Vado a vivere a Minorca

Minorca. Della serie, le favole diventano realtà. Mare e spiagge ancora incontaminati. In primavera un’esplosione di fiori. Un clima gradevole. Vita all’aria aperta. E poi una vita senza ansia. Difficile immaginarlo, è vero. Ma se leggiamo l’intervista con Diletta e Alessandro che qualche mese fa hanno lasciato Verona per andare a vivere a Minorca, scopriremo che i posti da sogno spesso sono a portata di mano. Loro hanno scoperto Minorca per caso. Poi hanno comprato una casa, dove tante volte per dieci anni hanno trascorso le vacanze. In inverno e in estate. L’isola è entrata nel loro cuore. Di qui il grande balzo. Hanno venduto il bell’appartamento che avevano nella città veneta e si sono trasferiti sull’isola, dove all’una e mezzo  si fermano tutti per gustare in santa pace il pranzo e dove per tutto il giorno ci si può “affaticare” solo con sport acquatici, golf, tennis, immersioni. Mare, mare e solo mare.

Vivere a Minorca

Proviamo a far parlare loro. Ragazzi, ci descrivete Minorca?

Minorca è un’isola bellissima. Piccola (50 km da Mahon a Ciutadella, la capitale attuale e quella antica che si trovano rispettivamente ad Est ed Ovest dell’isola), molto verde (soprattutto al nord), con un mare e delle spiagge spettacolari ed estremamente tranquilla. In primavera è un’esplosione di fiori, mentre d’inverno è il regno della pace.

Una bella spiaggia? 

Ce ne sono tantissime di incantevoli, ma su tutte direi Cala Turqueta a sud e Cavalleria a nord.

Come si vive lì?

Minorca è un’isola adatta a chi desidera vivere in pace e senza stress. Pensi che in tutta Minorca ci sono solamente tre semafori. La gente è tranquilla e vive senza tante ansie. Lo si può vedere a pranzo dove, come in quasi tutta la Spagna, ci si ferma per mangiare senza correre come in Italia e poi si fa la sacra siesta rigenerante.

Come sono le persone?

Tranquille anche se un po’ riservate. Credo sia dovuto al fatto che Minorca ha scoperto il turismo da poco. Prima viveva di agricoltura e allevamento e si cullava in un felice isolamento.

Vado a Vivere a Minorca

Hanno tradizioni particolari?

Le feste patronali. Ogni centro  ne ha una, ma la più famosa è la festa di San Juan a Ciutadella, a fine Giugno di ogni anno. Durante queste feste i cavalli e gli abitanti  sono i protagonisti assoluti. La “pomada”, una bevanda a base di limonata e gin,  scorre a fiumi.

Piatti tipici?

La calderta de langosta. E’ una specie di zuppa calda a base di aragosta.

Com’è il clima?

Da maggio a fine settembre una favola. Caldo, ma quasi mai oltre i trenta gradi e in genere sempre ventilato. Nei mesi invernali capitano giornate umide e ventose (soffia spesso la tramontana da nord) ma spesso ci sono giornate splendide dove è possibile andare a fare due passi in spiaggia o nei tanti sentieri nell’entroterra.

C’è lavoro? Voi cosa fate lì ?

In questo momento il tasso di disoccupazione è altissimo. Soprattutto tra i giovani. Quando inizia la stagione turistica le cose vanno meglio perchè alberghi e ristoranti danno lavoro a tanti minorchini e  a tanti spagnoli che giungono dal continente.  Io mi occupo di traduzioni dalla spagnolo all’italiano e dall’inglese all’italiano,e lavoro per un’agenzia (Talaia Cultura) che si occupa di diffondere e mantenere la cultura storica dell’isola.

 

Come sono i collegamento con l’Italia?

Ecco la nota dolente. Durante l’estate, diciamo da Maggio a Settembre, ci sono molti charter dalle principali città italiane però in inverno bisogna volare via Barcellona o via Madrid. In alternativa c’è il traghetto da Barcellona ma è molto caro.

Quanto dista dalle maggiori città spagnole?

Da Barcellona venti minuti di volo, da Madrid circa un’ ora e trenta.

Vivere a Minorca

Cosa si fa in genere la sera?

Minorca non è un’isola mondana. C’è solamente una discoteca, Cova d’en Xoroi  (peraltro bellissima, a picco sul mare e aperta durante il giorno  dove è magnifico osservare il tramonto). Di sera si va a cena in qualche ristorantino oppure si fanno due passi a Mahon o nella bellissima Ciutadella.

E di mattina? si praticano sport?

Durante il giorno mare, mare e ancora mare!. Per chi ama lo sprot c’è da sbizzarrirsi. Tutti gli sport acquatici come vela e surf, tennis, equitazione, golf (c’è un campo molto bello a Son Parc) e molto altro.

Vivere a Minorca

Come sono i servizi pubblici?

Buoni direi. Ci sono due ottimi ospedali e per i trasporti c’è un servizio di bus che collega i vari paesi dell’isola e le principali spiagge mentre uffici & co funzionano di norma molto bene.

Quali sono i lati negativi?

Per quanto ci riguarda nessuno. Se proprio dobbiamo indicarne qualcuno direi la difficoltà per raggiungere Minorca in inverno e l’umidità di alcuni mesi invernali.

Quelli positivi?

Il mare e le spiagge, la luce, l’aria frizzante e pulita, il senso di calma e tranquillità che si respira, la natura incontaminata del Nord di Minorca e i tanti fantastici ristorantini da esplorare.  In generale la qualità della vita a mio avviso è straordinaria. Una cosa banale: per noi svegliarci, andare a comperare il giornale a Fornells (un comune,  bellissimo a Nord dell’isola a pochi passi da casa nostra) e sederci a bere un caffè e leggere in riva al mare non ha eguali, ci accontentiamo di poco.

La vita è cara?

Diciamo che è allineata con quella di una città italiana del nord. Conoscendo i posti giusti è possibile risparmiare molto.

Vivere a Minorca

Consigli a chi voglia vivere lì? 

Di passare periodi lunghi sull’isola prima di decidere. Anche durante l’inverno.

Quanto serve per ripartire da Minorca?

Dipende molto da cosa si vuole fare, se si vuole comperare l’attività o solamente la gestione oppure partire da zero. Sono molti i fattori da valutare attentamente. Se si pensa ad un un’attività commerciale è bene per esempio sapere che la stagionalità influisce molto sull’andamento degli incassi. Nel turismo e nella ristorazione comunque c’è ancora spazio.

Il sito che Diletta ed Alessandro hanno creato per far conoscere Minorca:

www.isoladiminorca.com