Giusy, qui a Londra ho creato da zero la mia realtà

Originaria di Napoli, Giusy ha deciso di lasciare la sua città quando ha iniziato a frequentare l’università, trasferendosi in varie città italiane per poi arrivare a Londra. Lì, la donna gestisce la sua azienda, Britaly. L’idea le è nata dopo un’esperienza negativa con un datore di lavoro e ora l’azienda, operativa non solo nel Regno Unito ma anche negli Stati Uniti e a Malta, mette in contatto gli italiani con dei professionisti riconosciuti che possano aiutarli nel realizzare i loro sogni all’estero.

“Sono partita con il mio compagno, che aveva già trovato un lavoro qui, una mattina di giugno” racconta Giusy, “Abbiamo caricato tutto in macchina e via! Per un po’, abbiamo vissuto in hotel, fino a quando non abbiamo trovato la sistemazione giusta per noi.”

Data la Brexit, Giusy consiglia di conseguire già in Italia degli attestati che possano essere spendibili nel Regno Unito e di affidarsi a dei professionisti. Dal canto suo, forte di una vita sicuramente impegnativa ma ricca di soddisfazioni, la donna non ha intenzione di fermarsi e pianifica l’apertura di una nuova sede della sua Britaly, stavolta, in Spagna!

Giusy Masiello Londra

Ciao Giusy, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao a tutti, mi chiamo Giusy Masiello e sono nata in Italia, esattamente a Napoli, 42 anni fa. Nel corso degli anni, ho unito l’impegno nello studio a quello nella carriera lavorativa, conseguendo anche una laurea in psicologia. Ho dedicato molti anni della mia vita professionale al settore delle risorse umane, collaborando con importanti aziende italiane.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Sette anni fa, presi la decisione di trasferirmi nel Regno Unito, poiché avevo l’intenzione di avviare un’attività imprenditoriale e sapevo che il Regno Unito rappresentava la nazione più idonea per tale scopo.

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Come sei cambiata da quando vivi lì?

Ho notato diversi cambiamenti in me, soprattutto dal punto di vista dell’apertura mentale.

Qui nel Regno Unito, si gode della libertà di esprimersi senza timore di giudizi o pregiudizi e la società si basa sull’idea di meritocrazia e gratificazione personale.

Questo cambiamento ha avuto un impatto profondamente positivo su tutti gli aspetti della mia vita, soprattutto da un punto di vista economico.

Forse l’unica nota negativa è la sensazione di maggiore solitudine ma, pur preferendo l’Italia come destinazione turistica, ritengo che il mio attuale contesto offra vantaggi significativi.

Hai una tua attività a Londra. Ti va di parlarcene?

Ho creato “Britaly”. Tutto è cominciato a seguito di un’esperienza negativa con il mio datore di lavoro dell’epoca, il quale si presentava come avvocato e commercialista, ma poi è emerso che non era neanche laureato in Italia e, ancor di più, non era qualificato nel Regno Unito. Questi momenti sono stati molto difficili per me, poiché ho dovuto lavorare duramente per riconquistare la fiducia di coloro che mi conoscevano.

Tuttavia, grazie alla collaborazione con Samantha Del Vigna – dello studio Del Vigna Dobson – e all’avvocato Marinello, che sono stati i primi professionisti a sostenere il progetto Britaly all’epoca, sono riuscita a perseguire il mio sogno, quello di aiutare le persone a trovare professionisti italiani qualificati nel Regno Unito, adatti alle esigenze di tutti. Un grazie speciale va all’avvocato Maggesi dello studio MEP per averci aperto le porte verso gli orizzonti americani.

Dopo tanti anni di esperienza, sono davvero felice di poter aiutare ogni giorno i connazionali che, a volte, si trovano smarriti nella ricerca di un valido professionista in grado di sostenerli. La frase più ricorrente è: “Parlo bene l’inglese ma parlare la mia lingua e capire ogni dettaglio è essenziale per me, sia nel campo finanziario sia in quello legale, nonché in molti altri aspetti”. Britaly è qui, con passione e dedizione, per fare la differenza e rendere possibile ciò che è fondamentale per i nostri clienti.

Puoi raccontarci sommariamente come hai fatto ad aprirla e a farla conoscere?

Tra le mie qualifiche, possiedo un master in marketing e comunicazione d’impresa. Ho scelto di auto-finanziarmi e ho iniziato a partecipare a numerosi eventi al fine di creare e stabilire connessioni. Questa strategia ha prodotto risultati molto positivi e mi ha garantito una notevole visibilità.

Gli strumenti di marketing utilizzati includono:

  • Partecipazione a eventi di networking
  • Creazione di connessioni professionali
  • Sfruttamento del master in marketing e comunicazione d’impresa per pianificare strategie efficaci
  • Probabile utilizzo di piattaforme online, social media ed e-mail marketing per promuovere l’attività

Che consigli daresti a chi volesse fare qualcosa di simile?

Consiglierei proprio di creare connessioni e affidarsi a professionisti qualificati.

Pensi che Londra ti abbia aiutato a portare la tua attività al successo? Se sì, come?

Londra è stata fondamentale per il mio successo. Del resto, è una delle principali città commerciali e finanziarie al mondo, in grado di offrire una serie di vantaggi che possono contribuire al successo di un business.

Londra è un centro finanziario globale con una vasta gamma d’istituzioni finanziarie, banche, fondi d’investimento e società di private equity. Questo significa che c’è un facile accesso al capitale, alle risorse finanziarie e agli investitori.

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Inoltre, la città attira talenti da tutto il mondo, offrendo una vasta gamma di competenze ed esperienze. La diversità culturale e linguistica può essere un vantaggio per le aziende che operano su scala internazionale o che mirano a raggiungere mercati globali.

In più, anche se il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea, Londra rimane un punto di accesso strategico al mercato europeo. La sua posizione geografica, la sua infrastruttura di trasporto e le sue connessioni internazionali consentono alle aziende di accedere facilmente ai mercati dell’UE.

Londra è conosciuta per la sua cultura dell’innovazione e della creatività in settori come la tecnologia, il design, le arti e la moda. Questo ambiente stimolante può ispirare l’innovazione e favorire la crescita delle imprese.

Naturalmente, è importante considerare anche gli aspetti negativi e le sfide che potrebbero sorgere nell’avviare un’attività a Londra come i costi elevati, la concorrenza intensa e le incertezze legate alla Brexit. Tuttavia, per molte imprese, i vantaggi offerti da Londra superano di gran lunga le sfide, rendendola una scelta attraente per il lancio e lo sviluppo di un business.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

In realtà, sono partita da Napoli quando ho iniziato a frequentare l’università. Mi sono trasferita da Napoli a Roma, da Roma a Livorno, poi a Pisa, a Mantova e a Torino per approdare, infine, nel Regno Unito. Mia madre, quando ha saputo della mia decisione, mi ha solo detto: ‘Vai adesso, se desideri, non fare in modo che sia troppo tardi’. Credo che mia sorella non mi abbia ancora perdonata e i miei nipoti chiedono continuamente perché non vivo in Italia. Capiranno…

Come ti sei organizzata prima della partenza?

Il mio compagno ed io abbiamo messo tutto in auto una mattina di giugno e sono partita. Un dettaglio divertente è che, com’è risaputo, nel Regno Unito si guida dalla parte opposta rispetto all’Italia, quindi, quando sono arrivata lì, ho dovuto affrontare subito un piccolo disagio 

Giusy Masiello Londra

Come ti sei mossa per cercare un alloggio?

Il mio compagno aveva trovato lavoro prima della partenza e abbiamo vissuto in hotel fino a quando non abbiamo trovato la sistemazione adatta a noi.

Quali sono i prezzi medi e le zone in cui, secondo te, è possibile vivere bene spendendo il giusto?

Direi che le zone migliori per vivere nel Regno Unito sono quelle al nord o al centro. Penso che sia inutile sperperare risorse puntando solo a vivere a Londra, dato che nel Regno Unito è possibile guadagnare bene ovunque.

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Gli inglesi amano tutto quello che è Italia e italiano. Mi sono inserita come volontaria in alcuni charity shops e quella è stata una grande fortuna.

Come descriveresti le loro vite?

Apatiche e frenetiche.

Pensi che sia necessario conoscere l’inglese sin da subito?

No, ma aiuta.

Quali sono, secondo te, i pregiudizi più diffusi su Londra?

📌Clima

📌Costo della vita

📌Nebbia

📌Il cibo britannico

📌L’accento inglese

Com’è una tua giornata tipo?

La mia è una giornata piena, anzi, pienissima, di lavoro. Tutto comincia con la colazione, rigorosamente all’italiana, per poi andare in ufficio a Londra, a Manchester o in Scozia (dipende dalle giornate). Incontro moltissimi Italiani, presenzio a tante serate di networking e rientro la sera abbastanza tardi, per andare a dormire distrutta e soddisfatta.

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Quali sono state le principali difficoltà da affrontare e come le hai superate?

La lontananza dalla famiglia mi fa stare spesso male ma ho risolto andando in Italia almeno 5 volte l’anno per periodi abbastanza lunghi. Ho strutturato un lavoro che mi consente di spostarmi anche continuando a lavorare.

E quali, invece, le gioie e le soddisfazioni?

Aver creato un business tutto mio, che ogni giorno aumenta sempre di più.

C’è una comunità d’italiani? Ne fai parte?

Certamente, qui c’è una comunità d’italiani enorme. Organizzando serate di networking e per il tipo di attività che faccio, mi sembra di stare in Italia. Sono membro della Camera di Commercio Italiana, dov’è possibile trovare molti professionisti italiani (direi quasi tutti).

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi lì?

Purtroppo, dopo la Brexit, più che dare consigli bisogna dire che è necessario trovare uno sponsor ma credo che valga la pena di seguire questo sogno .

Suggerisco, tuttavia, di presentarsi alle aziende con una lettera, oltre al curriculum, particolare che qui è molto apprezzato. Inoltre, è bene cercare di conseguire in Italia dei titoli che ti permettano di fare la differenza qui nel Regno Unito.

E quali a chi volesse andarci in vacanza?

Se devo essere sincera, non consiglierei di venire in vacanza qui.

Puoi suggerire ai nostri lettori dei posti poco conosciuti che, secondo te, meritano una visita?

Le scogliere di Dover.

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente?

Direi di sì, invece di conseguire una laurea in psicologia, l’avrei conseguita in lingue e mi sarei trasferita all’estero subito dopo la fine dell’università. In Italia ho sprecato tempo e risorse.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

📌Diversità culturale

📌 Tolleranza e accettazione

📌Indipendenza e resilienza

Progetti futuri?

Espandere la mia attività in Spagna. Al momento siamo nel Regno Unito, negli Stati Uniti e a Malta.

Per seguire e contattare Giusy:

E-mail: g.masiello@britalysm.co.uk

Sito web: www.britalysm.co.uk

Facebook: https://www.facebook.com/BritalySM/