Capitan Pastene: una piccola Italia nel bel mezzo del Cile
Nel sud del Cile esiste un piccolo paesino di 2000 abitanti fondato interamente da italiani.
Un caso unico al mondo per l’Italia.
A tavola si servono i piatti della cucina emiliana, le vie sono intitolate a personaggi come Dante e Giuseppe Verdi e nelle ricorrenze si canta l’inno di Mameli.
Capitan Pastene fu fondata ad inizio 900′ da famiglie contadine provenienti dall’Appennino modenese, che intrapresero un estenuante viaggio in nave di 40 giorni in cerca di fortuna.
I migranti avevano affidato i loro ultimi risparmi ad un impresario modenese, firmando un contratto che avrebbe dovuto renderli possessori di abitazioni, bestiame e terre da coltivare. Arrivati in Cile i migranti scoprirono di essere stati truffati.
Le terre erano incoltivabili e furono costretti a dormire in baracche in lamiera senza tettoia, esposti alle temperature dell’inverno australe.
Col tempo i modenesi riuscirono a rimboccarsi le maniche ed a trasformare il luogo che inizialmente avevano battezzato Monte Calvario in Capitan Pastene, che fu il primo marinaio genovese a visitare le coste del Cile.
Daniele Stocchi, regista romano che dal 2015 al 2016 aveva viaggiato lungo il Sud America in autostop, e che al suo ritorno in Italia ha vinto il premio Globo d’oro 2018 con il cortometraggio “Stai Sereno”, a marzo tornerà in Cile per filmare un documentario sulla vita di questa piccola Italia ai piedi della Cordigliera delle Ande.
Una storia che ci ricorda il nostro passato di migranti.
Chiunque volesse sostenere la campagna crowdfunding può accedere a questo link e leggere l’intero progetto.