Luca e sua mamma ricominciano a Tenerife
Settanta anni lei, 36 anni lui, Cinzia e Luca sono una mamma e un figlio che due anni fa hanno deciso di mollare tutto per vivere a Tenerife, bellissima isola delle Canarie.
Lei come pensionata di lusso, lui lavorando nel settore della pesca e del turismo. Ritmi lenti e una vita vista mare: ecco la loro storia.
Di Enza Petruzziello
Mollano tutto e si trasferiscono a vivere su una bellissima isola delle Canarie. Loro sono Cinzia e Luca. 70 anni lei, 36 anni lui, sono mamma e figlio. Di Ravenna, fino al 2021 hanno sempre vissuto lì, nella villetta di famiglia tra Lido Adriano e Punta Marina.
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Cinzia é pensionata, mentre Luca, dopo 14 anni come meccanico auto, inizia a lavorare con la sua barca aprendo il suo charter di pesca a Marina di Ravenna. Sono ormai 2 anni che abitano a Tenerife, lei da pensionata di “lusso” e Luca lavorando sempre nel settore pesca/turismo. Ecco la loro storia.
Luca, quando e perché a un certo punto hai capito che l’Italia non faceva più per te e hai deciso di trasferirti? Come mai ha deciso di seguirti anche tua madre in questo trasferimento? Che cosa non vi piaceva più della vostra vecchia vita in Italia?
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«Tutto filava liscio sino al 2020, quando , terminata la stagione di pesca decido di fare una vacanza “lunga”, di 3 mesi, a Tenerife. Rimango folgorato dalla differenza abissale rispetto ai tempi di lavoro, ad una mentalità di vita fatta più a misura d’uomo ed al costo stesso più umano. Rientrato in Italia dico “semplicemente” a mia mamma: “Voglio andare a vivere lì!”. È bastato informarsi tramite qualche agenzia che si occupa di trasferimenti Italia-Canarie per convincere anche mia mamma, che non era mai stata a Tenerife, a fare il grande passo. Mettiamo in vendita l’appartamento e fortunatamente nell’arco di qualche mese avevamo già fissato la data del rogito. Visto che in famiglia abbiamo due cani di grossa taglia, abbiamo optato per un viaggio in macchina sino a Cadiz per poi imbarcarci e raggiungere Tenerife».
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Come sono stati gli inizi sull’isola? Penso all’ambientazione, alla ricerca di una casa e di un lavoro, all’accoglienza della gente.
«Siamo arrivati sull’isola nell’ottobre 2021. Dopo qualche mese di stallo in affitto, abbiamo trovato una splendida casa fronte mare a Puerto Santiago, nel lato sud-ovest dell’isola. Città tranquillissima, con tutti i servizi e un turismo diciamo più “anziano” e meno da discoteche a differenza della rinomata costa Adeje. Sempre con l’appoggio di un’agenzia locale italiana, abbiamo completato tutte le procedure per ottenere i documenti necessari per entrambi: a me in primis per cercare lavoro, a mia mamma per completare la defiscalizzazione della pensione, per avere sconti residenti e per accedere alla sanità spagnola. Tre mesi dopo il nostro arrivo, mi sono messo di buona lena per fare corsi intensivi di spagnolo, convertire la patente nautica, e prendere le certificazioni obbligatorie per continuare a lavorare in mare. Ad aprile 2022 ero già sotto contratto con una barca da charter pesca-turismo, dove lavoro tutt’ora».
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Come nasce la tua passione per le barche e nello specifico per il charter da pesca?
«La passione per il mare e per la pesca é viscerale sin da bambino, e qua ho trovato quasi subito l’opportunità di lavorare in un settore che amo, sempre a contatto con turisti, mare, balene e delfini, che ci fanno compagnia in ogni battuta di pesca.
Bellissima isola dell’arcipelago delle Canarie, meta soprattutto di vacanzieri e turisti, Tenerife è famosa per la bellezza di spiagge di sabbia finissima e acqua cristallina. Ma come si vive qui?
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«Il clima ovviamente è fantastico. Nel sud dell’isola piove pochissimo e limitatamente ai mesi invernali, da dicembre a febbraio quindi. Le temperature sono esattamente come vengono millantate ormai da anni, quelle dell’eterna primavera: caldo, ma non troppo, di giorno e freschino la sera. Comunque rispetto all’Emilia Romagna, con moltissima meno umidità. Il costo della vita é nella media, in base agli stipendi, allineati molto meglio alle esigenze del lavoratore. Lo stipendio medio é di 1.200 euro, i supermercati hanno un costo abbordabile per la spesa settimanale di una famiglia e a differenza del Bel Paese mancano i “salassi” cadenzati di bollette e tasse varie. Il gas casalingo al sud non esiste, e una bolletta media di acqua/luce varia dai 50 ai 70 euro».
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Tua mamma come tu stesso dici è una pensionata di lusso. Come trascorre le giornate sull’isola?
«Mia mamma passa le giornate godendosi il fresco mattutino, potendo fare colazione sul balcone tutto l’anno, portando a spasso i cani e andando a cena fuori spesso e volentieri. Tenerife è un’isola con molta presenza di italiani, così anche per una persona di una certa età non é assolutamente difficile fare amicizia con coetanei che si sono trasferiti qua come noi».
A proposito di italiani, sono sempre più numerosi quelli che vedono Tenerife come un’isola per un cambio vita: giovani, adulti e pensionati. Quali opportunità ci sono per loro qui?
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«A livello lavorativo, essendo un’isola incentrata sul turismo, per chi desidera lavorare in tutti i settori legati ad esso, se si ha buona volontà, documenti in regola e si parla almeno inglese e spagnolo, trovare lavoro é abbastanza semplice e curriculum alla mano si trovano molteplici opportunità in vari settori».
Qual è l’aspetto più interessante del posto in cui vivi? E viceversa quello che ti piace di meno?
«Del nostro trasferimento non ho ancora – dopo quasi due anni – trovato aspetti negativi. L’unica sostanziale differenza, diciamo “pesante” posso trovarla nei tempi canari… Sì! Inizialmente si ha la “smania” di avere tutto subito, c’è il perenne utilizzo dell’orologio per scandire ogni minuto della giornata fra impegni e appuntamenti. Il mio consiglio? Dimenticatevene! Ne gioverete di “fegato” e arrabbiature! Qua esiste il mañana, ovvero domani. E se non é mañana sarà mañana por la mañana… Quando entrerete in questo mood di vivere, allora potrete godervi la vostra nuova vita alle Canarie».
Vivere in un posto da cartolina, su un’isola tropicale, è il sogno di tantissime persone. Tu e tua mamma l’avete realizzato. Come è cambiata la vostra vita da quando vi siete trasferiti a Tenerife?
«Sicuramente in meglio. Quando si entra nel mood di vivere “tendenzialmente” in Spagna, ci si dimentica dell’orologio e di tutto. Quindi , dopo un po’ che ci fai l’abitudine ti trovi a stress quasi zero e orari che di giorno in giorno puoi gestirti in base ai tuoi bisogni».
In che modo possono contattarti i nostri lettori?
«Chiunque voglia contattarmi per avere qualche informazione sulle battute di pesca o anche solo per scambiarci due chiacchiere (lavoro permettendo) può contattarmi sulla mia pagina Facebook o tramite Messenger!».