazionali… non è una cosa di cui parlare troppo…).

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Come è stato il primo l’approccio con questa terra?

Appena arrivati, ci sono bastati pochissimi giorni per capire che questo era il posto che stavamo cercando. In particolare proprio il Chiriquì, natura rigogliosa, contatto umano e tante altre cose che ormai da noi si sono perse e dimenticate da tempo. Trovata la casa e la terra che appieno soddisfaceva le nostre aspettative, con tutti i problemi burocratici che si possono incontrare in un nuovo paese, siamo finalmente e fortunatamente riusciti a dare il là a quella che sarebbe stata la nostra nuova vita insieme!

E vi siete preparati alla partenza

Rientrati in Italia abbiamo dato la notizia a parenti e amici che, tra tristezza e felicità, ci hanno appoggiato calorosamente. In tre mesi abbiamo organizzato un container, abbiamo disdetto il contratto d’affitto e tutte le utenze e tra scatole, scatoloni, mobili, materassi e chi più ne ha più ne metta, siamo partiti il fatidico 17 marzo 2010!!!

Per approdare a Panama definitivamente?

Ritornati di nuovo in terra panamense, abbiamo sbrigato le prime questioni burocratiche col nostro avvocato a Panama City, e poi finalmente ci siamo diretti alla nostra nuova casa, che era bellissima, ma ancora non finita. Mesi e mesi per terminare tutti i lavori, coi problemi che una cosa del genere può comportare ( contrattisti in mala fede, che pensano di poter approfittare degli stranieri novelli, spillando più soldi possibili ). Fortuna nostra non siamo nati ieri, e ci è bastato poco tempo per capire realmente come funzionassero le cose e di chi ci potevamo fidare e di chi un po’ meno. Dopo un sacco di fatica, finalmente siamo stati pronti all’inizio di dicembre ad aprire le porte del NOSTRO SOGNO, Casa Laguna B&B!!! Senza troppa pubblicità abbiamo cominciato ad ottenere un buon riscontro di clientela, lavorando praticamente per tutta l’alta stagione che da poco si è conclusa. Ora abbiamo chiuso per qualche settimana, in quanto abbiamo iniziato altri lavoretti per migliorare la nostra struttura, e per poter offrire ai nostri clienti qualcosa in più. Non vediamo l’ora di ultimare tutto quello che c’è nelle nostre teste. Probabilmente ci vorrà tempo ma ora ne abbiamo in abbondanza. La nostra vita ora la si può proprio chiamare tale. Non torneremmo mai indietro. Chiaramente la lontananza dagli affetti più cari si sente ma, come spesso si dice, di vita ce ne è una sola… cerchiamo di viverla al meglio!

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Che tipo di clientela è quella che si rivolge a voi?

Abbiamo voluto strutturare il nostro B&B in modo tale da poter rientrare in una fascia “media”. Questo anche per quello che la fantastica Playa Las Lajas ci insegna in quanto sono disponibili sufficienti strutture semplici e a basso costo, e dall’altro lato un solo hotel che copre la fascia “alta” delle richieste. Così facendo siamo andati a coprire quella parte di richieste che qui mancava, offrendo una buona qualità a dei prezzi modici. Per quello che abbiamo potuto constatare la nostra clientela “tipo” è costituita da famiglie e coppie che cercano un posto tranquillo, lontano dalla bolgia che spesso caratterizza questa spiaggia nei giorni di festa. Lavoriamo molto con le famiglie di pensionati americani che vivono nella vicina Boquete, incantevole paese dall’aspetto un po’ “svizzero” a soli 40 minuti da noi.

Dal punto di vista pratico quali sono stati i passi necessari per aprire la vostra attività?

In pratica le cose sono piuttosto semplici, ma non per tutti. Noi Italiani abbiamo delle agevolazioni grazie a un patto esistente da oltre 60 anni tra Panama e Italia, che semplifica la richiesta di residenza, e la conseguente possibilità di lavoro. Bisogna innanzitutto aprire una Società Anonima sul territorio, richiedere la residenza, e una volta ottenuta quest’ultima noi italiani abbiamo la possibilità di lavorare, ma solo per noi stessi, non è un permesso di lavoro generico.

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In Italia ciò che scoraggia e avvilisce è, tra le altre cose, la burocrazia. A Panama com’è?

Beh, anche qui esiste la burocrazia, ma ti assicuro che non ha nulla a che fare con l’Italia!!! A parte essere più snella, la cosa che ritengo fondamentale è ancora questo rapporto “umano” anche con le stesse istituzioni, che ti aiutano a capire ciò che bisogna o non bisogna fare. Un esempio stupido: avevamo dubbi su alcune voci della “licenza” del nostro locale e siamo andati al Ministero del Commercio e Industria, dove una gentilissima signorina ci ha fatto accomodare e ha chiarito tutti i nostri dubbi; tutto questo in una mattinata senza dover prendere alcun appuntamento. Non sono sempre tutte rose e fiori, chiaro, ma spesso le cose vanno così.

Che stile di vita si conduce a Panama?

Panama si distingue a mio parere in due grandi categorie, città e campagna, dove davvero gli stili di vita sono opposti. Non voglio analizzare quello della città, in primis perchè non ci vivo ma anche e soprattutto perchè siamo scappati da una realtà come quella e non me la voglio proprio ricordare! Qui in Chiriquì si vive ancora in contatto con la natura, si riacquistano valori che nel nostro paese sono ormai quasi del tutto scomparsi. Non so bene come dire, ma per fare degli esempi, il contatto con le persone è molto più spontaneo, raccolgiere i frutti dagli alberi per strada è una cosa naturale, avere il vicino che ti regala le uova o qualche verdura la mattina è cosa di tutti i giorni. Per non parlare poi delle cose che da noi sono scontate e che qui invece acquistano di nuovo il valore che hanno, come quando per ore intere non c’è la luce per un guasto sulla linea generale, e quando ritorna è quasi “una festa” o la televisione, che qui penso di aver visto due volte in un anno e mezzo!

La gente del posto poi è tranquilla, amichevole e disponibile. So che questo non accade proprio in tutta Panama, ma io posso dare testimonianza di quello che succede qui.

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Dal punto di vista paesaggistico cosa considerate imperdibile da vedere?

Sicuramente la nostra Laguna!!! Finalmente abbiamo costruito un molo tutto in legno che passa tra le mangrovie ed esce in questa spettacolare laguna che è un esplosiane di natura e animali e che prima non era accessibile da nessun lato! Non parliamo poi della chilometrica spiaggia di Las Lajas (18km) un paesaggio che ti toglie il fiato, dove è possible camminare per ore su una lingua di sabbia che divide il caldo oceano pacifico da una fittissima coltre di palme e natura! Sempre nell’area c’è la possibilità di passare piacevoli giornate in riva ai diversi fiumi della zona, dove è possible nuotare e, perchè no, pescare. Uscendo poi dalla stretta realtà della Playa e del paese, nel raggio di meno di 100 km c’è una moltitudine di cose da fare o vedere, come Boquete, il Volcan Barù, le terme di Caldera, il Canyon Canquilones, le fantastiche isole dell’arcipelago di Boca Brava e molto altro ancora.

Come funzionano i servizi pubblici tipo scuola e sanità?

Le scuole sono presenti ovunque, anche nei più piccoli paesini, ne esiste uno addirittura che si chiama “La Escuela” e sono dieci case con, però, la loro scuola!!! Ovvio che parlo dell’istruzione base, poi credo che per proseguire con gli studi sia d’obbligo muoversi nei grandi distretti o nelle città. Riguardo la sanità, possiamo pronunciarci, in quanto circa un anno fa, abbiamo avuto necessità di “valutare” il servizio, in quanto Michele si ustionò in modo non proprio lieve. Ci appoggiammo alla struttura ospedialiera della regione nella vicina David, in quanto non avevamo ancora, ai tempi, stipulato un’assicurazione sanitaria (qui funziona come negli USA, con prezzi più contenuti). Credo che in Italia non sarebbe andata meglio, anzi, cure di tutto riguardo e alto livello, servizi che da noi non esistono in normalità, come il supporto psicologico, o il primario del reparto che ti lascia il numero di cellulare per qualsiasi evenienza. Anche in questo caso, il rapporto umano fa la differenza.

C’è qualcosa per cui la vostra “italianità” ritenete sia stata un valore aggiunto nella vostra avventura imprenditoriale?

Senza dubbio la cucina e anche un po’ il “gusto” nei dettagli. Qui molte cose vengono fatte “a grandi linee” senza curare i dettagli, e così perdono punti in partenza. Noi con Casa Laguna abbiamo cercato di dare quel tocco, quello stile, quel gusto, ovviamente in quello che sono anche le nostre possibilità. Abbiamo fatto quasi tutto noi, tranne ovviamente opere strutturali, ma davvero ci abbiamo messo cuore ed anima nel dare alla luce il nostro sogno!

Per avere maggiori info su Panama:

www.mollaretutto.com/cambiare-vita/sud-america/panama