Vivere in Argentina: la storia di Roberto

Argentina, terra con un’incredibile varietà di paesaggi, culture e tradizioni, che preserva la ricca cultura appartenente ai suoi popoli indigeni. Dalle zone litoranee alle impervie vette della Patagonia, un territorio tanto generoso quanto inesauribile. Dopo essere stata colpita da una grave crisi economica nel 2001, finalmente ora può guardare al futuro con speranza, grazie alla sua economia in fortissima crescita, che offre grandi opportunità lavorative. Roberto Minoletti ha raccolto la sfida e ha deciso di vivere in Argentina, Paese in via di sviluppo e quindi ricco di opportunità.

Roberto Minoletti, Cordoba vivere in Argentina

Sono di Crescentino, un paese della landa vercellese, spesso immerso nella nebbia e per alcuni mesi l’anno, completamente circondato dall’acqua delle risaie, anche se la maggior parte della mia vita da grande, l’ho trascorsa a Torino, dove mi sono formato, ho lavorato e poi ho iniziato la mia attività imprenditoriale nell’azienda che ho creato e che ho ceduto in parte, prima di lanciarmi definitivamente in quest’avventura argentina.”

Perché hai scelto proprio l’Argentina?

In verità è da quando sono piccolo che sento parlare dell’Argentina! I miei nonni materni avevano fatto parte di quel flusso migratorio che, dopo la seconda guerra mondiale si riversava in Sud America alla ricerca di una nuova vita, lontano dagli orrori della guerra e della povertà. Da piccolo ascoltavo i loro racconti pieno di ammirazione e stupore, cercando di immaginarmi quei posti lontani. Poi si cresce, si lavora e certe cose si dimenticano, finchè un giorno, mentre pensavo che non avrei mai e poi mai lasciato l’Italia, incontrai la mia attuale compagna che, per le combinazioni della vita, è argentina e decisi di non trascurare questo importante segnale. L’Argentina ha un profondo legame con l’Italia e la quantità di italiani o discendenti di italiani presenti sul territorio della Repubblica Argentina, lo dimostra ogni giorno. Qui, parlando con la gente, se non si ha molto tempo a disposizione, è meglio dissimulare il più possibile la propria origine italiana, altrimenti si dovrà ascoltare tutta la storia del nonno o dello zio italiano arrivato anni prima. Un amico italiano, anche lui radicato qui, mi diceva scherzando, che avrebbe voluto fare delle magliette con scritto “Sono italiano ma non conosco tuo nonno!”, per ovviare all’inconveniente. D’altra parte, questa accoglienza e grande ospitalità, condita con ammirazione incondizionata per noi italiani e per il nostro buon gusto e la nostra operosità, sono i motivi principali che mi hanno convinto a trasferirmi, oltre naturalmente alla possibilità dell’asado del sabato, sotto un cielo di stelle 😉

Sei stato aiutato da qualcuno durante la fase del tuo trasferimento?

Sì, non è stato un salto nel buio. Nel mio caso, avevo già un posto dove andare ed avevo già dei rapporti di lavoro che avevo sviluppato precedentemente, oltre ad aver fatto diversi viaggi e “prove”, per periodi di tempo via via più lunghi, prima di trasferirmi definitivamente. Per la mia compagna in realtà è stato un ritorno a casa dopo tanti anni in Italia. Ora stiamo vivendo a casa sua ed ovviamente questo ha reso tutto molto più semplice.

 vivere in Argentina

Come si vive in Argentina?

Si vive bene e con più prospettive di quelle che vedevo in Italia. E’ un Paese in via di sviluppo e quindi vi sono più opportunità. A livello economico lo stipendio medio di un argentino ha più o meno lo stesso potere di acquisto di uno stipendio medio in Italia, quindi l’ideale ovviamente è lavorare per l’estero e vivere qui. Personalmente i vantaggi di vivere qui sono molteplici, soprattutto per quel che riguarda la qualità della vita. Tra gli svantaggi annovererei il fuso orario indietro di quattro ore, che mi complica un po’ i rapporti con i clienti italiani, (per fortuna ho persone in Italia che gestiscono questo aspetto per me) e la lontananza dai genitori, dai parenti e dagli amici che, anche se magari non frequentavo assiduamente, con la loro vicinanza erano in grado di darmi una sicurezza in più.

E cosa significa per te vivere in Argentina?

Per me vuol dire sostanzialmente fare lo stesso lavoro che facevo a Torino, ma con una qualità della vita migliore, con un clima migliore, meno stress e più sole!

Ti occupi di servizi Hosting Web. Puoi spiegarci precisamente di cosa si tratta?

Tutti coloro che hanno un sito web o che usano una casella di posta collegata al proprio dominio internet, di fatto si avvalgono di servizi di hosting. La società che ho fondato nel 2010 si chiama Gurucube S.r.l. (www.gurucube.com) ed offre proprio questo tipo di servizio, oltre a fornire un supporto a 360° a chi desidera iniziare un’attività commerciale sul web o a chi semplicemente desidera affacciarsi su questo mondo ricco di opportunità incredibili. Con la nuova sede argentina di Cordoba offriamo sia opportunità di business in Italia per clienti argentini, che opportunità in Argentina per clienti italiani ed europei.

 vivere in Argentina

L’Argentina ha dovuto vivere una grossa crisi economica. Com’è attualmente la situazione?

Come sempre accade, le crisi sono la rovina di molti e la fortuna di pochi e l’Argentina in questo senso non ha fatto eccezione. Quello che è successo nel 2001 ha lasciato sicuramente il segno, sia nell’economia argentina che nella sua società, perchè a seguito di quella crisi, si è creata una nuova classe sociale con capitali enormi, dovuti all’incremento esponenziale delle esportazioni della soia. L’Argentina che io conoscevo soprattutto per l’ ottima carne, è ora un immenso campo di soia da esportare in Cina. Dal momento che c’è una forte inflazione, i proventi dell’esportazione della soia, vengono reinvestiti immediatamente dai grandi latifondisti nel settore delle costruzioni. Ad oggi, i nuovi ricchi dell’Argentina, sono i grandi coltivatori di soia ed il gap con il resto della popolazione è notevole. Dal momento poi che i salari medi, nonostante i continui rialzi, si mantengano ancora al di sotto di quelli europei o nord americani, questo fa sì che l’Argentina sia un Paese meta di multinazionali e di molte imprese spagnole che hanno qui i loro call centers.

Alla luce di quanto hai detto, è ancora possibile rifarsi una nuova vita in Argentina?

Credo che la possibilità di rifarsi una nuova vita stia in noi stessi più che in altro posto, spesso si è intrappolati in un modo di pensare o di essere, che ci impedisce di agire liberamente e di dare una svolta alla nostra vita. L’incontro con nuove culture e nuovi modi di pensare, sicuramente ci offre l’opportunità per la svolta decisiva. L’Argentina in questo momento, deve fare i conti con una forte inflazione, circa il 25% annuo, ma ha un’economia in fortissima crescita e questo vuol dire che c’è lavoro per tutti. Bisogna poi tenere presente che stiamo parlando di un Paese che è ancora in gran parte da “colonizzare”, nel senso buono del termine ovviamente, con grandi opportunità sia di investimento che di lavoro, ad esempio in campo turistico ed enogastronomico.

Quali sono le principali difficoltà che si potrebbero incontrare, arrivati in Argentina?

In questi ultimi anni l’Argentina sta attuando una forte politica protezionistica nei confronti delle imprese nazionali. Già in aereo per esempio, prima di arrivare a Buenos Aires, è necessario compilare un modulo della dogana, su cui si deve dichiarare se si è in possesso o meno di un Iphone o SmartPhone, Notebook etc etc.. Questi tipi di prodotti, sono oggetto di forti restrizioni ed è bene sapere che, ad esempio, la tassa relativa all’importazione è del 100%. Questo vuol dire che, fatto salvo il proprio SmartPhone ad uso personale, se si introduce un iPhone del valore di 500€, si potrebbe dover pagare alla dogana 1.000€ di tassa (il condizionale è d’obbligo per diversi motivi). Nel caso poi si volesse portare in Argentina la propria auto all’interno, ad esempio di un container, bisogna calcolare che la tassa d’ingresso è anche qui molto alta ed in più viene calcolata sul valore dell’auto riferito al mercato argentino e questo non è certo un vantaggio, visto che l’usato qui mediamente costa due o tre volte in più che in Italia.

Raccontaci qualcosa della città in cui vivi..

Vivo in Villa Carlos Paz, una delle località turistiche più importanti della provincia di Cordoba. Offre spettacoli teatrali, intrattenimento e divertimento, sport ed escursioni. La cittadina si affaccia sul lago S.Roche, un invaso artificiale che termina con una imponente diga ed è situato tra le colline della Sierra di Cordoba. Qui ogni persona che ha una casa, ha anche almeno un appartamentino da affittare ai turisti nel periodo di vacanza, che qui è da Gennaio a Febbraio e questa fonte di reddito, permette il sostentamento di molte famiglie per tutto l’anno.

Cosa consigli di fare, arrivati in Argentina?

Il consiglio è di visitarla tutta prima di scegliere il posto dove risiedere, perchè è un Paese con un’estensione enorme che racchiude molti climi e paesaggi differenti. Buenos Aires per esempio, è bella da visitare, ma ha tutte le connotazioni della grande metropoli con un’estensione spaventosa. Il periodo di permanenza con visto turistico è di 3 mesi. Se si desidera avere più tempo, è possibile, pagando una tassa di 300 pesos, estenderlo di altri 3 mesi, oltre i quali però è necessario lasciare il Paese o iniziare le pratiche per il radicamento.

Per chi volesse trasferirsi e quindi trovare una casa in cui vivere, c’è qualche agenzia a cui rivolgersi?

Non vivo a Buenos Aires, dove probabilmente ci saranno già i franchising di agenzie come da noi in Italia, ma nel resto dell’Argentina il mercato è molto frammentato e ci sono centinaia di agenzie immobiliari, che operano in modo del tutto indipendente.

E per quanto riguarda un lavoro, a chi dovrebbe fare riferimento?

A me! Nel senso che, se qualche informatico italiano, con buone conoscenze della programmazione in ambito web fosse intenzionato a trasferirsi in Argentina ed in particolare a Cordoba, può contattarmi tranquillamente, sarebbe il benvenuto!
Scherzi a parte, non mi pare esista qualcosa di organizzato tipo lista di collocamento. Come tutti i Paesi ancora in via di sviluppo, questi aspetti sono ancora poco disciplinati e l’imprenditoria privata la fa da padrona. Per questo motivo, qui sono presenti tutti i marchi noti di agenzie interinali che soddisfano le esigenze della multinazionali presenti sul territorio. Per trovare lavoro in aziende più piccole, è invece fondamentale conoscere qualcuno che ti presenti personalmente e garantisca per te. Qui le figure maggiormente ricercate sono tutte quelle che ruotano attorno all’edilizia nelle grandi città ed all’agricoltura su tutto il resto del territorio.

 vivere in Argentina

Puoi dirci qualcosa riguardo all’istruzione scolastica? Il sistema è come quello italiano o differisce in qualcosa?

E’ abbastanza simile a quello italiano. Gran parte della popolazione ha accesso all’istruzione pubblica obbligatoria. A livello universitario poi è possibile, grazie agli accordi Italia-Argentina, vedersi riconosciuti alcuni esami sostenuti in Argentina e viceversa. Visti i bassissimi costi di iscrizione alle Università Pubbliche, la maggior parte dei diplomati prosegue gli studi, anche se poi difficilmente troverà impiego corrispondente e molti studenti, anche di altri Paesi del Sud America, si stabiliscono in Argentina per sfruttare quest’opportunità e poi ritornare nel proprio Paese. Esistono poi invece Università private che hanno costi più alti rispetto all’Italia.

Sicuramente ti sarai fatto un’idea di come si viva in Argentina, quali pensi che siano le differenze sostanziali con l’Italia?

L’Argentina ha molte somiglianze con l’Italia, sia dal punto di vista legislativo che burocratico. La differenza principale sta nelle prospettive di sviluppo del Paese e nella mentalità della gente, che mette al primo posto la famiglia, l’amicizia e la vita. C’è una parola che ricorre spesso nelle conversazioni che è “disfrutar”, che non ha una traduzione letterale in italiano, ma che vuol dire sostanzialmente “godersi la vita, godersi un’amicizia, godersi la famiglia”. La stessa tradizione tutta argentina, di bere il mate in compagnia, non fa altro che accentuare questo aspetto.

Puoi ritenerti soddisfatto della tua scelta di vita?

Sì, sono soddisfatto perchè mi sento affine nel modo di vivere e di interpretare la vita del popolo argentino e perchè sono riuscito a combinare il mio lavoro, che normalmente è molto stressante, con una vita più tranquilla e a contatto con la natura.

Pensi che l’Argentina sia la tua meta definitiva?

Sì, l’idea è fermarsi qui e tornare periodicamente in Italia, unicamente da turisti.

Voglio Vivere Così” come?

Voglio vivere così, lavorando e potendo godere dei frutti del mio lavoro, godendo della natura, della famiglia e degli amici, con la prospettiva di migliorare sempre di più il mio stile di vita.

Per scrivere a Roberto:

roberto.minoletti@gurucube.com

Per avere maggiori informazioni su come trasferirsi a vivere e lavorare in Argentina:

www.mollaretutto.com/cambiare-vita/sud-america/argentina
Nicole Cascione