La storia di Elena Da Ronch

Di Enza Petruzziello

Addio Italia, ricomincio dalle Canarie. Elena Da Ronch, contabile di 54 anni originaria di Belluno, due anni fa decide di voltare pagina, trasferendosi a Lanzarote. Qui acquista una casa a Playa Blanca, una località turistica tra le più belle dell’isola.

La sua decisione arriva quando, dopo la seconda dose del vaccino AstraZeneca, inizia il suo calvario fisico. Sportiva e convinta «Sì Vax», Elena inizia però a notare qualcosa che non va. Due giorni dopo la seconda dose avverte un formicolio alla gamba destra, che si estende anche alla parte destra del viso e al braccio destro. A quel punto si reca al pronto soccorso dove viene mandata dal neurologo. E inizia il calvario di visite. Tac cerebrale, risonanza magnetica al cranio e al torace. Niente da fare. Tutto negativo. Assume anti infiammatori, ma dopo un mese ecco i tremori e i brividi di freddo. Ancora visite e analisi del sangue. Si sottopone anche a terapie alternative, ozonoterapie in vena. Ma tutto si rivela inefficace e in mano non ha una diagnosi precisa.

Decide così di andare via, di vendere casa e di cambiare vita, ricominciando a Lanzarote. Oggi è membro del Comitato “Ascoltami”, organizzazione di volontari che accolgono le persone con reazioni avverse al vaccino Covid e raccolgono le loro testimonianze. Ecco la sua storia.

Elena Da Ronch

Elena, quando e perché ha deciso di lasciare l’Italia? 

«Nella mia mente c’era da tanti anni l’idea di lasciare l’Italia dopo il pensionamento per andare a vivere in un paese più caldo, vivendo io a Belluno».

Tra le ragioni che ti hanno spinto ad andare via ci sono le complicazioni legate alla seconda dose del vaccino e la sfiducia nei confronti della sanità Italia. Come stai ora?

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«Sì, la follia che si è scatenata a partire dal 2020 ha accelerato la mia decisione di lasciare l’Italia. La reazione avversa piuttosto grave che ho avuto a seguito dell’inoculazione, e successivamente il totale abbandono delle istituzioni e della sanità italiana, hanno contribuito in maniera massiccia. Ora sto molto meglio».

Perché tra tanti posti la scelta è ricaduta proprio su Lanzarote? La conoscevi già? Sei partita da sola?

«Ho visitato Lanzarote per la prima volta nel dicembre 2018 e me ne sono innamorata per la sua bellezza e tranquillità, oltre al clima, e per il modo di vivere molto più rilassato e gioioso. Sono partita da sola con i miei 2 pinscher nani».

Come sono stati gli inizi qui? Penso all’accoglienza delle persone, alla ricerca di una casa e di un lavoro, e in generale all’adattamento a una nuova vita.

«Prima di trasferirmi avevo già pianificato tutto, individuato e comperato la mia nuova casa, messo in vendita la mia casa in Italia, lasciato il posto fisso per aprirmi la Partita Iva e continuare a fare consulenza contabile da autonoma. L’adattamento è stato molto semplice, le persone qui sono molto socievoli e disponibili. Ho iniziato ad andare in palestra e a frequentare corsi di ballo latino e così ho conosciuto molte persone e mi sono creata un bellissimo gruppo di amicizie».

L’isola ha sicuramente un fascino tutto particolare, con i suoi paesaggi mozzafiato tra vulcani e spiagge, tanto da diventare riserva della biosfera dell’Unesco. Come si vive qui?

«L’isola è molto affascinante e ancora oggi, dopo più di un anno qui, non mi stanco di guardare i suoi colori e il mare che la circonda. A Lanzarote si vive stupendamente se si ha la possibilità di acquistare una casa in cui vivere perché la questione affitto, dopo il Covid, è diventata un grosso problema. I costi sono minori che in Italia ma non più così economici come prima, la benzina costa comunque 1.30€, le strade sono perfette ovunque, c’è molta pulizia e pochissima delinquenza, ogni settimana in qualche paese c’è una festa con concerti gratuiti ed io vado a ballare latino tutte le settimane…. Mi pare di rivivere gli anni ‘90 in Italia».

Quali sono le principali differenze con l’Italia?

«A parte il clima ovviamente, le differenze importanti per me sono soprattutto la sicurezza che si respira qui, la gente sempre felice e sorridente, i grandi spazi aperti, l’efficienza dei servizi pubblici tipo Comune, posta eccetera. Qui in un attimo risolvi qualunque questione burocratica».

Lavoravi in una scuola privata, di cosa ti occupi a Lanzarote?

«In realtà anche se lavoravo in una scuola privata, mi occupavo della parte contabile ed amministrativa. Ora continuo a farlo però come libera professionista e lavorando poche ore al giorno. Ho anche acquistato una seconda casa che affitto ai turisti».

Oltre alla tua professione sei anche membro del Comitato “Ascoltami”, potresti descriverci il lavoro che svolgete e come supportate le persone che hanno avuto reazioni avverse al vaccino Covid?

«Il Comitato Ascoltami è un qualcosa che abbiamo fortemente voluto assieme al resto del direttivo e soprattutto grazie alla grande forza e perseveranza della Presidente Federica Angelini. Il nostro obiettivo è dare sostegno e conforto ai danneggiati da “vaccino” e batterci perché si faccia ricerca per trovare una cura. Oltre a questo, dopo quanto emerso dalle inchieste di “Fuori Dal Coro” abbiamo denunciato, unitamente ai sindacati di polizia, i finanzieri democratici e la senatrice Granato, l’ex ministro Roberto Speranza e l’ex dirigente AIFA Magrini. Il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi ha quindi inscritto i sopracitati nel libro degli indagati. Nel nostro piccolo stiamo cercando con alcuni professionisti del campo medico di fare ricerca per trovare una soluzione, visto che da parte dello Stato non c’è nessuna apertura in questo senso».

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Puoi descriverci un po’ la tua vita quotidiana a Playa Blanca, una delle località turistiche più rinomate dell’isola?

«La mia vita qui si svolge più o meno cosi: la mattinata la passo tra lavoro e palestra; il pomeriggio spiaggia con gli amici tempo permettendo; alla sera ¾ volte alla settimana vado a ballare o a scuola di ballo. E poi le solite cose tipo compleanni, concerti, visite di amici dall’Italia, cene ed aperitivi. Il fatto di poter vivere tutto l’anno all’aperto incentiva molto la vita sociale».

Hai notato dei miglioramenti fisici da quando ti sei trasferita sull’isola?

«Sì, il clima e l’energia molto particolare di Lanzarote mi hanno aiutata molto nella mia ripresa fisica».

In tanti pensano che per cambiare vita e trasferirsi su un’isola bisogna avere i soldi. Cosa ne pensi al riguardo?

«Come ho già detto, i tempi d’oro in cui qui era facile trasferirsi sono finiti, il problema casa è molto radicato e gli stipendi sono bassi, abbastanza in linea con quelli italiani».

Come è cambiata la tua vita da quando ti sei trasferita a Lanzarote?

«La mia vita qui è cambiata in meglio, sono molto più felice e serena, piena di voglia di vivere e di fare».

Progetti e sogni per il futuro?

«Nessun progetto o sogno futuro, io qui ho trovato quello che ho sempre sognato, per me è il paradiso».

Per contattare Elena e il Comitato Ascoltami può mandare una mail a info@comitatoascoltami.it