La nuova vita di Stefano in Scozia

Un saluto a tutti i lettori! Datemi il giusto tempo per fare le dovute presentazioni e vi prometto che andrò subito al punto in maniera così celere da far sembrare un Maglev una Apecar 50.

Mi chiamo Stefano, musicista e appassionato di fotografia, dallo scorso maggio sono entrato nei trenta e sono il papà di una splendida bambina nonché compagno di una splendida ragazza che da ormai tempo immemore mi sopporta e mi supporta.

Sono arrivato qui in Scozia nel Febbraio di quest’anno, dopo essermi laureato in biologia nel 2010 e dopo aver avuto per 5 anni un negozio di assistenza elettronica/informatica che, grazie alla situazione economica che noi tutti conosciamo, siamo stati costretti a chiudere.

Adesso credo di essermi presentato a sufficienza….

Probabilmente vi starete chiedendo per quale motivo ho scelto proprio la Scozia…

Inizialmente avevo avuto l’idea di andare in Canada ma con la bimba così piccola (nel momento in cui scrivo non ha nemmeno un anno e mezzo) non me la sono sentita e ho optato per la più vicina patria del “deep fried Mars”. Si avete capito bene… Mars fritto…. Ma questa, come dice Michael Ende, é un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta….

Torniamo a noi e cerchiamo di mantenere quella sobrietà che da sempre mi accompagna.

Nel corso dei mesi precedenti alla partenza ho valutato numerose opportunità e vagliato diverse possibili soluzioni.In pratica, esigente come una professoressa a cui non si sta proprio tanto simpatici, mi sono messo lì e ho stilato una personale classifica dei punti di interesse che un paese doveva avere affinché lo degnassi della mia inestimabile visita.

1) Opportunità di lavoro:

La Scozia é brulicante di lavoro. Ovviamente non come Londra, ma il lavoro c’è e se uno ha un minimo di capacità qualcosa bene o male lo trova. In particolare qui si lavora parecchio con la ristorazione, l’informatica e l’assistenza clienti.

2) Sicurezza:

La Scozia e in particolare Edimburgo, è uno dei paesi con il minor tasso di criminalità al mondo e ad essere onesti questo punto, avendo una bimba, ha influito parecchio nella scelta.

3) Costo della vita:

Il rapporto tra stipendi e costo della vita qui è leggermente migliore che in Italia. Non è che si viva da nababbi sia chiaro, però con le dovute accortezze il frigo é sempre pieno e, si sa, quando il corpo è sazio l’anima canta!

4) Clima:

Io amo il freddo. In Scozia raramente si superano i 20 gradi (anche in estate), tuttavia la temperatura raramente scende sotto lo zero e, quando lo fa si parla di -2, -3 gradi quindi una temperatura comunque più che accettabile.

Per il clima in Scozia ci sarebbe una parentesi da fare più lunga di una coda sulla Salerno Reggio – Calabria la settimana di ferragosto, ma vi basti pensare che un giorno ho visto nevicare tre volte, piovere 2 e fare un caldo bestia almeno altre due volte. In pratica il vestiario a cipolla in Scozia è d’obbligo.

5) Il welfare:

Sono numerose le forme di assistenza per chi lavora in UK. Ci sono un’infinità di istituti che offrono aiuti e forme di sussidio che danno veramente una bella mano e sopratutto, se si sa come muoversi, non è neanche così difficile ottenerli.

L’importante è lavorare. Se nello UK lavori hai la possibilità di accedere a parecchie forme di aiuto economico e non.

6) Sanità:

In UK non è proprio il massimo ma alla fine se uno non è un ipocondriaco dipendente da antibiotici non è poi così male.

Oltretutto fino ad’ora ho riscontrato una gentilezza ed una disponibilità (su richiesta ci sono anche gli interpreti per i non anglofoni) che avevo dimenticato potesse manifestarsi in personaggi con il camice bianco.

Fatta questa lista, vaga come può esserlo solamente l’opinione sull’energia nucleare espressa da un pastore tibetano 90enne, sicuramente vi starete ora chiedendo,curiosi come una marmotta il primo giorno dopo il letargo,se gli scozzesi lanciano sassi e strillano per tutto il giorno LIBERTA’…

Beh non è proprio così anzi cercate di evitare di parlare di Braveheart perché qui non é che sia proprio ben visto… (dicono che il film abbia ridicolizzato William Wallace che qui é una specie di divinità da venerare…. boh). Descrivendo gli scozzesi in modo sbrigativo e mooooolto diretto direi che sono molto disponibili e in linea di massima gentili.

Amano bere come se non ci fosse un domani e sopratutto, salvo qualche raro caso, hanno una tendenza all’accettare “lo straniero” che in Italia ci scordiamo (bisogna tuttavia sottolineare che il regno unito si tiene in piedi grazie all’immigrazione).

Qui ho incontrato (e sto incontrando) persone splendide, disponibili e gentili come pochi e anche solo per i colori al tramonto mi verrebbe da dirvi: fate un salto a trovarmi! non ve ne pentirete!

Ovviamente non tutto oro quello che luccica (Olindo Luccica – cit.) ma alla fine della fiera questa nazione dove si frigge ogni cosa anche solo vagamente commestibile, mi sta dando un sacco di speranza. Speranza che purtroppo avevo perso.

E ora, invadente come una zanzara sotto le coperte, mi permetto di farmi un po’ di pubblicità linkandovi il mio blog in cui sto descrivendo dettagliatamente ogni mia esperienza in territorio scozzese, inserendo informazioni, contatti utili e altri dettagli che potrebbero aiutare chi come me ha deciso di fare una capatina “su al nord”….

Il mio succosissimo Blog https://scarpesciolte.wordpress.com/

Take care folks and see you soon!

Stefano