La Germania dice addio alle autostrade gratis

Di Gianluca Ricci

 

Era uno dei miti su cui la Germania aveva fondato la sua granitica reputazione nel mondo, soprattutto in quello degli automobilisti: le autostrade gratuite.

Una rete fra le più capillari del globo è rimasta percorribile (in alcuni tratti addirittura senza alcun limite di velocità, per la gioia dei possessori di auto sportive) da tutti, per anni, senza sborsare un quattrino.

Ma dal prossimo anno tutto è destinato a cambiare: a meno che un ricorso pendente a Bruxelles presentato da alcuni dei tanti Paesi confinanti non faccia recedere Berlino dalla sua decisione, gli automobilisti dovranno acquistare un apposito bollino e applicarlo al parabrezza esattamente come avviene in Austria e in molti altri stati d’Europa.

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A pagarlo realmente, però, saranno solo gli automobilisti stranieri, poiché il costo del nuovo balzello sarà scalato ai tedeschi direttamente dalle tasse di circolazione.

Secondo le ultime informazioni, i bollini per gli stranieri saranno diversi, a seconda della permanenza sul territorio germanico: quello valido per dieci giorni, simile alla Vignette austriaca, potrà costare dai 2,50 euro ai 25 in base alle emissioni dell’auto.

La previsione dei tecnici del Ministero delle Finanze è che in questo modo la Germania potrebbe mettere in cassa ogni anno una cifra pari a mezzo miliardo di euro, un vero e proprio toccasana per i conti dello Stato, che così potrebbe incentivare l’avvio di una massiccia operazione di rinnovamento delle infrastrutture senza gravare solo sul portafoglio dei cittadini tedeschi.

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Uno studio commissionato dagli ambientalisti, che da quelle parti hanno ripreso a drenare consensi politici a due cifre, certificherebbe però che l’operazione rischia di trasformarsi in un flop e che molti turisti che precedentemente sceglievano la Germania come meta delle loro vacanze potrebbero guardare ad altre destinazioni per il solo motivo che spostarsi in auto non sarebbe più conveniente come in precedenza.

Fatto sta che a pochi giorni dall’applicazione della nuova legge, nulla pare possa fermare l’inizio di una nuova era per gli automobilisti di tutta Europa.