Il momento in cui hai deciso: da grande farò l’architetto

Sono nata con l’architettura nel DNA, perché i miei lavorano nel campo dell’interior design. Ho sempre pensato che avrei fatto questo mestiere.

L’istante in cui hai capito che il Feng Shui era il tuo lavoro

Molto presto. Studiavo fisica all’università, e cominciai a interessarmi alle discipline olistiche e al geomagnetismo. Osservavo le piante, che assorbono le energie della terra dalle radici, e mi chiedevo se c’era qualcosa di simile anche nelle case: se era cioè possibile far interagire le loro fondamenta con il campo energetico terrestre per il benessere delle persone.

Che cos’è il Feng Shui in 140 caratteri

Una disciplina olistica, proveniente dalla Cina, che consente di creare o ristrutturare edifici per il benessere, la creatività e il successo di chi li abita.

Feng Shui

Qual è il momento più bello del tuo lavoro

Quando riesco a vincere le resistenze dei miei clienti. Se per esempio propongo di risistemare i mobili o cambiare il colore delle pareti, c’è sempre una certa resistenza. Help me to help you! dico loro. Perché se si lasciano convincere, presto potranno vedere i risultati positivi nelle loro vite.

Che tipo di risultati

Di tutti i tipi. Mi capita di incontrare alcuni clienti, a un anno dal mio intervento, e li sento dire che stanno meglio, che sono più contenti, che sono riusciti a realizzare le cose che volevano fare da tempo. Per me è il momento più bello, che supera anche la gioia di essere pagata.

E’ possibile ridurre lo stress sul lavoro col Feng Shui

Si’. Ci ho scritto un saggio di una trentina di pagine, Zen Workplace — How to use Feng Shui to Reduce Office Stress. Il saggio è scaricabile in pdf dal sito della Canon Europe.

Il cliente peggiore…

Spesso i clienti oscillano da una diffidenza totale a una fiducia esagerata. Il peggiore è il cliente che ha delle aspettative non realistiche, che si aspetta che io abbia la bacchetta magica, o che gli risolva tutti i problemi della vita.

… e il cliente migliore

Quello che capisce che mi sta pagando per aiutarlo a vivere meglio.

Hai lavorato a stretto contatto con i divi di Hollywood: attori, produttori e registi. Poi tutto il mondo ha parlato di te per una scimmia…

E’ vero. Nel 2007 lo Zoo di Los Angeles doveva accogliere una serie di scimmie rarissime provenienti dalla Cina, le Golden Monkeys, e mi chiese di ristrutturare il recinto che le avrebbe ospitate con i principi del Feng Shui. Una consulenza molto innovativa, se ne parlò in tutto il mondo.

Feng Shui

Altre richieste strane, bizzarre o divertenti

Poco tempo fa al Dipartimento di Polizia di Burbank, la zona di LA famosa per gli studi della Warner Brother, si sono accorti che nell’ultimo decennio alcune richieste di soccorso provengono sempre dalle stesse case, anche se gli inquilini cambiano. Come se ci fosse una maggiore propensione al crimine legata a certi edifici. Mi hanno chiamata perché facessi uno studio su questo, ma poi purtroppo hanno tagliato il budget e non ho potuto neanche cominciare.

La casa dei tuoi sogni

Abito a Beverly Hills, zona ovest di LA. Non è Milano, ma è molto densamente popolata. Sogno una casa in campagna a Napa Valley, e uno stile di vita rilassato.

La California per chi non c’è mai stato

A Sud c’è il deserto. Il Nord, sopra San Francisco, è un po’ come la Toscana, ma con gli steroidi: tutto colline e i vigneti, molto intenso. Di sera c’è un silenzio totale. Si dice che si possano sentire le vigne cantare. Io ci credo.

Prego?

Non sono l’unica a credere che esista una musica dei vigneti, come nei riti antichi dei baccanali. Anche alcuni compositori ne hanno parlato, forse aiutati da qualche bicchiere di troppo…

Cosa ti ha sedotto della California

A metà degli anni ’90 era diversa dall’Italia, la gente era molto aperta ed era facile cominciare attività nuove. Ora le cose sono un po’ cambiate: c’è meno voglia di sperimentare e il clima in genere è più conservatore.

Vivere secondo le regole del Fengi Shui

Il tuo posto preferito in Usa

A seconda del mio mood, amo posti molto diversi. Oltre a Napa Valley, un posto interessante è Martha’s Vineyard, un’isola a sud di Cape Cod (New England), reso famoso dalla residenza estiva della famiglia Kennedy. Poi il deserto dell’Arizona, un posto magico.

Cosa che hai imparato dalla vita a Los Angeles

Los Angeles è l’ombelico del mondo, la porta d’ingresso dell’Oriente in Occidente. Ci sono tutti i gruppi etnici e persone di ogni tipo. Qualsiasi cosa tu voglia fare, puoi trovare la persone giusta per farla. Poi ho imparato una cosa molto importante: che nella vita bisogna assumersi la responsabilità di quello che si fa.

Una cosa che porteresti dall’Italia alla California…

Qui ci sono i veri maniaci dello status symbol: se non hanno l’ultimo modello di macchina è una tragedia. Noi italiani a confronto siamo dei dilettanti. Dovrebbero imparare da noi che si può essere un po’ più poveri e godersi la vita.

… e viceversa

Dovremmo imparare da loro lo spirito imprenditoriale, e smettere di aspettare che siano sempre gli altri a fare le cose per noi.

Il tipo di artista a cui vorresti assomigliare

Tutti gli artisti che conosco hanno vite così drammatiche che mi riesce difficile pensare che vorrei essere come loro. Cerco di vivere ispirandomi al principio che siamo gli attori della nostra vita e che la vita è la nostra performance.

Chiudi gli occhi e pensi: voglio vivere così. Cosa vedi?

Una volta sono andata un mese alle Hawaii. Dopo una settimana avevo già fatto tutto quello che era possibile fare e mi annoiavo da morire. Vorrei fare una breve vacanza a Tahiti, e poi prendermi sei mesi per scrivere alcuni libri di narrativa ispirati alla mia vita a LA. Ho già pronto l’indice e un sommario della storia. Ma dovrei cambiare vita per riuscire a scrivere.

Intervista di Claudia Ceroni