La Vita Multifacetica di Giulia in Finlandia

A cura di Nicole Cascione

La storia di Giulia Santelli con la Finlandia inizia con la passione per la musica metal ai tempi del liceo, passa per due scambi Erasmus all’Università di Jyväskylä e una Laurea magistrale in letteratura finlandese e filologia ugrofinnica all’Università di Bologna.

Premesse che l’hanno portata a trasferirsi a Kuhmo nel 2020, dove attualmente, oltre a lavorare come traduttrice editoriale IT>FI, insegna italiano LS ai finlandesi e finlandese LS agli italiani e offre un servizio di consulenza agli italiani che vogliono trasferirsi in Finlandia o stanno progettando un viaggio in questo Paese.

Giulia Santelli (Giulia in Finlandia)

Giulia, sei arrivata a Kuhmo, in Finlandia nel 2020 e da allora non sei più andata via. Cosa ti ha catturato del posto da indurti a fermarti?

In realtà la mia storia con la Finlandia è di lunga data, inizia con la passione per la musica metal ai tempi del liceo, passa per due scambi Erasmus all’Università di Jyväskylä e una Laurea magistrale in letteratura finlandese e filologia ugrofinnica all’Università di Bologna. Diciamo che le premesse per il mio trasferimento c’erano già, senza contare che il mio compagno, che mi sopporta da ben 8 anni, è finlandese. Senz’altro è stato uno dei buoni motivi per cui ho scelto la Finlandia. Ma se sono finita a Kuhmo è grazie alla mia professoressa di finlandese che mi ha messa in contatto con il centro culturale kalevaliano Juminkeko per un tirocinio post-laurea. Il tirocinio di tre mesi si è trasformato in un’esperienza lavorativa durata due anni. Poi mi sono messa in proprio e si sa, all’inizio non è mai facile, perciò la soluzione più semplice ed economica è stata rimanere a Kuhmo, dove avevo già stretto contatti di lavoro e dove la vita è meno cara rispetto alla città. Per ora siamo qua ma io non sono brava a mettere radici…

Di cosa ti occupi?

Di far conoscere la Finlandia in Italia e l’Italia in Finlandia. Mi piace immaginarmi come un ponte che facilita lo scambio linguistico e culturale tra questi due Paesi. Lavoro come traduttrice editoriale IT>FI, insegno italiano LS ai finlandesi e finlandese LS agli italiani, offro un servizio di consulenza agli italiani che vogliono trasferirsi in Finlandia o stanno progettando un viaggio in questo Paese e hanno dei dubbi, faccio corsi di cucina italiana in finlandese e sono molto attiva sui social come “Giulia in Finlandia”, che poi è il motore che ha azionato tutto questo progetto.

Qual è il maggior pregio e il maggior difetto della vita in Finlandia?

Impossibile dare una risposta universale, dipende dalle esperienze personali. Per quanto riguarda la mia vita in Finlandia, il maggior pregio per me è vivere in un’area tranquilla e sicura, lontana dal turismo di massa e dal caos cittadino, genuina; avere il bosco vicino, osservare il cambio delle stagioni e d’estate godermi la spiaggia tutta per me. Il maggior difetto è la lontananza dagli altri centri abitati e la mancanza di collegamenti. E poi qui a Kuhmo l’inverno sembra non finire mai e l’estate pare una brevissima parentesi tra lo sciogliersi della neve e il ritorno della neve.

Qual è l’aspetto che più ti ha colpito del popolo finlandese?

Ce ne sono molti: l’umiltà, il saper chiedere scusa, la resilienza, il senso d’indipendenza, il carattere riflessivo.

Come si vive la quotidianità? In modo più frenetico o più tranquillo rispetto al Bel Paese?

Dipende dal posto in cui si vive: come in Italia, anche in Finlandia c’è una bella differenza tra vivere in paese e vivere in città. Anzi, forse la differenza è ancora più forte visto che in Finlandia la densità di popolazione è nettamente minore rispetto all’Italia e le distanze tra i centri abitati sono spesso molto grandi. C’è molta differenza anche tra vivere al sud e vivere al nord, a est e a ovest. Per dire, la vita a Helsinki è molto diversa dalla quotidianità di Kuhmo. In generale, i ritmi di lavoro e di studio sono meno frenetici rispetto a quelli dell’Italia. Si apprezzano molto la tranquillità e la privacy.

Il tuo primo ricordo finlandese, a parte l’arrivo?

Ho tantissimi primi ricordi finlandesi: la prima volta che ho visto una renna bianca e la prima volta che ho usato un raccoglibacche (tutti mi prendevano in giro perché per sbaglio avevo comprato quello per bambini), la prima volta che mi sono messa gli sci da fondo ai piedi e la prima volta che ho sentito il rumore del ghiaccio muoversi sul lago ghiacciato, la prima volta che ho visto l’aurora boreale e la prima volta sulla slitta a spinta (che oggi è il mio normale mezzo di trasporto in inverno), i primi -35 e le prime orde di zanzare, i primi camemori e il primo di una lunga serie di bagni al lago d’inverno, la prima volta che ho assaggiato il paté di renna (il mio compagno mi ha fatto credere per anni di aver mangiato renna in scatola per gatti) e la prima volta che sono andata in sauna con gli amici (chiaramente nudi, come è tradizione in Finlandia), la prima primavera dopo il lungo inverno e la prima (e ultima) volta che ho mangiato la mykykeitto. Potrei continuare all’infinito!

Giulia Santelli (Giulia in Finlandia)

Quali sono i pro e i contro del vivere a Kuhmo?

Tra i pro, senz’altro la tranquillità e la sicurezza, una natura onnipresente e rigogliosa, il contatto con l’ambiente, funghi e frutti di bosco in quantità, una biblioteca fornita e ben funzionante. Tra i contro, la lontananza dagli altri centri abitati e i pochi collegamenti disponibili, la progressiva perdita dei servizi (come quello sanitario) in nome dell’inurbamento, la mancanza di punti di ritrovo per giovani e adulti, gli orari estremamente limitati di bar, negozi e ristoranti.

Finlandia per tutti o per pochi? A chi la consiglieresti e a chi no?

È per tutti quelli che sono consapevoli delle differenze, che sanno informarsi e scegliere in maniera critica, che non si lasciano trasportare dal “sentito dire”, che valutano le possibili difficoltà di un trasferimento e hanno gli strumenti conoscitivi per affrontarle. È questo che cerco di fare insieme ai miei clienti durante la consulenza. Ci sono molte cose da capire e da valutare situazione per situazione, prima d’intraprendere la via della Finlandia.Poi è chiaro, dipende dalla personalità e dalle competenze del singolo. Per esempio, se una persona non sa il finlandese e nemmeno l’inglese, direi che l’opzione più semplice è partire dalle città, multilinguistiche e multiculturali, dove ci sono più possibilità d’impiego; chi soffre particolarmente il cambio stagionale, la mancanza di relazioni sociali o non se la sente di guidare sul ghiaccio non sceglierà il paesino sperduto, per quanto idilliaco possa sembrare, ecc. A chi pensa al trasferimento, consiglio sempre di visitare la Finlandia e guardarla con l’occhio di chi vuole trasferirsi non con quello del turista.Per chi parla almeno inglese ed è alla ricerca di un lavoro stagionale, la Finlandia offre ottime prospettive, soprattutto nel campo del turismo e della ristorazione. Consigliatissime anche le esperienze di studio.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sicuramente voglio continuare a tradurre, nella speranza di portare sempre più opere letterarie finlandesi in Italia. Adoro insegnare, sto ideando nuovi corsi e stringendo nuove collaborazioni. L’idea è quella di lavorare il più possibile online, sfruttando anche le nuove tecnologie sviluppate durante la pandemia. Tra i miei progetti futuri ci sono pure delle piccole guide e un ebook. E poi, uno dei miei nuovi hobby è lavorare la corteccia di betulla, come da tradizione finlandese: in arrivo splendidi gioielli fatti a mano!

Giulia Santelli (Giulia in Finlandia)

santelligiulia93@gmail.com

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