Arianna e Roberto e la loro vita a Lagos (Portogallo)
Leggendo questa intervista sale irresistibile la voglia di andare a visitare quello che è l’angolo più esotico del nostro continente: Il Portogallo. L’ultimo lembo di terra dell’ Europa occidentale ed il primo ad affacciarsi sull’ Atlantico, principale porta di accesso verso altri continenti. In particolare è da Lagos, nella regione dell’ Algarve che Roberto ed Arianna ci trasmettono tutto il loro entusiasmo la loro storia. Ci raccontano di una terra che suggestiona e che colpisce per la genuinità della sua gente e dei suoi prodotti, ma anche e soprattutto per i suoi tanti contrasti: contrasti paesaggistici tra spiagge e montagne, contrasti storici di un paese che ha navigato il mondo e che si trova isolato nel proprio continente, contrasti sociali di un paese non certo ricco ma che offre possibilità di sviluppo ed un discreto tenore sociale e contrasti tra mentalità provinciale e popolazione cosmopolita.
Insomma un paese tutto da scoprire: per chi non può partire subito ci facciamo raccontare da Roberto e Arianna i loro sei anni e mezzo di vita vissuta nella pittoresca città di Lagos nella regione dell’Algarve. Dopo tutti questi anni hanno fatto un bilancio sulla loro decisione di dare una svolta alla loro vita: “L’Italia, per noi, è tutt’ ora il paese più bello del mondo, ma… viverci non è facile.
Sia chiaro che il luogo ideale non esiste: ovunque ci sono pro e contro. Quello che conta è il bilancio finale e se pende decisamente verso i pro, allora quello è un posto da prendere in considerazione. Abbiamo sfruttato le qualità tutte Italiane di intraprendenza ed inventiva, condite da un pizzico di incoscienza, cosi abbiamo aperto un winebar & ristorante nonostante le nostre professioni in Italia fossero tutt’altro.”
Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe da un paese con una economia così in difficoltà ci raccontano di un luogo che offre buone opportunità, soprattutto per chi ha talento italiano da esportare: “Gli aspetti del Portogallo che noi riteniamo positivi ed importanti per noi ovviamente partono dalla possibilità di poter lavorare per vivere… Qui il talento Italiano che ha reso famoso il nostro paese nel mondo, definendoci il paese dei piccoli imprenditori, ci è stato di aiuto: meno competizione e quindi mercato non così maturo, minor pressione fiscale, sistema di livelli di costo strutturalmente medio-bassi rispetto alla media europea e distribuzione di standard europei definiscono un mercato con maggiori spazi per piccoli business.“
La loro è una storia che, come in molti casi, nasce dalla voglia di tornare dopo un periodo passato per vacanza. Alla nostalgia si unisce la voglia di cambiare vita e pian piano si arriva al passo decisivo: “L’Idea di trasferirci all’estero risale ad almeno una dozzina di anni fa ed è maturata nel tempo. Non avevamo ancora trovato un luogo che ci attraesse in maniera particolare, ma quando una decina di anni fa siamo capitati per caso in vacanza in Algarve siamo rimasti colpiti; siamo tornati a Lisbona dopo capodanno dello stesso anno, e poi altre 3 volte girando tutto il Portogallo. Solo successivamente abbiamo fatto il grande salto.
Posso garantire che una cosa è visitare un luogo in vacanza, restare affascinati e sognarlo ad occhi aperti, un’ altra è andarci a vivere, e questo per una ragione essenziale: bisogna essere preparati consapevolmente ai cambiamenti che si impongono alle nostre abitudini, alle nostre certezze, ai nostri parametri, alle nostre relazioni, al nostro modo di vivere. Questo se decidi di trasferirti autonomamente ed indipendentemente, ovviamente è diverso se mandati per un periodo predefinito dalla propria azienda.
Pertanto gli inizi richiedono molta flessibilità e perseveranza e dopo un paio di anni di rodaggio posso dire che non mi manca l’Italia, o meglio non mi manca vivere in Italia, piuttosto mi mancano gli aspetti positivi degli italiani.”
Come giudicate la qualità della vita in Portogallo ?
Per quanto riguarda la scuola ed il sistema sanitario: essendo nella comunità Europea esiste uno standard minimo da rispettare. La scuola a livello di sostegno post-orario di lezioni è molto valido, la qualità dell’insegnamento pubblico non altrettanto, ma esistono anche molti istituti privati internazionali. Esattamente lo stesso dicasi per il sistema sanitario.
La macchina pubblica, essendo il Portogallo una nazione piccola, non è farraginosa, ma piuttosto efficiente, con una burocrazia nella media , ovviamente Italia esclusa.
Che cosa ha di speciale il clima del Portogallo ?
Si può dire che è eccellente! Da Maggio a Novembre sole praticamente ininterrotto, giornate calde ma non torride e tantomeno afose, vento costante e notti fresche.
Inverno sub-tropicale con temperature che difficilmente scendono sotto i 15°, piogge Atlantiche relativamente frequenti, e proprio in inverno la natura comincia ad essere rigogliosa a causa dell’arternarsi di abbondanti piogge e sole caldo che conferisce al verde un colore intensissimo, mentre d’estate tutto e’ riarso dal sole e dalla mancanza di precipitazioni.
Qual’ è l’aspetto più interessante della regione in cui vivete ?
Esiste una vasta comunità internazionale di residenti in Portogallo e specialmente in Algarve, dove appunto viviamo.
Uno degli aspetti che maggiormente hanno arricchito la nostra esperienza è senz’altro l’aver conosciuto persone provenienti praticamente da tutta Europa, nonché Canada, Australia e Stati Uniti. Questo ambiente cosmopolita lo si vive sia nel lavoro (clienti, fornitori, staff…), sia a livello di relazioni sociali nella vita privata, un’opportunità che allarga molto gli orizzonti: si impara molto e si cresce.
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E in quanto al cibo?
E’ la patria degli amanti del pesce e delle verdure fresche! Il pesce è veramente straordinario per freschezza e profumo, con costi accessibili per tutti. Sto naturalmente parlando di prodotti che non hanno nulla in comune con quello che si trova nella grande distribuzione o nei negozi specializzati, che vendono prodotti mediocri a prezzi da gioielleria.
Per il resto si trova di tutto, con un livello di qualità del fresco molto elevato, con assortimenti meno ridondanti rispetto agli ipermercati. Il livello qualità-prezzo è molto buono: come in Italia quando mangiare bene e genuino non era una cosa per signori.
Per il resto è impossibile anche solo immaginare un paragone con la nostra cucina! La cucina Portoghese è estremamente semplice e povera, anche se possono contare su pesce e frutti di mare freschissimi, meravigliosi ad un prezzo incredibilmente basso.
Come sono cambiate le vostre giornate dopo esservi trasferiti ?
In Italia non avevo una vera e propria giornata tipo: viaggiavo molto in Italia e all’estero per lavoro, e mi relazionavo parecchio con le persone. Il mio lavoro mi piaceva, molto meno l’ambiente socio economico dove vivevo.
In Portogallo, essendo Lagos una località turistica, è inesatto parlare semplicemente di una giornata tipo. Bisogna prima distinguere tra alta e bassa stagione. In alta stagione la giornata è impegnativa e tipica per chi gestisce un ristorante, mentre in bassa stagione si ha molto tempo da dedicare a noi stessi, al mare, allo sport, al mangiare e anche a qualche viaggio!
Quali sono le differenze tra italiani e portoghesi che avete notato maggiormente?
Sulla base della nostra esperienza Italiani e Portoghesi sono esattamente agli antipodi: brillanti, originali, eclettici, fatalisti, goderecci, chiacchieroni e scherzosi gli Italiani, l’opposto in tutto i Portoghesi. Riguardo al tenore di vita non dobbiamo sottovalutare il fatto che la crisi del 2008 ha ridotto considerevolmente la capacità di spesa di tutti. Forse la propensione di spesa degli Italiani è rimasta su posizioni superiori rispetto a quella degli altri paesi Europei, mentre il Portogallo rappresenta un mercato ed una popolazione tra i più piccoli in Europa.
Come vi sembra la situazione dell’ Italia vista da un paese come il Portogallo?
Purtroppo l’impressione non è buona: le televisioni passano le immagini della spazzatura di Napoli, le continue notizie sulla vita privata del nostro premier, i crolli di Pompei, le liti televisive tra i conduttori ed i personaggi politici, l’attuale crisi politica, il peso ancora estremamente condizionante della criminalità organizzata sulla vita socio-economica del Paese. Da questo l’impressione che se ne ricava è di un paese gravemente in ritardo con i processi di modernizzazione, mentre altrove hanno già fatto considerevoli passi in avanti.
Cosa vi ha maggiormente colpito dell’ Algarve ?
L’ambiente è stupendo! Innanzitutto niente inquinamento sia dell’aria che delle acque. Il mare si presenta potente ed affascinante, anche se freddo rapportato al Mediterraneo.
Le spiagge sono immense, con pochissimi e discreti mini stabilimenti balneari per i servizi: niente panfili o rumorose moto d’acqua, ma molti surfisti. Anche l’entroterra è assai selvaggio ed incontaminato con paesaggi straordinari, splendidi colori e tramonti veramente incantevoli.
Chiaramente anche qui sono presenti gli effetti della devastazione edilizia, ma queste zone sono in netta minoranza rispetto al resto dell’ambiente.
Le bellezze naturali sono impressionanti: spiagge enormi, scogliere imponenti, un oceano potente e vivo, tramonti incredibili, anche l’entroterra e la campagna sono straordinariamente selvaggi e bellissimi. Altra cose importantissima è la bassissima criminalità, che si concentra essenzialmente nella periferia di Lisbona, e la quasi totale assenza di inquinamento ambientale.
Storicamente i Portoghesi sono stati tra i maggiori protagonisti: naviganti e scopritori, hanno aperto le rotte per la circumnavigazione dell’Africa, della terra del fuoco, le rotte della seta con la Cina. La monarchia era una delle più fastose al mondo potendo contare sulle immense ricchezze provenienti da colonie e zone di influenze in tutto il mondo conosciuto.
D’altro canto il Portogallo è sempre stato ai margini della storia Europea, schiacciata ad est da superpotenze del tempo quali Spagna, Francia ed Inghilterra, quindi era ovvio che il suo naturale sbocco fosse il mare. Non scordiamoci che il Portogallo si è sempre dichiarato neutrale in tutti i grandi conflitti del secolo scorso che hanno coinvolto il resto dell’Europa.
La decadenza del Portogallo è stata progressiva e costante: ha perduto in maniera traumatica tutte le colonie, ha avuto l’ultima dittatura a cadere in Europa e dopo soli pochi anni è stato risucchiato nel progetto Europeo. Ancora oggi sta cercando il suo equilibrio tra la tradizione e la modernizzazione.
Per scrivere a Roberto ed Arianna:
bluecolour11@gmail.com a cura di Raffaele Ganzerli