Il divorzio breve in Romania

Sei mesi. È questo oggi il tempo per chiudere per sempre il vostro matrimonio, almeno in Romania. Da anni destinazione di coppie desiderose di dirsi addio, la vicina nazione dell’Europa centro-orientale è diventata famosa per il suo divorzio breve, che attira un numero crescente di (aspiranti ex) coniugi stranieri.

L’iter del divorzio breve in Romania è, infatti, molto più semplice rispetto all’Italia e ad altri paesi europei. Questo grazie alla legge rumena, che non prevede l’istituto della Separazione. Chi vuole sciogliere per sempre il matrimonio richiede direttamente il divorzio senza aspettare i tempi della separazione, che nel nostro Paese è obbligatoria.

Divorzio breve: differenze tra Italia e Romania

Il divorzio breve in Italia è stato introdotto dalla legge n.55 del 6 maggio 2015, pubblicata l’11 maggio nella Gazzetta Ufficiale n.107. Anche da noi è possibile ottenere il divorzio breve, ma a differenza della Romania è sempre necessario un periodo di separazione ininterrotta tra i coniugi.

I tempi della separazione con il divorzio breve in Italia scendono da 3 anni a 6 mesi in caso di separazione consensuale, indipendentemente dalla presenza di figli, oppure a 12 mesi in caso di separazione giudiziale, quando cioè ci siano conflitti tra i coniugi.

Divorzio Breve in Romania

Il termine per calcolare la durata della separazione decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale. A partire poi dalla data della separazione, dovranno passare altri sei mesi previsti dalla legge, e infine si dovrà prendere un definitivo appuntamento per la firma del divorzio vero e proprio. In sintesi, per il divorzio “breve” stile italiano, passa certamente più di un anno.

In Romania, tutto ciò che una coppia deve fare è firmare davanti a un notaio. I coniugi hanno 30 giorni per ritirare la richiesta di divorzio e successivamente, se il divorzio è consensuale, il notaio concluderà il matrimonio. Il sistema rumeno è stato modificato per velocizzare il tutto, consentendo alle coppie di divorziare davanti ai notai, invece di andare in tribunale. Anche in tribunale, comunque, la procedura richiede solo un paio di mesi.

Divorzio in Romania e riconoscimento in Italia

Nonostante l’introduzione della normativa sul “divorzio breve”, molti coniugi italiani scelgono la Romania per ottenere il divorzio veloce in tempi molto più rapidi e con costi legali molto più bassi rispetto a quelli richiesti dagli avvocati italiani.

Il riconoscimento in Italia del divorzio breve ottenuto in Romania è consentito dal regolamento del Consiglio Europeo n. 44/2001, che dà la possibilità di pronunciare una sentenza di divorzio da parte di qualunque tribunale dell’Ue, a patto che la coppia sia stabilmente residente in quel Paese da almeno 3 mesi. La residenza non comporta alcuna problematica di carattere fiscale in Italia, né causa la cancellazione della residenza italiana e nemmeno la residenza “effettiva”.

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Come ottenere il divorzio in Romania

Il divorzio breve in Romania tra due italiani, per la legge rumena, può essere ottenuto quando uno dei coniugi ha la residenza in Romania ed entrambi le parti siano concordi sul divorzio: i coniugi devono essere d’accordo sulle condizioni del divorzio (mantenimento, affidamento dei figli).

Divorzio Breve in Romania

Per ottenere la residenza sono richiesti:

  1. Tessera sanitaria europea valida;
  2. Tra i 100 e i 200 euro in un conto bancario in Romania;
  3. La residenza dichiarata sul territorio romeno stipulando un contratto d’affitto.
  4. Carta d’identità o passaporto valido.

Altri documenti necessari sono:

  • Certificato di matrimonio apostillato, tradotto e legalizzato;
  • Certificato di residenza rilasciato dalle autorità romene;
  • Copia degli atti d’identità.

Una volta presentata la documentazione necessaria, il coniuge residente in Romania inoltra la causa di divorzio, e l’altro procede a incaricare tramite procura speciale un avvocato che lo rappresenti. Dopo circa 1/2 mesi dal deposito del ricorso congiunto di divorzio, verrà fissata la prima ed unica udienza, durante la quale verrà emesso il provvedimento di divorzio. La sentenza così ottenuta dal tribunale estero dovrà semplicemente essere trascritta in Italia presso il Comune in cui il matrimonio è stato celebrato.

L’intero iter procedurale e legale si fonda sulle disposizioni del Regolamento C.E. 2210/2003, art. 3 e Regolamento C.E. 44/2001, più sul codice civile romeno: 2597 e 2598.

Quanto costa un divorzio in Romania?

I costi di un divorzio in Romania ammontano in media a 3500 euro (da dividere in due), comprese le tasse, la traduzione della sentenza, il volo e altre spese legali. Cifre che non dovrebbero essere molto diverse da quelle imposte degli avvocati italiani, ma che nella realtà lievitano tra rinvii e intoppi burocratici, capaci di far passare anche anni prima che un tribunale emetta il verdetto.

Gli effetti del divorzio in Romania: cambio di cognome

Con lo scioglimento del matrimonio attraverso il divorzio, i coniugi possono concordare di mantenere i nomi che avevano durante il matrimonio.

In mancanza di accordo, in casi debitamente giustificati il giudice può consentire ai coniugi di mantenere i nomi usati durante il matrimonio. In mancanza sia di un accordo sia di una decisione del giudice, ciascun coniuge riacquista il nome che aveva prima del matrimonio.

Divorzio Breve in Romania

Perché le coppie scelgono la Romania per dirsi addio ?

Non saranno gli otto giorni che servono per il divorzio in Brasile, ma lo scioglimento del matrimonio in Romania può definirsi a tutti gli effetti un divorzio lampo. In 3 giorni si avviano le pratiche per il cambio di residenza: un contratto di locazione di 3 mesi è più che sufficiente. Subito dopo, ci si presenta al Tribunale civile: nel giro di 60 giorni la prima udienza. Un mese ancora, ed ecco la sentenza scritta.

Più dei tempi, ciò che però continua a spingere molte coppie italiane a prescegliere la giurisdizione rumena è il costo della procedura che in media è più basso rispetto agli altri paesi europei.

Va anche detto che negli ultimi due anni si sono moltiplicate le segnalazioni di chi si è sentito truffato da fantomatiche agenzie, che sono sparite dopo aver incassato i primi acconti. Il consiglio è quindi di rivolgersi ad avvocati seri e certificati.