WEP: studio, lavoro e volontariato all’estero

Parliamo ancora di scambi interculturali perché siamo certi che la richiesta di esperienze di lavoro, studio o volontariato all’estero, soprattutto da parte dei giovani, sia sempre più sentita e avvertita come una vera e propria necessità. Non si tratta solo di imparare una lingua ma di acquisire una mentalità sempre più aperta, dinamica e aperta al confronto.

Per le giovani generazioni più che mai è necessario acquisire sempre più consapevolezza rispetto all’enormità del mondo e delle opportunità che offre. Uscire dalle mura di casa e dai confini del proprio paese diviene sempre più quasi fisiologico non solo per costruirsi competenze linguistiche, e non solo, ma per dare un’impostazione mentale al proprio futuro.

In quest’ottica oggi parliamo della WEP (World Education Program) un’organizzazione internazionale che ha come missione quella di incrementare gli scambi linguistici ed educativi in tutto il mondo, proponendo programmi di studio, lavoro e volontariato. Ne parliamo con la Dottoressa Diana Frattini, responsabile delle pubbliche relazioni dell’organizzazione.

Dottoressa Frattini, come e quando nasce WEP?

L’organizzazione nasce nel 1988 in Belgio grazie alla volontà di tre ragazzi al ritorno da un viaggio come exchange students in America. Due di questi” ex ragazzi” sono belgi e uno italiano. E sarà quest’ultimo ad aprire, nel 1995, una sede anche in Italia. Oggi siamo presenti a Milano, Torino, Uderzo e Roma. All’estero siamo presenti a Lione, Parigi, Melbourne e Rosario in Argentina. Ma contiamo di crescere ancora. Già oggi comunque abbiamo collaborazioni con altre strutture che si occupano di scambi culturali, per cui possiamo dire di essere presenti in tutto il mondo.

WEP (World Education Program) volontariato all'estero

Quali sono i programmi maggiormente richiesti?

Dobbiamo dire che, negli ultimi tempi, la tendenza che registriamo è quella di un aumento costante un po’ su tutti i servizi offerti. Ma quello che riscontra maggiore interesse è il programma scolastico: si tratta di qualcosa di diverso da un classico soggiorno linguistico perché lo studente viene inserito in una scuola pubblica del paese prescelto. È un programma svolto con l’avvallo del Ministero della Pubblica Istruzione che riconosce il periodo di studio all’estero. Lo studente può scegliere la lunghezza del soggiorno per un trimestre, per un semestre o per un anno intero. Viene quindi inserito totalmente nella realtà sociale e scolastica del paese in cui ha scelto di vivere questa esperienza.

Tra quelli da voi proposti ci sono anche programmi di volontariato. Funzionano bene?

Direi proprio di sì, soprattutto quelli di volontariato sociale nei paesi in via di sviluppo e in Canada. A parte questi noi offriamo programmi di volontariato ecologico o di wild-life, cioè di salvaguardia della fauna. I ragazzi vivono nei parchi naturali, in particolare negli Usa e in Canada. Vivono in alloggi spartani ma comunque seguiti e protetti. Un modo diverso di passare un periodo all’estero, all’interno di un progetto, insieme a ragazzi provenienti da tutto il mondo.

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Cosa ci dice della tendenza alla mobilità dei ragazzi italiani?

Questa mobilità c’è e aumenta insieme alla consapevolezza delle possibilità di farlo. Intendo dire che, in molti casi, non si sa che esistono molte possibilità per andare all’estero. Ma quando si viene a conoscenza di ciò, il comune denominatore di molti ragazzi è: partire e andare all’estero. In particolare per i ragazzi universitari si tratta di darsi la possibilità di fare esperienze alternative rispetto al percorso di studi, o al contrario, di fare degli stages curriculari; che cioè arricchiscano il curriculum con occasioni non presenti in Italia.

WEP (World Education Program) volontariato all'estero

Ci sono paesi che incontrano particolare interesse?

Dipende dal programma scelto ma, per quanto riguarda i programmi di studio e linguistici, direi che sono ancora i paesi anglofoni a farla da padroni. Nello specifico per quanto riguarda i programmi di “Jobs and travel” oggi sono l’Australia e la Nuova Zelanda in testa alle classifiche di preferenza; con questo programma in particolare si ha la possibilità di fare dei piccoli lavori temporanei per pagarsi le spese per girare il paese. Un’occasione davvero unica per fare un’esperienza di vita oltre che di lavoro e viaggio. Per quanto riguarda invece i programmi di volontariato direi che tra le scelte preferite ci sono sicuramente Kenia, Tanzania e Sud Africa. Una new entry particolarmente richiesta adesso è la Cina.

Ma com’è il flusso inverso? Cioè, ci sono molti studenti stranieri in Italia?

Bisogna dire che la proporzione non è certo di uno a uno. Per quanto ci riguarda noi abbiamo un discreto numero di studenti australiani che vengono in Italia con il programma scolastico, cioè l’inserimento in una scuola pubblica italiana. Molti di loro, in cambio dell’ospitalità, mettono a disposizione circa quindici ore settimanali di conversazione in inglese. Un modo diverso, per la famiglia ospitante, di imparare o migliorare la lingua.

In cosa si differenzia WEP dalle classiche proposte di soggiorni all’estero? Perché sceglierla?

Perché lo staff di WEP è composto da persone che hanno fatto la stessa esperienza che offriamo nei nostri servizi. Quindi sono persone che conoscono direttamente ciò che vanno a proporre. Un secondo motivo, ma non certo secondario, è rappresentato dai prezzi: sono tra i più bassi in assoluto sul mercato ed hanno un rapporto qualità/prezzo davvero concorrenziale, grazie anche alla nostra diffusione capillare. Terzo motivo, importantissimo è la ricchezza e varietà dei programmi offerti e la possibilità di modularli, combinando soluzioni diverse. Si può decidere di studiare solo, o studiare e lavorare o fare volontariato e studiare. Da un anno abbiamo il programma “Giro del mondo a tappe”: chi sceglie questa soluzione gira il mondo in tranches che vanno dalle due settimane ai due mesi, venendo inseriti ad ogni tappa, in un progetto particolare e poi via, di nuovo in viaggio.

Per avere ulteriori notizie sui programmi e le offerte visitate il sito:

https://www.wep.it/

Intervista a cura di Geraldine Meyer