Valeria racconta: “Un giorno, sogno di andare negli Stati Uniti, Paese che reputo all’avanguardia per gli animali domestici”

Di Maricla Pannocchia

La vita di Valeria, che risiede nella provincia di Reggio Emilia, è cambiata quando, dopo le scuole superiori, ha scelto di ascoltare la propria voce interiore e di frequentare dei corsi per diventare educatrice cinofila e pet sitter. Questo le permette di occuparsi sia di cani sia di altri animali da compagnia e, spesso, di viaggiare a Reggio Emilia o nelle zone limitrofe.

“In generale, i corsi che ti permettono di praticare questi lavori sono a pagamento anche se, a volte, possono esserci degli sconti” spiega Valeria, per la quale quello di pet sitter non è solo un lavoro, ma uno stile di vita.

Dopo aver viaggiato anche fuori dall’Europa quando era bambina e ragazza, adesso la donna sogna di volare negli Stati Uniti, per entrare in contatto con una realtà che reputa all’avanguardia per quanto riguarda gli animali da affezione.

Valeria, “Ho cambiato vita diventando educatrice cinofila e pet sitter. Un giorno, sogno di andare negli Stati Uniti, Paese che reputo all’avanguardia per gli animali domestici”

Ciao Valeria, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, dove abiti…

Ciao, sono Valeria, un’appassionata di animali e natura, in particolare di cani. Da questo mio hobby è nata la mia “occupazione” come pet sitter.

Abito ad Albinea, un piccolo comune in provincia di Reggio Emilia, in Emilia Romagna, ma durante l’arco della giornata guido per chilometri e mi sposto più volte a causa del mio lavoro al servizio degli animali, i quali mi fanno mantenere uno stile di vita dinamico e scattante.

Sei educatrice cinofila e pet sitter. Hai sempre svolto questi lavori nella tua vita?

Sono nata e cresciuta a Reggio Emilia e, fin da piccola, la mia famiglia mi ha permesso di stare a contatto con gli animali. Questo è accaduto durante tutti gli anni della scuola dell’obbligo, purtroppo però, il titolo di “Tecnico Aziendale a indirizzo Linguistico” non aveva nulla a che fare con me come persona, così, dopo le scuole superiori, mi sono formata privatamente in educazione cinofila e benessere animale tramite corsi teorici e pratici con esame finale.

In questi anni, guadagnandomi la simpatia degli animali e la fiducia dei padroni/proprietari, sono diventata una pet pitter di nicchia molto richiesta. Sono in questo settore da circa 10 anni.

Come ho già accennato, lavorando all’esterno e accudendo gli animali presso la loro dimora abituale, spesso mi ritrovo in “trasferte brevi” nella residenza dei padroni, temporaneamente vuota, anch’essa da sorvegliare e custodire nel migliore dei modi.

A volte, agli inizi della mia attività, venivo affiancata dal mio cane negli incarichi di custodia della proprietà o socializzazione fra cani, quindi, nei primi anni, anche il mio cane mi seguiva sul posto di lavoro ed era ancora più partecipe di ora delle mie giornate.

Sono operativa a Reggio Emilia e comuni limitrofi ma posso valutare di accettare anche incarichi in altre città italiane.

Puoi raccontarci meglio come si svolgono queste professioni?

La professione di pet sitter consiste nell’accudire e custodire cani, gatti e animali esotici presso la loro dimora abituale, che solitamente corrisponde al domicilio/alla residenza del padrone.

Invece, la figura dell’educatore cinofilo consiste nell’addestrare ed “educare” il cane, oltre che nel supportare il padrone nella gestione del cane in famiglia e nel contesto sociale moderno.

Sempre in ambito di educazione cinofila, personalmente mi occupo di addestramento di base, condotta al guinzaglio con attrezzatura cinofila adeguata e a norma di legge e indifferenza verso gli altri cani all’esterno.

Penso che, al giorno d’oggi, sia indispensabile avere un cane indifferente agli stimoli esterni ma che, allo stesso tempo, sia in grado di relazionarsi nel contesto famigliare e urbano-sociale moderno.

Valeria, “Ho cambiato vita diventando educatrice cinofila e pet sitter. Un giorno, sogno di andare negli Stati Uniti, Paese che reputo all’avanguardia per gli animali domestici”

Quali sono i percorsi di formazione che portano a diventare educatrice cinofila?

Come funziona, invece, per diventare pet sitter?

Nel mio caso, come accennato, terminate le scuole superiori, mi sono accorta che il titolo di “Tecnico Aziendale a indirizzo Linguistico” non aveva nulla a che fare con me come persona così mi sono formata privatamente in educazione cinofila e benessere animale tramite corsi teorici e pratici con esame finale.

Solitamente, i corsi per diventare pet sitter ed educatore cinofilo sono privati e a pagamento, anche se, in alcuni casi, possono essere offerti a prezzi agevolati dal Comune o dalla Regione.

Come ti sei mossa per trovare i tuoi primi clienti?

Solitamente, i padroni degli animali leggono il mio annuncio sulle locandine cartacee o sui social o, ancora, vedono l’articolo sul vostro Magazine “Voglio Vivere Così”, sul quale sono molto lieta di comparire.

Letto il testo, in caso d’interesse, segue un primo contatto telefonico o tramite i social.

Nella prima chiacchierata telefonica ci si presenta reciprocamente e il padrone del cane o altro animale espone le sue richieste inerenti al “servizio pet sitting classico” a domicilio altrui o per il “servizio dog training” per il proprio cane.

Fatto ciò, se già dal primo contatto telefonico ci si trova reciprocamente sulla stessa lunghezza d’onda riguardo alla gestione dell’animale, solitamente ci si accorda per un primo incontro conoscitivo e una prima prova/simulazione, la quale risulta utile sia al padrone e all’animale sia a me, operatrice del benessere animale.

Infine, dopo questi semplici passaggi preliminari, ci si attiva con il servizio gratuito soltanto a chiamata o continuativamente, a seconda della modalità scelta dal padrone.

Ci sono mai stati momenti di sconforto in cui hai pensato di aver sbagliato a fare un cambio di vita?

Sì, credo che i momenti di sconforto siano umani e normali in ogni professione, tant’è che li ho avuti anche io, ma solo temporaneamente.

Purtroppo, io sono una persona che rimugina abbastanza sui rimorsi e sui rimpianti quindi… sì, a volte è successo.

Quali sono state le principali difficoltà che hai dovuto affrontare?

Innanzitutto, la difficoltà principale di essere all’interno di questo settore è “essere una donna” perché, talvolta, dovendo lavorare con cani grandi e grossi parto svantaggiata in confronto a un uomo alto, muscoloso e pesante.

Inoltre, penso che ci siano ancora un po’ di pregiudizi sulle capacità delle donne che lavorano in questo settore, anche se, in realtà, in alcuni casi è quasi più vantaggioso essere di sesso femminile per relazionarsi con alcune tipologie di cani.

E quali, invece, le gioie e le soddisfazioni più grandi?

Le gioie e le soddisfazioni più grandi per me sono vedere i cani vispi e vivaci in mia compagnia, gli animali altrui che si affezionano a me e la riconoscenza dei padroni. Sia con gli animali sia con i proprietari, s’instaura un rapporto di fiducia reciproca.

Viaggi molto per lavoro. Puoi parlarcene?

Anche se i miei viaggi di lavoro sono abbastanza brevi e concentrati sui comuni limitrofi a Reggio Emilia, confermo che mi sposto spesso per gli animali altrui.

Mi sento come “la custode del paese”, in quanto in certi periodi dell’anno, a volte inizio a lavorare prima dell’alba e finisco dopo il tramonto, vivendo tutto lo sviluppo e il termine della giornata in sé.

Su che basi selezioni le persone per cui lavorare?

Penso che chi usufruisce del mio servizio pet sitting debba essere un padrone chiaro nelle spiegazioni, ragionevole e serio sia nella fase conoscitiva iniziale sia nelle fasi successive come la prenotazione e lo svolgimento del servizio in sé.

Ho la libertà di selezionare la clientela in base al primo impatto, specialmente per ciò che riguarda i cani, sarebbe meglio essere all’incirca in linea con la visione della situazione in sé.

Detto ciò, nulla mi vieta di selezionare le persone anche in base alla gentilezza, alla simpatia e al modo di fare.

Quali sono le principali difficoltà del prendersi cura degli animali domestici altrui?

Per me, nessuna.

Al limite, potrei citare qualche precauzione in più da adottare nel caso di animali anziani e/o malati, i quali richiedono più attenzione.

Non nascondo che, in alcuni casi, i tentativi di “recupero comportamentale nei cani” sono molto rischiosi, specialmente per quanto riguarda le manovre pratiche da eseguire fisicamente.

Ti va di raccontarci qualche episodio divertente accaduto sul lavoro?

Sì, volentieri. Senza fare nomi, sorrido ricordando il modo buffo con cui un cane da caccia al mio arrivo mi ha accolta venendomi incontro con il suo pupazzetto imbottito iper-realistico di una beccaccia, purtroppo, però, pur essendo un cane di razza da caccia, lui può solo emulare il gesto della ferma e del riporto in quanto è una sorta di “mancato cacciatore” ma noi lo adoriamo ugualmente.

Che consigli daresti a chi vorrebbe diventare educatore cinofilo?

A chi vuole diventare educatore cinofilo consiglio d’iniziare a frequentare una scuola cinofila seria, che abbia un programma didattico sia teorico sia pratico con entrambe le tipologie di esame finale.

Penso che sia indispensabile maneggiare il maggior numero di cani possibile, di tipologie diverse, per acquisire competenze ed esperienza sul campo, così come farsi affiancare da un addestratore tradizionale (almeno all’inizio).

Infine, un educatore cinofilo per bene dovrebbe agire secondo il bene del cane e del padrone e non seguendo i soldi o le teorie alternative della fanta – cinofilia.

E quali a chi, invece, vorrebbe diventare pet sitter?

Per diventare pet sitter consiglio di frequentare alcuni corsi organizzati dall’ASL locale o dagli enti privati a livello italiano. Nel caso del servizio di pet sitting, la carriera e l’esperienza matureranno gradualmente.

Inoltre, è essenziale che la/il Pet Sitter ideale sia una ragazza/un ragazzo semplice, che agisce con la diligenza del buon padre di famiglia, specialmente per ciò che riguarda la custodia dell’animale altrui e la proprietà del padrone, come il giardino o l’abitazione.

In che modo è cambiata la tua vita da quando hai effettuato questo cambiamento?

Da quando ho adottato lo stile di vita da pet sitter – perché il pet sitting non è soltanto una scelta ma anche uno stile di vita – le mie giornate sono più piene, dinamiche e appaganti, perché sto a contatto con gli animali.

Il tuo lavoro, come abbiamo già detto, ti permette anche di viaggiare molto.

Dove sei stata finora?

Finora mi sono spostata parecchio ma rimanendo nella zona di Reggio Emilia e nei comuni limitrofi, fra pianura, collina e montagna.

I miei luoghi di lavoro spaziano da box esterni per cani rustici a stalle passando per giardini ben curati, bar e ristoranti come punto di appoggio dove sistemare temporaneamente il proprio cane in attesa dell’arrivo della dog sitter, appartamenti e ville di lusso da mille e una notte.

Quali paesi o città ti hanno colpita di più e perché?

A livello di paesini mi ha colpita molto Pecorile, su in collina, sia per i paesaggi sia per la gentilezza e la semplicità degli abitanti dei borghi, che ho potuto conoscere casualmente in occasione dello svolgimento dei turni con i cani altrui.

Valeria, “Ho cambiato vita diventando educatrice cinofila e pet sitter. Un giorno, sogno di andare negli Stati Uniti, Paese che reputo all’avanguardia per gli animali domestici”

In quali occasioni hai avuto modo di entrare in contatto con persone e, perché no?, animali domestici, che hanno lasciato un segno su di te?

Ogni animale e proprietario, nel caso di cane e padrone uso il termine “binomio,” mi ha lasciato un ricordo e un segno.

C’è un Paese in particolare che sogni di esplorare? Perché?

Durante la mia infanzia e adolescenza ho viaggiato in Paesi diversi, anche fuori Europa. Collegandomi al discorso pet sitting probabilmente desidererei visitare parte degli Stati Uniti, perché da quello che so gli americani sono molto avanti riguardo al tema “cani e animali da affezione”. Inoltre penso che un continente così ampio e aperto come l’America possa essermi d’ispirazione per il mio stile di vita e il mio lavoro.

Per seguire e contattare Valeria:

E-mail: petsitterreggioemilia@gmail.com

Instagram: https://www.instagram.com/pet_sitter_pets_and_cuddles/