Viaggio in Sudafrica: i documenti necessari

Prima di partire per il Sudafrica, è bene controllare che tutti i documenti siano in corso di validità: ecco le procedure per visto e cosa fare in caso di viaggi con minori.

Se si sta valutando la possibilità di visitare il Sudafrica, sarà utile avere una panoramica semplice per sapere quali sono i documenti necessari per entrare nel paese. In particolare, questo articolo è incentrato sulle procedure per l’eventuale richiesta del visto per il Sudafrica. Un viaggio in Sudafrica passa non solo per lo studio di un itinerario e per la scelta dell’offerta di vacanza giusta; bisogna infatti tener presenti le regole imposte dal governo locale che regolano l’accesso al Sudafrica.

Il primo documento necessario per recarsi in Sudafrica è il passaporto. Occorrerà richiederlo alle autorità italiane oppure, se si è già in possesso del documento, bisognerà controllare che rispetti le condizioni richieste dal Sudafrica. Il passaporto già esistente, infatti, dovrà essere in corso di validità per i 30 giorni successivi alla data di rientro dal viaggio in Sudafrica. Inoltre bisognerà prestare attenzione anche ad un secondo requisito: è necessario che il passaporto abbia ancora due pagine libere.

Accertate questo imprescindibili condizioni, si dovrà valutare la necessità o meno della richiesta del visto per il Sudafrica. La normativa per i viaggiatori italiani è molto chiara: se il viaggio in Sudafrica avrà una durata di un massimo di 90 giorni di permanenza nel paese, allora il visto non sarà necessario preliminarmente.

Ciò vuol dire che si potrà partire dall’Italia con il solo passaporto e all’arrivo in Sudafrica – direttamente in aeroporto – si verrà muniti di un visto turistico rilasciato dal personale presente all’arrivo presso la frontiera. La data di uscita dal Sudafrica corrisponderà quindi alla data del volo di rientro o comunque alla data certificabile in cui si lascerà il paese, nel caso di proseguimento del viaggio – anche via terra – verso altre destinazioni.

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Differente è invece l’iter per viaggi in Sudafrica della durata di oltre i suddetti 90 giorni. In questi frangenti, infatti, si dovrà obbligatoriamente richiedere un visto d’ingresso in Sudafrica prima della partenza. Occorrerà dunque recarsi presso l’Ambasciata della Repubblica del Sudafrica a Roma e procedere con la richiesta. Ci si potrà rivolgere anche alla sede del Consolato Generale del Sudafrica di Milano, per ogni informazione.

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Un discorso specifico va inoltre fatto per chi viaggia con i bambini e più in generale con minorenni. Anche in questo caso bisognerà essere in possesso del passaporto per i minori in corso di validità. A questo documento va aggiunto il certificato di nascita integrale, in maniera tale da poter individuare la condizione di padre e di madre del bambino e/o ragazzino.

Questo genere di documento va richiesto presso i preposti uffici comunali del luogo in cui si ha la residenza e, al fine di evitare problematiche in viaggio, sarebbe buona norma richiedere più nello specifico un  estratto di nascita plurilingue. Diversamente, si dovrà provvedere ad effettuare una traduzione giurata ma ci si addentrerebbe in una procedura più lunga e complessa, dunque è consigliabile richiedere l’estratto plurilingue.

Potrebbe accadere che il minore viaggi con un solo genitore oppure non accompagnato dai propri genitori, bensì da un’altra persona. In questa situazione, oltre a passaporto e certificato di nascita integrale, si dovrà provvedere a stilare – e quindi presentare ai controlli – una lettera di accompagnamento detta “affidavit“. Si tratta di una dichiarazione giurata che va richiesta non oltre i 3 mesi prima della partenza. Ci si dovrà rivolgere al Consolato Generale del Sudafrica a Milano oppure all’Ambasciata del Sudafrica a Roma, prendendo un appuntamento. Il servizio è reso in maniera gratuita e può essere portato positivamente a termine previa presentazione dei certificati di nascita integrali dei minori e dei passaporti di tutte le persone implicate nella questione.

C’è infine un’ultima casistica possibile che richiede ulteriori formalità da svolgere in anticipo rispetto alla data della partenza: è la possibiltà che si riscontra quando ci sono minori che viaggiano senza alcun accompagnatore. In questo caso va presentata una lettera dalla persona che ospiterà i minori in Sudafrica, con indicazione precisa di generalità, date di soggiorno, indirizzo in cui si risiederà, una copia del documento d’identità o del passaporto o del permesso di soggiorno della persona che ospiterà il minore in Sudafrica. Sulla lettera lettera di accompagnamento – affidavit dovranno essere riportate le stesse suddette informazioni.

Infine, se si sta pensando di spostarsi in Sudafrica in automobile, noleggiandone una a destinazione, è fortemente consigliabile richiedere la patente internazionale. La patente italiana è accettata e non è considerata illegale (con preferenza per la patente in formato tessera), tuttavia diverse compagnie di autonoleggio, per prassi aziendali interne, richiedono la patente internazionale.

Meglio dunque informarsi con un certo anticipo rispetto alla data di partenza per il proprio viaggio in Sudafrica.

Stefania Bochicchio