Principio dell’autosufficienza: essere autonomi producendo quello che si consuma
Cambiare modi di vita è sempre stata una nostra costante, la curiosità e l’empatia sono sempre stati i nostri motori di ricerca che ci hanno spinto in terre diverse dalla nostra. Mi chiamo Sara ho 35 anni sono nata e cresciuta in Sardegna e appena ho avuto l’opportunità di cambiare l’ho fatto per andare fuori a studiare. Nei dieci anni successivi ho vissuto in posti diversi, Urbino, Bologna, Skopje e Granada in Spagna. Il mio compagno Elias è cresciuto negli Stati Uniti e grazie a programmi di scambio e per lavoro ha vissuto in Spagna e Marocco.
Ci siamo incontrati e abbiamo deciso di percorrere insieme questo cammino che ci ha portato a scegliere un nuovo stile di vita.
Abbiamo precedentemente lavorato per organizzazioni non governative pensando che fosse un ottimo modo per incidere nel reale e mettersi a disposizione di chi sta peggio di noi cercando di imparare da loro. Ma ci siamo presto resi conto che anche all’interno delle associazioni spesso si riproducono quelle meccaniche di competizione e di potere tipiche delle società dalla quale volevamo fuggire.
Abbiamo acquistato una casa abbandonata in una borgata in Sardegna nel comune di Laconi e siamo partiti da qui per questo cambio radicale nello stile di vita. Abbiamo battezzato la nostra casa, la Casa Verde. Non solo per lo spirito ecologista che la contraddistingue ma soprattutto perché è l’unica casa dipinta di verde nella borgata dove viviamo.
Sono ormai quattro anni che viviamo qua e sin da quando siamo arrivati non abbiamo mai smesso di lavorarci su, anzi abbiamo fatto di questa casa una sorta di lavoro continuo. In questi anni abbiamo abbracciato a pieno il concetto di autosufficienza, vale a dire la capacità di provvedere a se stessi, al proprio sostentamento attraverso la produzione di quei beni o servizi necessari all’esistenza.
Spesso l’autosufficienza viene confusa con un generico “tornare indietro” con l’obiettivo di idealizzare il passato, accettando di vivere con un tenore di vita più basso.
Al contrario significa guardare avanti verso un nuovo e migliore stile di vita che si realizza principalmente nell’affermazione della propria autonomia come individui. Se prima dovevamo rivolgerci a qualcun altro per soddisfare anche i bisogni piu elementari, adesso siamo in grado di provvedere al nostro sostentamento.
In questi anni abbiamo iniziato a coltivare il nostro cibo in modo rigorosamente biologico, produrre il nostro pane utilizzando solo grani di antiche varietà e prodotti biologicamente nelle nostre campagne, utilizziamo il nostro sapone autoprodotto per la cura del corpo e della casa, mangiamo la carne di animali cresciuti da noi, ci occupiamo di apicoltura e offriamo a chi interessato dei workshop che possono variare dalla produzione di formaggio, pasta fatta in casa, dolci, estrazione del miele ecc. con possibilità di pernottamento nella nostra casa.
Senza dubbio, sono stati gli anni più intensi della mia vita, ma anche i piu soddisfacenti. Ho conosciuto il vero significato della parola lavoro, intesa non solo come un’occupazione, ma soprattutto come fatica sforzo, pianificazione e organizzazione.
Il nostro desiderio adesso è cercare di creare in questo luogo una sorta di eco villaggio con al centro una casa dove si possono offrire corsi su mestieri ormai dimenticati. Oggigiorno ci sono tante persone che vorrebbero cambiare il proprio stile di vita e avvicinarsi alla natura, alla campagna.
Bene, a tutti questi offriamo un punto di appoggio, la nostra esperienza, il nostro entusiasmo. Nel luogo dove abitiamo ci sono ancora tante case abbandonate che aspettano qualcuno che se ne prenda di nuovo cura e delle terre incolte e fertili dalle quali cominciare di nuovo, una nuova vita.
Per info visitare il nostro blog www.progettocasaverde.wordpress.com