Scozia: presto l’energia prodotta sarà solo eolica  

Di Gianluca Ricci

 

Gas e carbone addio. In Scozia l’energia elettrica sarà prodotta a breve solo ed esclusivamente dal vento: una dichiarazione, quella dei dirigenti della compagnia elettrica scozzese (Scottish Power Generation), che non ha sorpreso nessuno, visto che da anni ormai da quelle parti si sta lavorando per abbandonare in via del tutto definitiva le vecchie metodologie per produrre energia.

Nell’ultimo decennio la compagnia ha chiuso una dopo l’altra le centrali a carbone e ha ceduto quelle a gas e quelle idroelettriche per puntare sull’eolico.

Oggi la capacità produttiva raggiunge e supera i 2700 megawatt, compresi quelli prodotti anche negli altri impianti di sua proprietà in tutto il Regno Unito.

Tuttavia il recente piano di investimenti approvato dal consiglio di amministrazione e pari a 5 miliardi di sterline prevede di implementare quella quota e di sfondare il tetto dei 3mila megawatt, ma anche di investire su nuovi progetti di energie rinnovabili come i movimenti delle maree, sul potenziamento e l’aggiornamento delle reti e sulle tecnologie intelligenti in grado di far risparmiare agli utenti oltre il 20% dell’energia.

Secondo i dirigenti dell’azienda ad oggi c’è abbastanza energia eolica per poter alimentare tutte le case scozzesi.

Non di sola coscienza green si tratta, a dire il vero: confermando il trend che la Scottish Power Generation aveva già previsto qualche anno fa, oggi il costo di produzione dell’energia dal vento si è ridotto del 25%, ma si tratta di una tendenza destinata a migliorare ulteriormente, probabilmente come quella del solare fotovoltaico, oggi più conveniente rispetto al 2010 del 75%.

Di questo passo le energie provenienti da fonti rinnovabili saranno a breve concorrenziali con quelle prodotte con gas o carbone ed entro la metà del secolo la produzione di energia totalmente green potrà costituire i due terzi del totale, con grande soddisfazione non solo delle associazioni ambientaliste, ma anche, paradossalmente, degli industriali, che potrebbero contare su energia continua a basso costo e a impatto ancora minore.

scotland inside

D’altronde in tutto il Regno Unito l’eolico è diventato la più grande fonte di elettricità del Paese dopo il gas, scalzando da quel posto, occupato per decenni, il nucleare.

La Scozia d’altronde dispone di un clima e di un territorio che favoriscono questo tipo di installazioni, soprattutto di un mare poco frequentato e dunque scenario ideale per potervi collocare quelle pale che invece sulla terra qualche mugugno lo hanno creato.

È in Scozia, tra l’altro, che è stato inaugurato il primo parco eolico galleggiante del mondo: a Buchan Deep, a 25 chilometri dalla costa, sono state posizionate cinque turbine alte più di 250 metri e dotate di zavorre sommerse, ancorate al fondale marino per poter resistere alle tempeste che da quelle parti non sono rare.

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Il vantaggio della struttura galleggiante è che può essere collocata su qualsiasi tipo di fondale e a qualsiasi profondità, mentre gli impianti fissi in mare oggi non possono essere realizzati se il fondale supera i 50 metri di profondità.

Se l’esperimento funzionerà, uno dei limiti dell’installazione delle turbine eoliche, quello di pretendere fondali con caratteristiche speciali, sarà superato per sempre e la Scozia diventerà probabilmente il Paese al mondo più attivo sul fronte della produzione elettrica a partire dalla forza del vento.

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