Ricky da 10 anni a Panama

A cura di Nicole Cascione

“Ad agosto del 2012 prendo la decisione di partire verso il mio grande viaggio. Ho deciso di chiudere la mia relazione e tutto quello che avevo per intraprendere il viaggio che ha cambiato per sempre la mia vita professionale e personale.

Avevo una totale certezza che sarebbe andato tutto per il meglio, che ho comprato il biglietto di sola andata”. Sono passati ormai 10 anni dal giorno in cui Ricky ha deciso di mollare tutto e partire.

Destinazione: Panama.

Ricky Bianchi panama voglio vivere cosi

Riccardo, da cosa è scaturita la scelta di partire con un biglietto di sola andata per Panama?

Nel 2012 vivevo in Italia e avevo tutto quel che serviva per essere felice. Avevo il lavoro “sicuro”, la mia bella macchina, una relazione sentimentale stabile, lavoravo in eventi sul lago di Como come deejay guadagnando relativamente bene. Insomma la vita che tante persone vorrebbero avere. Sono una persona sempre alla ricerca dell’avventura, ma con l’illusione di voler stare nella comfort zone. Ad un certo punto mi sono reso conto di essermi convertito in un animale da zoo, a cui danno da mangiare e sempre chiuso in gabbia. In passato ho dovuto affrontare situazioni che mi hanno spinto fuori dalla mia zona di comfort, come fare il militare a 18 anni e lavorare come deejay in un villaggio in Egitto. Pensavo che con il titolo di studio avrei potuto sfondare nel mondo del lavoro. Ma questa illusione è durata solo un anno, quando mi sono reso conto che fare il dipendente non era per me. Nel 2012 in occasione di un viaggio di piacere a Londra, grazie a mio fratello ho avuto modo di conoscere un amico che mi ha parlato di Panama. Affascinato dai suoi racconti, ho fatto una promessa con lui e con me stesso: nel momento in cui avrei venduto la discoteca (che avevo in società con mio fratello) sarei partito per Panama. Avevo come una sensazione spirituale: dovevo prendere una decisione. In agosto 2012 riesco a vendere la discoteca e prendo la grande decisione di partire verso il mio grande viaggio. Ho deciso di chiudere la mia relazione e tutto quello che avevo per intraprendere il viaggio che ha cambiato per sempre la mia vita professionale e personale. Avevo una totale certezza che sarebbe andato tutto per il meglio, che ho comprato il biglietto di sola andata. Ricordo ancora i miei amici che mi criticavano dicendo che ero pazzo a lasciare il certo per l’incerto. Vedendo il mio scarso futuro in Italia, tra tasse, burocrazia e scarsi guadagni ho preso la decisione finale di partire, è stato così che a settembre 2012 ho preso il volo di sola andata per Panama.

Conoscevi già il posto?

Assolutamente no, mai sentito parlare (solo qualche volta per il canale di Panama). Il mio amico mi aveva parlato di un paese in crescita e di molte opportunità lavorative. Mi sono documentato un poco prima di partire, ma nella mia esperienza di vita ho capito che la troppa pianificazione e analisi ti porta a restare ancora una volta nella tua zona comoda.

Arrivato a Panama, come è proseguita la tua vita?

Arrivato a Panama, sono finito a dormire su un divano per 2 mesi, perché il mio amico aveva dato via l’ultima stanza. Eravamo 5 persone in casa e io non parlavo neanche una parola di spagnolo. Insomma non è stato tutto facile all’inizio. Mi sono iscritto ad un corso di spagnolo e, frequentando persone del posto, in 3 mesi ho imparato quel poco di lingua che mi ha permesso di parlare in forma decente. Un paese con un clima umido e 30 gradi di temperatura tutto l’anno. Insomma il mio sogno, visto che non sono amante del freddo.

Come è stato il tuo approccio al mondo del lavoro panamense? E come è proseguito il tuo percorso professionale?

Ho iniziato a lavorare come cameriere per poter imparare più velocemente la lingua spagnola e guadagnarmi qualcosa. Ancora una volta non è stato facile all’inizio, ma ammetto che è stato divertente. Amo la cultura latina, sempre felice e senza preoccupazioni. Un giorno ho conosciuto una ragazza che mi ha presentato il socio di una importante firma legale di Panama, che all’epoca stava cercando un responsabile webmaster della firma. A solo una settimana ho iniziato a lavorare nella firma di avvocati.

Questa è stata la mia grande crescita professionale che mi ha portato ad avere una vita straordinaria. Dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti nell’azienda, dove ho incrementato le vendite per più del 500%, grazie alla mia strategia di digital marketing, ho deciso di aprire la mia agenzia digitale.

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Di cosa ti occupi? Burocraticamente è stato facile avviare la tua agenzia?

Diciamo che è stato relativamente semplice. A Panama c’è meno burocrazia che in Italia. Ho avviato la mia agenzia digitale rapidamente, che si dedicava allo sviluppo di software e consulenze di digital marketing. Ho creato una società anonima, mi sono registrato al Ampyme, che ti permette di non pagare tasse per i primi 3 anni e avere alcune agevolazioni. La tassazione è relativamente bassa (più o meno dal 15% a un massimo del 24%). In 3 anni la mia agenzia si è posizionata come una delle migliori e sono riuscito a lavorare con grandi multinazionali come: ISUZU, MAIL BOXES ETC, FLORIDA STATE UNIVERSITY, MV AGUSTA e molti altri. Oggi lavoro come consulente in digital marketing in 9 paesi diversi e in 3 lingue diverse.

Come funziona un trasferimento sul posto per quel che riguarda i visti?

Per gli italiani è relativamente semplice perché esiste un trattato che semplifica le cose. Puoi stare per un massimo di 6 mesi prima di richiedere una visa. I requisiti sono molto semplici e il tramite relativamente veloce. Solo una raccomandazione, non finire in mano a incapaci che solo vogliono rubarti i soldi. Alcuni amici italiani hanno perso soldi e tempo. Il tramite costa più o meno da $1500 a un massimo di $1900. Devi avere il certificato penale pulito e 5mila euro sul conto. Quindi tutto relativamente semplice. Io ho avuto la fortuna che la firma legale mi ha fatto tutti i documenti, perché lavoravo per loro.

Come si vive a Panama? Quali sono i pro e i contro del viverci?

I pro sono tantissimi: vivere al caldo, il clima, le persone molto vivaci e spensierate, la possibilità di posizionarti rapidamente nel mercato, la sicurezza e la stabilità politica ed economica.

I contro sono: il costo della vita che ultimamente è aumentato un poco e alcune volte lo scarso servizio al cliente.

In ogni caso per vivere bene devi guadagnare almeno $2mila al mese, ma sicuramente vivi meglio che a Milano, perché puoi vivere in un appartamento con piscina e avere tutte le comodità. Quindi devi fare l’imprenditore o lavorare per qualche multinazionale per vivere bene, perché gli stipendi locali sono bassi. In ogni caso è l’attitudine con cui vieni a Panama a fare la differenza.

In questi 10 anni hai mai avuto qualche dubbio, qualche ripensamento sulla tua scelta?

Assolutamente no. Mi sono pentito di non averlo fatto prima. Ma come dice un famoso detto giapponese: “Il momento migliore per piantare un albero è 20 anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”. A Panama sei connesso con il mondo a livello strategico e ti si aprono le porte a tutte le culture. Ad alcune cene con amici mi è capitato di essere con persone di nazionalità diversa che parlavano tutti la stessa lingua.

Come e in cosa è cambiato il Riccardo di oggi da quello di 10 anni fa?

Panama mi ha permesso di crescere a livello professionale e personale. Sono partito senza nessuna certezza, ho potuto costruire la vita dei miei sogni: essere libero del mio tempo, poter viaggiare, guadagnare molto bene e vivere una vita molto comoda. In 10 anni sono cresciuto come 30 in Italia. Ora parlo 3 lingue e ho conosciuto più di 26 diversi paesi.

In base alla tua esperienza, cosa consiglieresti a chi sta valutando un trasferimento?

Consiglio di non aspettare il momento giusto, perché tristemente non arriverà mai! Personalmente il digitale mi ha cambiato la vita e mi ha permesso di fare la differenza. Qualsiasi business deciderete di aprire, avrete bisogno del digital marketing per poter crescere e aumentare le vostre vendite. Circondatevi di persone positive e allontanate quelle negative per cui tutto è impossibile. Per ultimo, partite con una attitudine positiva così da non tornare a mani vuote. Questo mi ha permesso di non mollare mai e di non tornare con la “coda tra le gambe”.

Se volete leggere la mia biografica completa che parla del digital marketing in italiano la trovate qui:

rickybianchi.com

oppure scrivete a info@rickybianchi.com

Sarò felice di darvi qualche dritta per il vostro futuro viaggio

Ricky Bianchi