Ricominciare e cambiare vita a 50 anni a Tenerife

Di Enza Petruzziello

È possibile cambiare vita a 50 anni? Certo che sì. Ne è convinta Lou Bertolotti, 55enne di Brescia, che dopo trent’anni vissuti sul Lago di Garda, ha deciso di lasciare tutto e trasferirsi lontano dall’Italia. Separata e con due figli grandi, a Manerba Lou gestiva un centro estetico. Poi, come purtroppo succede spesso, le cose non sono andate bene e ha dovuto chiudere l’attività. Così a 49 anni si è ritrovata a ricominciare daccapo, vendendo tutto ciò che aveva e partendo all’avventura. Da sei anni ormai vive a Santa Cruz de Tenerife, nelle isole Canarie. Bellissimo arcipelago spagnolo conosciuto in tutto il mondo per il suo clima mite e per le meravigliose spiagge, qui Lou ha voltato pagina diventando imprenditrice. Dopo un inizio difficile, infatti, è riuscita a creare un’attività tutta sua che le sta dando molte soddisfazioni.

Da sempre amante della medicina antroposofica, approccio olistico che collega l’elemento fisico e quello emotivo nella diagnosi e nella cura, a Tenerife Lou è presidente di un’associazione, Hombre de la Nueva Era, che si occupa di benessere. In poco tempo ha inoltre creato una linea cosmetica di prodotti naturali, la Mary Jane Canarias, basata su dei particolari fiori che crescono nelle isole Canarie. Ogni prodotto è realizzato con materiali e procedure naturali nel rispetto dell’ambiente e della massima eticità per offrire prodotti naturali di qualità ed esperienze eccellenti. I cosmetici nella sua composizione hanno proprietà idratanti, rigeneranti della pelle e rassodanti. Mission della sua impresa: la persona e la qualità della vita attraverso il benessere di ogni gesto quotidiano. Un obiettivo molto alto, ma che Lou sta realizzando giorno per giorno.

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Lou Bertolotti: «Tenerife mi ha cambiato la vita»

Lou quando hai deciso di voler cambiare vita e trasferirti alle Canarie?

«Sono nata in una città del nord Italia a Brescia. Fin da bambina ho avuto un’attrazione per l’elemento acqua. Merito dei fiumi e dei laghi di cui è ricca la Lombardia. Da sempre, però, sognavo di vivere di fronte all’immensità di un oceano. Così dopo il fallimento del mio centro estetico 7 anni fa, a 49 anni da sola, ho deciso di lasciare l’Italia per incontrare finalmente l’Atlantico».

Conoscevi già Tenerife o sei partita all’avventura?

«Non conoscevo le isole Canarie, ne avevo solo sentito parlare da amici e sono partita all’avventura. Ho venduto e regalato tutto quello che avevo: mobili, auto, oggetti. Ricordo ancora l’ultima settimana di permanenza in Italia, ho passeggiato per la città dove sono nata e che mi aveva ospitata per tanti anni ringraziando i luoghi che ho più amato».

Che cosa non ti piaceva più dell’Italia e della tua vita qui?

«Dell’Italia non mi piaceva l’inquinamento delle città, il clima, il cielo grigio, il freddo in inverno, la nebbia e l’umidità. Non mi piaceva il ritmo frenetico sempre di corsa, i volti grigi e cupi delle persone».

Come si vive invece a Tenerife? Penso alla qualità della vita, ai costi, allo stile di vita, alle persone.

«Tenerife è un’isola che affascina. La vita è molto rilassata, dopo il lavoro ogni giorno è possibile fare una capatina in spiaggia. Ce ne sono di bellissime. Le spiagge a Playa Las Americas sono numerose. Qualcuna di sabbia scura, la maggior parte di sabbia chiara ma tutte, pur essendo libere, sono molto ben attrezzate con bagni, bagnino, docce, portarifiuti, passerelle per disabili. Le acque di Tenerife ospitano diverse specie di cetacei, si possono osservare balene e delfini in un ambiente libero. L’isola inoltre ha un clima mite, si può stare tranquillamente in t-shirt per quasi tutto l’anno e le temperature non sono mai né troppo alte né troppo basse. Io vivo in un piccolo paesino a sud della costa, in una casa con vetrate e terrazza vista oceano a 10 metri dall’acqua. Insomma ho finalmente realizzato il mio sogno. Qui è come vivere ogni giorno sotto il cielo aperto. Ci sono grandi spazi con deserti, calette e baie solitarie, ancora vergini, tranquille, con acque profonde o basse. Gli abitanti sono semplici, sereni e tranquilli. I bambini, le donne e gli anziani vengono rispettati, la criminalità è quasi assente e ci sono persone di ogni nazionalità: italiani, spagnoli, russi, indiani, australiani, argentini, tedeschi, inglesi, francesi uruguaiani, cinesi e così via. Questo naturalmente mi permette di confrontarmi con culture e modi di vedere le cose differenti, arricchendomi e dandomi una visione globale degli eventi e della vita, molto diversa rispetto all’Italia. A Tenerife la vita non costa molto, soprattutto rispetto agli standard italiani e del Nord Europa. Gli affitti sono a buon mercato. Con 400 euro al mese si può prendere un bilocale con tanto di bollette incluse, ovviamente lontano dalle zone turistiche, perché lì i prezzi salgono parecchio».

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Che differenze hai notato rispetto all’Italia?

«Il clima prima di tutto. A Tenerife è sempre primavera ogni giorno dell’anno. Vivere in un arcipelago immerso nell’oceano, distante migliaia di chilometri dall’Europa, ci obbliga però a usare aerei o navi per spostarci».

Hai vissuto tre anni a Formentera, nelle Baleari. Che esperienza è stata questa e perché alla fine hai optato per le Canarie?

«A Formentera gestivo un locale a Es Pujols. L’isola è meravigliosa, quasi caraibica, con spiagge bianche e acque cristalline. Purtroppo è lunga circa venti chilometri e con il tempo ho iniziato a sentirmi come in trappola, con la sensazione di non poter andare oltre. Il clima è diverso dalle Canarie, caldissimo in estate e freddo in inverno. A Tenerife non ti accorgi che sei su un’isola per le tante attrazioni che offre la capitale Santa Cruz e anche le altre cittadine».

Appassionata di medicina antroposofica, da quattro anni a Tenerife sei presidente dell’associazione “Hombre de la Nueva Era”. Di che cosa si occupa l’associazione?

«Nella mia lunga esperienza lavorativa nel campo dell’estetica ho avuto molti insegnanti eccellenti tra cui Henri Chenot. Nel 1980 entrai in contatto con il mondo di Rudolf Steiner il fondatore dell’antroposofia. Da allora è incominciata la mia avventura con la crescita personale e la meditazione. Dopo15 anni di ricerca interiore, sperimentazione nel mondo olistico e formazione, ho incominciato a lavorare con i miei clienti con un approccio diverso e oggi sono una professionista nel campo della crescita personale nel mondo olistico. La mia intenzione è aiutare le persone a trovare la propria strada per stare bene e per avere una vita più equilibrata. Nel 2014 insieme a mio figlio Yuri Tognazzi e a Mario Brandinu, un matematico e ricercatore che vive a Tenerife, abbiamo fondato l’”Hombre De la Nueva Era”, un’associazione culturale che si occupa di guidare le persone a collegare lo spirito dell’uomo allo spirito dell’universo tramite percorsi di vacanza antroposofica con singole persone o piccoli gruppi».

Nel frattempo sei diventata anche imprenditrice, creando una linea di cosmetici di prodotti naturali, la Mary Jane Canarias. Parlaci della tua attività.

«L’idea di creare Mary Jane Canarias è nata mentre camminavo a piedi nudi nel deserto. Osservando con stupore i cactus in fiore del candelabro Euphorbia mi sono chiesta come potesse emanare tanta luce e bellezza e sopravvivere senza acqua in una zona così arida. Poi ho scoperto che molte piante del deserto assimilano e immagazzinano anidride carbonica solo di notte, mentre durante il giorno i loro pori sono chiusi per impedire l’evaporazione dei liquidi. Ho associato il tutto alla pelle dell’uomo, avendo una sorta di un’illuminazione. E così ho creato una linea di cosmetici professionali servendomi degli estratti vegetali delle piante di queste isole. Per le formule cosmetiche uso: burri e oli vegetali pregiati, oli essenziali, estratti naturali, argille vulcaniche e sali marini. Tenerife è un’isola posta di fronte all’Africa ed è ricchissima di varie specie autoctone di flora, foreste di laurisilva, pini e palme tropicali, bananeti, piante grasse di agave, aloe vera e cactus buganvillee e le orchidee, frangipani. Famoso è l”albero del drago” che può raggiungere i 20 metri di altezza. Nell’isola di Gran Canaria esistono inoltre ben 2000 varietà differenti di fiori esotici, considerati unici al mondo. La Mary Jane Canarias produce e distribuisce prodotti professionali per centri benessere, Wellness SPA e Hotel, dedicati alla cura e trattamento della pelle del viso e del corpo».

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lou bertolotti

Tenerife e in generale le Canarie attraggono ogni anno molti italiani. Per le vacanze certo, ma anche per viverci stabilmente. Anche i tuoi figli vivono e lavorano qui. Quali sono le opportunità che oggi le Canarie offrono ai giovani o agli adulti in cerca di lavoro?

«A Tenerife non c’è una grandissima offerta di lavoro e gli stipendi non sono altissimi. In media con un lavoro full time si guadagna tra gli 800 e i 1.000 euro. I miei figli parlano diverse lingue e hanno un elevato spirito di adattamento. Prima di trovare un lavoro stabile e sicuro, hanno fatto diverse esperienze cambiando vari profili lavorativi. Adesso mia figlia 28enne gestisce un centro di abbigliamento sportivo di kitesurf da 3 anni, mentre mio figlio 32enne collabora per la nostra azienda MJC come Executive marketing e agente commerciale».

Le Canarie sono conosciute anche per essere uno dei paradisi fiscali europei. Quali sono i vantaggi per chi vuole fare impresa qui?

«Alle Canarie esiste un Regime Economico e Fiscale (REF) estremamente agevolato, questo per far crescere il commercio delle isole. Si tratta di aiuti statali, incentivi e agevolazioni fiscali molto buoni, sopratutto in alcuni ambiti e settori. Il costo dei beni e servizi ordinari è solo del 7%, mentre in Italia questo costo varia, ma solitamente si aggira sul 22%, ovvero la famosa IVA. Invece, per quanto riguarda i beni e servizi di lusso si parla di un 13.5%».

Tanti anche i pensionati che hanno scelto di vivere nell’arcipelago. Quali sono i vantaggi per loro?

«I vantaggi per i pensionati e le persone anziane che decidono di venire a vivere in queste isole, ricevendo la pensione dallo stato italiano, riguardano le tasse e le imposte molto più basse rispetto all’Italia. Altri vantaggi sono il costo della vita inferiore e un clima caratterizzato da temperature miti tutto l’anno che rende migliore la qualità della vita e della salute».

tenerife

Ormai da sei anni vivi a Santa Cruz de Tenerife capitale, insieme a Las Palmas, delle Canarie. Quali sono le principali attrazioni e bellezze di questa città e in generale dell’isola?

«Santa Cruz, si trova a nord sulla punta orientale di Tenerife e ospita uno dei più importanti porti storici dell’oceano Atlantico. La città è ricca di interessanti luoghi da visitare, palazzi dall’incantevole architettura, fantastici negozi e un’ampia varietà di eccellenti ristoranti. Il porto è la porta d’ingresso verso la Spagna continentale, e un punto di sosta per le navi da crociera dirette ai Caraibi. La playa de Las Teresitas, è la spiaggia cittadina che offre un’immensa distesa di sabbia dorata costellata da palme. La spiaggia giace ai piedi delle lussureggianti foreste delle Montagne di Anaga, che proteggono la baia dai venti. L’Auditorio de Tenerife progettato da Calatrava è il simbolo di Santa Cruz ed è circondato da una serie di rocce dipinte con i volti di musicisti famosi. Poi ci sono gli edifici del Parlamento delle Isole Canarie, le numerose facoltà dell’Università di La Laguna. Ogni anno a febbraio e marzo, con l’arrivo del Carnevale, Santa Cruz si trasforma in una città in festa. Per settimane le strade e le piazze diventano il palcoscenico d’immense celebrazioni. Molto bello anche il Parco Nazionale del Teide dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Si tratta di uno dei più grandi e impressionanti spettacoli geologici al mondo con le sue insolite rocce vulcaniche, le sue uniche formazioni e la sua straordinaria biodiversità formata da una vasta gamma di specie. Qui si può ammirare la bellezza del Vulcano Teide con i suoi 3.718 metri, il punto più alto della Spagna».

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Ti sei mai pentita di esserti trasferita qui e come è cambiata la tua vita da quando lo hai fatto?

«Mai. Anche se non è facile espatriare e cambiare abitudini. Nei primi anni ho sperimentato alcuni momenti di dolore e sofferenza psicologica, che mi hanno provocato malinconia e nostalgia. Poi con il tempo ho adattato questo nuovo mondo alla mia vita, creandomi amicizie con persone del luogo. L’espatrio cambia certamente il modo di guardare al proprio paese. Tuttavia, adattamento non significa rinunciare alla propria cultura. La sfida per me è stata riuscire a costruire una sorta di doppia cultura».

Che consigli daresti a chi sta pensando a un cambiamento di vita?

«Prendetevi un periodo di tempo adeguato nell’arcipelago, nella zona che vi interessa, per valutare se effettivamente faccia al caso vostro, o al vostro business».

Ti manca l’Italia e ci torneresti?

«Dell’Italia mi mancano i teatri, le opere dell’Arena di Verona di cui sono appassionata, ma del resto niente altro».

Progetti per il futuro?

«Creare una mia Spa inserendo il mio metodo utilizzando i miei cosmetici».

Per contattare Lou Bertolotti potete scrivere una e-mail a: info@maryjane.es.

Questo il sito della sua linea di cosmetici: www.maryjane.es.