David Giofré è un ragazzo intraprendente che dalla sua Sicilia è volato a Liverpool, per lavorare presso l’università cittadina. Insegna da dieci mesi psicologia agli studenti madrelingua, ed è palese che arrivare a quel livello e a ricoprire una posizione così prestigiosa non sia stata una passeggiata.

Scopriamo insieme l’evoluzione linguistica e professionale di David per dare una panoramica dettagliata a chi vorrebbe prendere il volo e trasferirsi definitivamente.

Le lezioni personalizzate

Ci sono numerose storie di Italiani partiti con una piccola valigia e approdati nei Paesi anglosassoni in cerca di fortuna. Le storie positive, però, fanno parte soprattutto del bagaglio di quelle persone caparbie che non hanno mollato alla prima difficoltà e che si sono preparate prima della partenza. David è tra quelli che hanno analizzato in modo critico il livello di inglese una volta usciti da scuola, provvedendo a migliorarlo seguendo diversi corsi mirati. Soprattutto durante il suo dottorato, si è dovuto dar da fare per poter produrre numerosi scritti in lingua inglese.

Purtroppo, però, si sa: il tempo è tiranno. E non sempre si rivela semplice frequentare un corso di tipo classico, in aula, magari a 20-30 chilometri da casa. Quando David ha scoperto le lezioni di Moxon tenute via Skype, la sua vita è cambiata in meglio. Ha potuto decidere giornate ed orari, ma non solo. Egli, conoscendo perfettamente le proprie lacune linguistiche, è così riuscito, tramite le lezioni individuali, a renderle oltremodo personalizzate, per ottenere ciò che ricercava: una maggiore fluidità nell’ascolto, nel parlato ma soprattutto nella produzione scritta.

Le applicazioni online

David conosce qualche applicazione online (Duolingo ecc.) che aiuta ad imparare l’inglese in breve tempo, ma in tutta sincerità non le consiglia, poiché non possono essere personalizzate ma si rivelano, per ovvi motivi, particolarmente generiche, e non aiutano a migliorare lacune specifiche. Una persona non può imparare la lingua solamente con quel tipo di applicazioni, poiché i problemi di forma non vengono rilevati, ma solamente gli ‘orrori’ di grammatica o di ortografia.

Le lacune nel writing

David è già al quarto corso con il metodo Moxon . Dopo qualche tempo negli Stati Uniti, il parlato e l’ascolto sono diventati pane quotidiano, mentre trova di avere ancora carenze nella produzione scritta. Oltre ad insegnare e ad esprimersi ogni giorno in inglese, deve anche realizzare alcune pubblicazioni, ed è proprio in quel frangente che si sente di dover chiedere consiglio agli insegnanti madrelingua di Moxon. La flessibilità delle lezioni via Skype sono impagabili, soprattutto per uno come lui, perennemente impegnato. Lui ha bisogno di qualcuno che gli faccia capire come cambiare il senso di una frase, e come scrivere al pari di un Inglese. La grammatica non gli interessa, non è fondamentale, e ritiene comunque di avere già delle buone basi, invece i fraseggi e la sintassi non sono ancora al “top”.

Qualche consiglio

Dopo il Brexit è difficile dare consigli a chi vuole trasferirsi, ma secondo David, in ogni caso, è necessaria una buona base di inglese. Una volta sul posto, i miglioramenti arrivano da soli. Ci si deve organizzare in Italia e seguire un ottimo corso ben strutturato che miri a colmare le lacune individuali (proprio come il metodo Moxon).