Tutto cominciò diciassette anni fa, quando Roma cominciava a “starmi stretta”, troppo traffico, lavoro creativo (grafico per l’editoria) ma svolto in ambiente impiegatizio di tipo “fantozziano”, rapporti umani quasi annullati dai ritmi frenetici e troppa gente convinta che la soluzione al logoramento quotidiano sia lo psicanalista. Così, in una vacanza decisa in extremis per riprendermi da un annata difficile sotto molti punti di vista, eccomi a scoprire la Grecia delle isole: i ritmi sono rallentati, vuoi per la cultura vuoi per il clima, i rapporti familiari stretti ma raramente degeneranti in mafia, il “modernismo” piuttosto ingenuo e superficiale.
I ragazzini giocano per le strade, i vecchi nei caffè dei paesi discutono di politica e delle coltivazioni sorridendo spesso sotto i baffoni, delle donne si sente la presenza anche quando non si vedono, società matriarcale in cui il genere femminile è perfettamente consapevole della propria importanza.
I maschi più giovani sono forse quelli più confusi, indecisi tra la tradizione, con le sue certezze e la sua limitatezza, e la nuova ventata di imprenditorialità che però non capiscono fino in fondo. E tra questi uomini mi è capitato di incontrare mio marito!
Ci siamo conosciuti ad Iraklio, io decisa a trovare in Grecia la situazione ottimale per vivere e lui iscritto, senza troppa convinzione, all’università di Roma alla facoltà di economia… A presentarci sono stati i nostri amici comuni, o meglio i suoi amici d’infanzia che erano arrivati all’università di Roma un anno prima e che io avevo conosciuto frequentando delle lezioni di greco moderno. Nel giro di poco abbiamo capito che le nostre due confusioni personali avevano qualcosa in comune: il sogno di una famiglia, far crescere i nostri figli in un ambiente il più possibile sano dal punto di vista della natura e dei valori, lavorare senza la frustrazione di un padrone sulla testa. Dopo un po’ di anni a Roma, nel vano tentativo di coronare con la laurea lo sforzo di vivere nella grande città, l’ inizio della nostra impresa!
Così ci siamo imbarcati, anche con un po’ di incoscienza, nella progettazione e realizzazione di una struttura per le vacanze, che ora gestiamo da soli, e che è ancora “in divenire”. Il progetto prevede, oltre alle tre case in pietra che abbiamo già terminato e il grande orto-frutteto-giardino che stiamo impiantando, una piscina che somigli ad un laghetto, un piccolo ristorante con specialità greche e italiane (visto che ci piace cucinare… e anche mangiare!) e la nostra casa personale! Purtroppo chi doveva fornire la sua esperienza per aiutarci a preventivare le spese ci ha messo fuori strada per non aver recepito esattamente quali fossero le nostre esigenze. Così, tra la nostra mania di perfezionismo e l’approssimatezza-rilassatezza dei tecnici e degli operai… i soldi sono finiti mooolto prima dei lavori!
Del resto, laddove tutti avrebbero messo una cucina pronta noi avevamo disegni al millimetro per il falegname, al posto del mobilio usuale per le case-vacanze da affittare noi ci siamo fatti spedire dei pezzi antichi dall’Italia; morale della favola ci siamo guadagnati la fama di essere un po’ strani, o meglio stravaganti! Proprio così abbiamo deciso di intestare la nostra attività turistica: “Stravaganti”, anche dal nome di una celebre Accademia di letterati veneziano-cretesi che proprio a Creta svolsero la loro attività creativa intorno al diciassettesimo secolo.
Adesso, da bravi stravaganti, in questi anni di globalizzazione, clonazione e ipertecnologia, abbiamo due figli, quattro cani, due gatte… che partoriranno tra poco. I debiti contratti per realizzare il nostro progetto, una macchina vecchia e un furgoncino scassato completano il quadro.
Viene sicuramente da domandarsi, di questi tempi, se c’è stato un pentimento: la Grecia è in piena crisi economica, pessima la pubblicità che se ne fa all’estero, ridotte le richieste di alloggi per le vacanze. Eppure vi assicuro che non tornerei indietro, non solo per il paese, le sue tradizioni e la sua cultura (che sono sicura non finirò mai di scoprire quanto siano ricche), ma anche per la qualità della vita di cui si gode abitando in un piccolo villaggio. La grande città, la più moderna e disincantata Italia, forse accecano con i loro splendori, ma visti da lontano mi sembrano sempre più dei voltagabbana in un Europa che comunque è messa tutta in discussione.
✎ Vivere da pensionati in Grecia: agevolazioni fiscali e molto altro ☜
Fatte tutte la dovute considerazioni, e non ultime quelle del cuore, meglio poveri qui che nelle grandi città italiane. Qui ci si aiuta l’uno con l’altro eppoi i “bisogni” sono limitati. Niente vestiti di rappresentanza, cellulare vecchio modello (se proprio non se ne può fare a meno), divertimenti semplici e a portata di tasche quasi vuote.
Per fortuna il nostro rapporto di coppia si tiene in piedi come è giusto che sia in una famiglia tradizionale, in cui l’amore fa superare le difficoltà pratiche: in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia! Vi assicuro che, credendo fermamente in questo principio, è più facile rimanervi fedeli su un’isola greca che nel caos della penisola italiana.Insomma, sole, mare, vento, e tante rughe di espressione dal troppo sorridere!
Forse la fuga dal caos non è la soluzione adatta per tutti, però non abbiate paura a provare… a tornare indietro si fa sempre in tempo! Potreste invece scoprire che l’aria pulita e meno preoccupazioni per la quotidianeità dei figli, valgono più del cinema sotto casa, delle iniziative culturali di livello mondiale… e, francamente, non mi ricordo più a che altro ho rinunciato lasciando Roma!!!
Che altro dire?! Se non mi credete potete venire a vedere con i vostri occhi; fino ad ora abbiamo constatato che qui a Kamilari chi viene in vacanza ci torna, e spesso finisce anche per trasferircisi definitivamente! Perciò siamo in tanti noi stranieri che amiamo questi luoghi, che portiamo ventate di rispettosa novità nelle scuole, dove la metà dei bambini è bilingue, che sensibilizziamo anche senza accorgene gli abitanti locali su piccoli-grandi argomenti. Persino i turisti qui sono migliori che altrove, stupiti da tanta bontà e serenità d’animo si rasserenano anche loro…
Se vi ho un po’ incuriosito su questo angolino di Grecia, vi invito a venirci a trovare. Sono presenti in zona parecchie strutture turistiche, di piccole e medie dimensioni, tutte o quasi a gestione familiare. Dal prete di Kamilari che affitta un pezzo della sua casa all’albergo curatissimo con grande piscina… dove vi verrà offerto il vino prodotto dal propietario, dalle stanze di alberghetti “pittorescamente” squallidini alle nostre tre villette ironicamente schic! A proposito: all’ indirizzo clikkando QUI potete vedere dove ci troviamo esattamente. Certo, la foto di Google è un pochino vecchiotta, però guardate un po’ anche queste foto!
Sono felice di aver incontrato questo sito… E spero di incontrare tanti di voi anche di persona.
Un saluto sorridente dall’ isola di Creta.
Roberta Amicucci Georgantopoulos