Caterina: sono follemente innamorata di Londra

A cura di Maricla Pannocchia

Caterina, originaria della provincia di Brescia, ha lasciato l’Italia sia per via della mentalità chiusa di tante persone della sua zona sia per cercare la vera indipendenza. La donna vive a Londra dall’aprile 2002 e, “se devo dirvi dei contro, non saprei. Forse potremmo avere delle estati più lunghe e c’è un po’ di freddezza nei rapporti con le persone. A parte questo, per me i pro sono talmente tanti che non so neanche da dove cominciare!”

Fra questi, Caterina inserisce sicuramente la libertà e le possibilità di crescita nel mondo del lavoro. “I mezzi sono molto efficienti e mi permettono di essere sempre indipendente, fattore che per me è molto importante. Anche la burocrazia, generalmente, è molto snella. Purtroppo, dopo il Covid e la Brexit, vivere in città è diventato davvero costoso ma io preferisco fare qualche altro sacrificio ma continuare a vivere qui e non spostarmi, per esempio, in periferia.”

A chi sta pianificando un viaggio nella capitale inglese, Caterina consiglia un soggiorno minimo di tre notti, per visitare i luoghi più famosi ma anche per godersela con calma, per esempio con delle passeggiate. Infine, a chi sogna di trasferirsi a Londra, la donna suggerisce di consultare i molti siti Internet che forniscono informazioni su come farlo.

Caterina Maiolini Londra

Ciao Caterina, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Generazione X, cresciuta negli anni 80, originaria della provincia di Brescia, ma in Inghilterra ormai dall’aprile 2002…

✔ Come si vive e quanto costa vivere a Londra? Ve lo raccontiamo nella nostra guida! ✔

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

In tutta onestà, ero veramente molto stufa della mentalità abbastanza chiusa della mia città e, soprattutto, dei paesi vicini. Aggiungi il fatto che, nonostante sia figlia unica, avevo una relazione non proprio bella con mio padre e non vedevo l’ora di essere veramente indipendente, in un posto totalmente nuovo. Fattore cruciale, desideravo imparare la lingua inglese a livello nativo, ma gli USA non mi affascinavano abbastanza e neanche l’Australia o la Nuova Zelanda.

Adesso abiti a Londra. Cosa ti ha spinta ad andare proprio lì?

Ho sempre amato Londra e la sensazione di libertà che trapelava da ogni cosa quando io crescevo in una società che, negli anni 80/90 era molto più restrittiva di quella nella capitale inglese. Leggevo libri, guardavo films, a volte leggevo qualche giornale, soprattutto di musica, e vedevo le ragazze che indossavano ciò che desideravano, portavano i capelli con stili particolari, avevano i tatuaggi e tutto il resto. Avevo anche letto di un’apertura molto più ampia anche sul mondo lavorativo e a livello di carriera. La decisione finale l’ho presa dopo aver visto il primo Trainspotting. Magari questa storia te la racconto un’altra volta (Disclaimer: no, non ero un’eroinomane).

Quando hai capito che Londra è diventata la tua “casa”?

Quasi subito. Forse proprio la prima volta che sono andata con la metro in centro (nel primo periodo vivevo a Watford, interland londinese). In quel momento, mi sono accorta non solo della sua incredibile bellezza ma anche della facilità con la quale ci si può muovere da un lato all’altro della città (prima di Google Maps!) e di quanta varietà di cose in offerta ci siano!!!

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Un mix di entusiasmo e di arrabbiatura. Dipende da chi.

Mia madre era convinta che me ne andassi per cercare un’altra famiglia ed,in tutta onestà, un po’ era così. Solitamente cresciamo solo con una famiglia e invece io sono sempre stata curiosa di capire come vivessero le altre famiglie, come fosse il rapporto tra genitori e figli e quali fossero le varie dinamiche.Ho vissuto in altre 4 famiglie da allora e ho imparato veramente tantissimo!

Come ti sei organizzata prima della partenza?

Ho fatto una bella festa di addio, preparato due grandi valigie (al tempo Ryanair era meno restrittiva con i bagagli) e poi … 25 dei miei amici e parenti mi hanno accompagnata in aeroporto quando sono partita! E’ un peccato che non avessimo gli smartphones al tempo per filmare e fare un sacco di “stories” e posts! Fu una cosa veramente stupenda!

Ricordi le emozioni provate nei primi giorni di vita lì?

Stanchezza! Quanta stanchezza! Il mio cervello assorbiva qualsiasi cosa e si stancava come non lo faceva da tempo. Libertà e senso di appartenenza da subito. Ho avuto veramente poche difficoltà e problemi ma ho sempre visto tutte le cose positive.

Quali sono state le difficoltà che hai dovuto affrontare subito all’inizio, e come le hai superate?Inizialmente ero in una famiglia come ragazza alla pari, quindi, se devo essere onesta, sono entrata a far parte dell’Inghilterra in un modo veramente fantastico perché, per qualsiasi cosa, c’erano loro che mi aiutavano oppure m’indirizzavano verso la soluzione. Ho capito subito la forza della community (ancora prima di Mark Zuckerberg e il resto) e mi sono creata la mia cerchia di conoscenze che poi mi hanno sempre aiutata nel momento del bisogno. Naturalmente, anche io ho aiutato loro.

Di cosa ti occupi?

In questo momento sono in un’ulteriore transizione, quella che riguarda la carriera. Vorrei passare al mondo del calcio femminile, molto in fermento in Inghilterra in questo anno!

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Personalmente, benissimo. Sia dalla famiglia sia dai vicini. Mi sono trovata bene anche nella scuola/college dove sono andata per le mie lezioni d’inglese e nel mio primo lavoro. Io non ho avuto nessun problema, anzi, ho scoperto che gli inglesi, una volta che si aprono con te, sono veramente molto generosi!

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Pensi che sia facile, per un italiano, integrarsi a Londra?

Assolutamente sì, ma sta anche a noi. Non è facile integrarsi da nessuna parte al mondo, se non ci mettiamo un po’ d’impegno! Quindi, come quasi sempre, sta a noi. Oggi giorno, inoltre, ci sono una miriade di communities online che possono essere un aiuto fantastico. La cosa stupenda di Londra per me è che partendo da come sei tu, veramente tu, qualcuno come te ( e più di uno/una) lo trovi!

Caterina Maiolini Londra

Fai parte della comunità d’italiani lì?

Sì e no. Non molto attiva nella community ma partecipo a eventi e manifestazioni che organizzano.

È facile trovare un alloggio a Londra? Quali sono i prezzi medi?

Tutto dipende dal budget a disposizione e anche dalla zona d’interesse. Alcune zone sono più richieste e quindi i prezzi sono più altri ma l’offerta è minore.

Purtroppo ci sono ancora tante truffe quindi… chiedete chiedete anche mille volte! Ci sono un sacco di gruppi Facebook d’italiani a Londra, usateli per fare le opportune ricerche e, se non trovate quello che cercate fra le informazioni già disponibili, chiedete.

Come valuteresti il rapporto costo/qualità della vita?

Devo ammettere che nel post-Covid Londra è diventata veramente costosa. Spesso le persone lo dicevano prima, nel passato, ed io mi sono sempre chiesta perché. Ho vissuto parecchi anni con uno stipendio leggermente più alto del base e ho sempre vissuto bene. Post covid ( e Brexit!!!) è cambiato veramente tanto e questo si riflette sul rapporto costo/qualità della vita. Molti scelgono di spostarsi leggermente più fuori dalla città stessa ma per me il valore di Londra è talmente alto che preferisco compromessi su altro, ma voglio rimanere in città.

Sulla scia di quanto hai appena detto, hai qualche consiglio da dare a chi vorrebbe trasferirsi lì per poter risparmiare un po’?

Fai le tue ricerche bene, e come scritto sopra, non aver paura di chiedere chieder, anche fino allo sfinimento! A Londra si lavora e ci si muove abbastanza velocemente. Se sei una persona che preferisce una vita tranquilla forse un Paese come la Spagna sarebbe più idoneo per te. Le possibilità di crescita e di carriera ci sono e sono anche molto veloci però, ribadisco nuovamente, sta sempre a noi, in primis, sia meritarle sia saperle cogliere. Per esempio, con uno stipendio di 25k sterline ( lorde) è ancora possibile vivere a in zona 3- 4 di Londra. Zone che comunque sono ben collegate con il centro e che si stanno sviluppando parecchio e sono pure belle. Ovviamente, se una persona desidera vivere in zone più costose con un tenore di vita più alto, è necessario che si faccia due conti diversi rispetto ad altri che scelgono di vivere in zone come quelle che ho menzionato poco più su.

Adesso, con la Brexit, non è più facile come un tempo lavorare e vivere a Londra. Che suggerimenti daresti, in questo senso, a chi vorrebbe provarci?

Ci sono tantissimi siti Internet, partendo da quello del Consolato Italiano a Londra, che spiegano molto bene quali siano i requisiti per entrare in Inghilterra post-Brexit.

Il mio primo consiglio è d’imparare bene l’inglese (possibilmente il British English) e informati su Londra, gli inglesi, le tradizioni e via dicendo. Potrebbe essere che mentre scopri tutto questo, intuisci che la città, in realtà, non fa per te.

E quali daresti, invece, a chi sta pianificando il primo viaggio in città?

Suggerisco di venirci almeno per 3 notti, non di meno, altrimenti rischi veramente di non vedere nulla. Londra è bella anche quando ci prendiamo del tempo per viverla con calma, per esempio tramite delle tranquille passeggiate, assorbendo tutti i suoi rumori, i colori e le bellezze! Se la visiterai nel periodo estivo, consiglio I mercati particolari, i giardini (bellissimi) o, ancora, di affittare la bici e visitarla così. Se, invece, ci andrai in inverno o comunque in un periodo con le temperature fredde, non ti perdere uno degli spettacoli teatrali perché questi sono a dir poco fantastici!

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Puoi consigliare ai nostri lettori delle attività da fare per sentirsi un vero local?

Una bella pint di birra alle 5.15pm in un pub della city, tutti in piedi fuori per strada, soprattutto se il tempo lo permette 

Alternativamente, un bel brunch in un caffè locale a East London o sorseggiare dei drinks sul canale dopo un pic nic in uno dei parchi, rigorosamente con un meal deal di uno dei supermercati.

Caterina Maiolini Londra

Come valuteresti servizi come la sanità, la burocrazia e i mezzi pubblici?

I mezzi pubblici sono fantastici. Essi sono veramente uno dei motivi per il quale adoro vivere in città! I mezzi, infatti, mi garantiscono la piena indipendenza a qualunque ora del giorno e della notte e questo, per me, è impagabile. La burocrazia… ti dico solo che nell’ultimo periodo sono dovuta tornare in Italia non so quante volte solo per fare delle firmette assurde in seguito al decesso di mio padre. L’Inghilterra, in genere, ha una burocrazia così snella e semplificata che ogni volta che torno in Italia, piango per la disperazione.

Quali sono, secondo te, i pro e i contro del vivere a Londra?

L’unico contro che trovo è la distanza tra le persone che a volte logora un po’ i rapporti, veramente non ne ho di altri. Okay, forse potremmo avere estati un po’ più lunghe (non più calde, solo più lunghe!) .Gli aspetti positivi, invece, sono troppi da elencare ma come donna direi sicuramente la libertà che si respira e le possibilità di crescita che ci sono.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Ho imparato che “wherever there is a will, there is a way!” ovvero che “quando c’è la forza di volontà, si trova sempre un modo”. Ho appreso anche come Londra sia una città che puoi lasciare per poi tornarci e lei ti aspetta sempre a braccia aperte!

Progetti futuri?

Calcio femminile a livello manageriale…. Tenetemi d’occhio!

Per seguire e contattare Caterina:

Instagram: cate_mdf