Trovare la propria strada a 30 anni

A cura di Enza Petruzziello

Cambiare vita o iniziarne una nuova? Sono in tanti a chiederselo, soprattutto arrivati a 30 anni. Eh già, perché superati i 20 arriva il momento di capire effettivamente che cosa si vuole fare da grandi.

I 30 anni, infatti, rappresentano il decennio dell’assestamento. Se a 20 anni si hanno molti sogni e l’illusione di avere tutto il tempo necessario per realizzarli, dopo i piedi tornano a terra. Ci si concentra su uno o due obiettivi e si lavora davvero per realizzarli. Si accetta che non si può fare tutto, perché ci vuole tanto sacrificio per ottenere qualcosa di speciale nella vita.

I più fortunati riescono a capirlo già da prima, a trovare la propria strada e continuare a percorrerla. Per altri è un percorso più difficile. Lavori saltuari, mal pagati. Stage, contratti a termine, esperienze negative in posizioni non in linea con il proprio percorso formativo, una città e un Paese che sta stretto e che non ha nulla da offrire.

cambio vita a 30 anni

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Che cosa significa avere 30 anni oggi?

Tra la giovinezza e l’età adulta, tra il restare e il partire, figli del boom economico e vittime inconsapevoli della crisi, eppure sempre pronti a sognare e a inventarsi il proprio futuro. Sono i trentenni di oggi, quelli nati negli anni ’80 e cresciuti nei mitici ’90. Una generazione convinta di poter cambiare il mondo, arrivata però a sperare di cambiare almeno se stessa.

Molto diversa da quella dei nostri genitori, che alla nostra stessa età avevano già una famiglia, una casa e un lavoro stabile che li avrebbe accompagnati fino alla pensione. Diciamoci la verità, noi quella pensione probabilmente nemmeno la vedremo mai. Siamo una generazione dimenticata dalla classe politica, troppo impegnata a incentivare il lavoro dei ventenni. Ma quando eravamo noi ventenni, dove erano? Ah sì, ci dicevano di studiare.

E così abbiamo fatto, prendendo quel famoso pezzo di carta che una volta ottenuto non ci ha garantito un bel niente. E allora continuiamo a studiare, a specializzarci, a frequentare master su master, andando all’estero per avere più competenze da sfruttare in patria. Il risultato? Il bonus per l’assunzione ormai per noi non vale più.

Insomma, più che un traguardo i trent’anni oggi rappresentano un punto di partenza. In fondo non esiste probabilmente età più giusta per cambiare vita, per cominciare o ricominciare. E se la società non ci aiuta, allora meglio fare da soli e contare su stessi, smettendola di pensare che sia troppo tardi: questo è solo l’inizio.

Come cambiare vita a 30 anni

Sul nostro magazine ogni giorno incontriamo e parliamo con tantissime persone di ogni età. Giovanissimi, pensionati, adulti che hanno mollato tutto senza più voltarsi indietro.

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Molte di quelli che abbiamo intervistato sono proprio trentenni che hanno deciso di reinventarsi, di trasferirsi e vivere all’estero, oppure di cogliere un’opportunità di lavoro, magari proprio in un altro Paese.

A 30 anni, come a 35 oppure a 38 anni, per tutti a un certo punto della vita arriva quel bivio. Dove andare? Svoltare oltreconfine oppure reinventarsi professionalmente rimanendo in Italia? Entrambe le strade hanno a che fare inevitabilmente con la sfera professionale.

In questo articolo vi illustreremo entrambe le alternative, cercando di darvi dei consigli utili per cambiare vita a 30 anni.

Trasferirsi all’estero

È dunque la realizzazione di sé in campo professionale, la possibilità di considerarsi indipendente a livello economico, così da potersi permettere di immaginare, ad esempio, la creazione di una famiglia, ad essere una delle preoccupazioni maggiori dei trentenni. La realtà attuale però non sempre rema a favore, e la precarietà influenza i propositi.

Per questa ragione molti giovani fuggono all’estero in cerca di opportunità migliori e di una nuova esperienza all’estero. Spesso quell’opportunità si trasforma in una scelta di vita permanente, ed emigrare a 30 anni risulta la decisione migliore che potessimo mai prendere.

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Secondo l’ultimo rapporto Migrantes dal 2006 al 2018 la mobilità italiana all’estero è aumentata del 64,7% passando da poco più di 3,1 milioni di iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) a più di 5,1 milioni. Il 37,4% (quasi 48mila persone) di quanti partono ha tra i 18 e i 34 anni, mentre i giovani adulti, ovvero le persone tra i 35 e i 49 anni, sono un quarto del totale (poco più di 32mila persone).

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I motivi? Sempre gli stessi: economici e professionali. Le mete preferite per mollare tutto e ricominciare: Spagna, Inghilterra, Stati Uniti e Australia.

Consigli per trasferirsi

Tanti sono i dubbi, le paure e le incognite da affrontare, ma con piccoli accorgimenti e consigli ogni remora sparirà. Eccone qualcuno utile a chi ha già deciso di cambiare la propria vita a 30 anni trasferendosi all’estero:

  1. Conoscere bene il nuovo Paese. Uno degli errori più comuni è pensare di poter partire alla cieca, senza conoscere il nuovo Paese, scelto perché magari attratti da fotografie e qualche racconto, e soprattutto senza sapere nulla sulle leggi in materia di migrazione vigenti in quel territorio. Prima di decidere di mollare tutto è, quindi, opportuno prendersi del tempo e recarsi nel Paese che si è scelto per cambiare vita, soggiornandovi per un lungo periodo se è possibile.
  2. Informarsi sulle pratiche burocratiche e permessi di soggiorno. Trasferirsi all’estero vuol dire anche confrontarsi con l’aspetto burocratico e legale di questa decisione, insomma su quali visti o permessi servono per ottenere la possibilità di andare a vivere in un determinato Paese. Per farlo è possibile, ad esempio, rivolgersi alle ambasciate che si trovano in Italia, o alle ambasciate italiane nel mondo.
  3. Rispolverare il proprio inglese o iniziare a impararlo. Anche se l’inglese non è la lingua ufficiale del luogo dove siete diretti, può esservi più utile di quanto immaginiate, soprattutto nei primi tempi, prima di imparare la lingua del posto.
  4. Cercare lavoro. Molti partono già con un contratto di lavoro in mano, ma se non siete così fortunati è bene cercarlo con razionalità, senza proporvi per posizioni fuori dalle vostre competenze. Sono diverse le offerte di lavoro all’estero che siti e agenzie pubblicano periodicamente.
  5. Creare una rete di contatti ed essere pazienti. Oggi, grazie ai social network, potrete entrare in contatto con molti degli italiani trasferiti all’estero e chiedere loro consigli su cosa fare e come muovervi. Sono tanti, infatti, i gruppi nati su Facebook dedicati agli expat italiani, che possono così scambiarsi consigli e dare informazioni fondamentali per chi intende trasferirsi nel Paese che li ospita. Uno di questi è il gruppo che riunisce italiani alle Baleari e alla Canarie.

Come cambiare lavoro e reinventarsi professionalmente

A 30 anni si cerca di fare un po’ il punto su ciò che si è diventati e su quel che si vorrebbe diventare da lì a breve. Mi piace davvero il lavoro che faccio? Sono diventato chi sognavo di essere? Sto camminando su una strada che è davvero la mia? Ho 30 anni e non so ancora cosa fare nella vita…

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Sono questi solo alcuni degli interrogativi che attanagliano la generazione dei trentenni. La risposta non sempre è quella che vorremmo, ovvero la più semplice. Il più delle volte, infatti, ci si accorge di non fare ciò che ci rende felici e che tanti sono i motivi per cambiare lavoro a 30 anni.

Come comportarsi in questi casi? Mai piangersi addosso, piuttosto è meglio rimboccarsi le maniche e dare una svolta, perché cambiare carriera o stile di vita a 30 anni è possibile, così come a 31, 32, 33, 35, ecc.

Certo, la società ci dice che entro i 30 anni dovremmo avere capito cosa vogliamo, avere assestato la nostra situazione lavorativa e gli affetti. Ma non è per tutti così. Fortunatamente i cosiddetti “late bloomers” (coloro che sbocciano tardi) ci insegnano che il talento non ha una scadenza. Prendiamo il grande scrittore Andrea Camilleri, che ha raggiunto il successo soltanto in età già avanzata, a quasi 70 anni, grazie ai suoi bellissimi romanzi dedicati al commissario Montalbano.

Questo per dirvi che trovare la propria strada dopo i 30 in fondo è normale, anzi si è assolutamente in tempo per farlo. Non è infatti mai tardi per cambiare vita e ricominciare da zero.

Consigli per cambiare vita e lavoro a 30 anni

  1. È arrivato il momento di rischiare. Quando non si ha nulla da perdere (pensiamo a un posto fisso o una famiglia) è sicuramente più facile. Se ciò che desiderate è però un radicale cambio, allora niente potrà fermarvi. Iniziate a pensare a quello che vorreste davvero fare, cercando su internet tutte le informazioni necessarie per il primo passo. Volete fare carriera in un ambito che vi è ancora sconosciuto, cambiando completamente lavoro? Sicuramente online troverete qualche corso che vi aiuterà ad imparare il mestiere.
  2. Continuare a studiare. Avete sempre sognato di prendere la laurea ma non ci siete riusciti? Vorreste specializzarvi in un nuovo settore? Ricominciate a studiare, non c’è cosa più bella della conoscenza. Senza contare che essere curiosi e imparare cose nuove ci rende più appetibili in un mercato del lavoro in continuo mutamento. Alcuni dei lavori di oggi, per esempio, 10 anni fa nemmeno esistevano.
  3. Fare un’esperienza di lavoro all’estero. Chi lo ha detto che solo i giovanissimi possono farla? Fare un’esperienza all’estero a 30 anni potrebbe essere la svolta per cambiare la vostra vita. Se siete indecisi a trasferirvi, una buona idea potrebbe essere quella di concedervi almeno qualche mese all’estero per capire se quel Paese fa per voi. Un’altra soluzione è quella di lavorare all’estero per aziende italiane, candidandosi per una delle posizione aperte in uno dei Paesi dove queste aziende hanno sede.
  4. Avviare una propria attività. Se avete qualche soldo da parte sarà più semplice pensare di aprire un’attività in proprio. E se non avete un capitale consistente, spesso gli enti locali mettono a disposizione bandi e incentivi (in alcuni casi finanziamenti a fondo perduto) per chi intende avviare un suo business. Quindi tenere sempre d’occhio il sito della propria Regione, Comune e Camera di Commercio.
  5. Circondarsi di persone positive. Secondo alcuni studi, per migliorare la propria vita, molto dipende dalle persone di cui ci circondiamo. Bisogna rapportarsi con persone nuove e positive: questo determinerà in noi un forte cambiamento. La rete di contatti, inoltre, è fondamentale anche per nuove opportunità lavorative. Il passaparola, infatti, potrebbe aiutarvi nel trovare finalmente il lavoro dei vostri sogni!

In conclusione…

Che vogliate lavorare per qualcuno, diventare imprenditori o lavorare da casa, ciò che conta è capire che cosa vi piace fare e smettere di fare le cose solo per dovere o per compiacere gli altri, riscoprendo le piccole gioie in grado di rendere la giornata meritevole di essere vissuta. Iniziate, dunque, a dare spazio ai desideri e ai momenti di piacere. Una volta compreso questo, vi si aprirà un mondo nuovo pieno di opportunità.